La sconfitta del Partizan sul Paris nella sesta giornata di Eurolega, ottenuta alla Štark Arena davanti al proprio pubblico col risultato di 83:101, ha caratterizzato il secondo scontro del turno tra compagini di Lega adriatica e squadre francesi, dopo quello che il Dubai ha disputato a Lione contro l’ASVEL. Altresì, la partita ha rappresentato il secondo duello tra compagini di Belgrado ed allenatori italiani, dopo quello che, sempre alla sesta giornata, ha visto la Stella Rossa opporsi al Baskonia di coach Paolo Galbiati.
Così come in occasione della partita tra Stella Rossa e Baskonia, anche l’incontro tra Partizan e Paris è stato un duello tra filosofie di gioco contrastanti, accomunate da una forte attenzione alla lotta sotto le plance, con Belgrado arrivata alla partita con la migliore difesa a rimbalzo di Eurolega, e Parigi, specularmente, con la media di carambole catturate a gara più alta del campionato.
Questione di ritmo
Da un lato, Željko Obradović, coerentemente con la scuola cestistica della ex Jugoslavia, considera difesa e ritmi controllati la maniera in cui creare situazioni di vantaggio, e permettere dunque al Partizan di costruire le proprie vittorie. Dall’altro, Francesco Tabellini, continuatore della filosofia di gioco del Paris degli ultimi anni, preferisce correre e tirare per prevalere sugli avversari.
Sul piano della classifica, la partita ha inoltre offerto uno scontro diretto tra compagini appaiate al terzo posto in classifica, con un bilancio di tre vittorie e due sconfitte. Per via del successo, il Paris ha staccato la compagine di Belgrado, incrementando il proprio record in Eurolega a quattro vittorie in sei partite disputate.
Terzo quarto determinante
Venendo alla partita, un parziale di 3:12 realizzato ad inizio secondo tempo è stato l’episodio per mezzo del quale il Paris, che ha costretto il Partizan ha giocare su ritmi alti, ha preso il controllo dell’incontro dopo essere andato alla pausa lunga avanti di sole due lunghezze (46:48). Gli ospiti hanno poi incrementato il proprio margine ad indici punti all’ultimo intervallo (60:71), per infine vincere di diciotto.
Una migliore prestazione in termini di efficienza dalla lunga distanza, nello specifico, è stata la chiave che ha consentito a coach Tabellini di prevalere, col Paris a tirare col 56,67%% da tre tenendo nel contempo i padroni di casa ad un 25,71% dalla lunga distanza.
Hifi protagonista
Sul piano individuale, il Paris è stato guidato dai 21 punti, 6 rimbalzi e 4 assist di Nadir Hifi, in passato visto a più a più riprese sugli spalti della Štark Arena a fare il tifo per il Partizan, e dai 17 punti messi a segno da parte di Sebastian Herrera.
Lato Partizan, Sterling Brown ha realizzato 22 punti, mentre Duane Washington ha aggiunto 16 punti con 5 assist.
Partizan vs. Paris 83:101 – statistiche
Matteo Cazzulani
Nella foto: Sterling Brown del Partizan. Credits: Partizan BC