Un roster da chiudere con un centro, ed ora anche un rebus da risolvere in regia. Questa è la situazione del Partizan, che in occasione della partita vinta al supplementare con l’FMP nel posticipo del lunedì del terzo turno di Lega adriatica ha perso per infortunio nientemeno che Carlik Jones, costretto a ben tre mesi di stop.
La perdita ha non solo privato coach Željko Obradović del proprio playmaker titolare, ma ha anche ulteriormente accorciato un roster che la compagine di Belgrado deve ancora chiudere per mezzo della firma di un pivot che, adesso, si rende ancora più ardua.
Una grave perdita
Il lungo periodo di assenza di Carlik Jones, al quale andrà aggiunta qualche settimana di riabilitazione e reintegro nel roster, ha infatti dimostrato quanto la rosa del Partizan sia troppo corta per affrontare un doppio impegno tra Lega adriatica ed Eurolega.
Altresì, il professionista di nazionalità sud sudanese, che incarna quel profilo di ‘ball handler’ che coach Željko Obradović desidera avere nel ruolo di playmaker, è una pedina fondamentale dalla quale sono dipese le sei vittorie che il Partizan ha finora ottenuto nelle due competizioni.
Le opzioni ‘interne’
Escluso a priori il ritorno di Iffe Lundberg, che pur essendo sotto contratto col Partizan non rientra nei piani tecnici di Željko Obradović, è dunque logico che la dirigenza del club di Belgrado stia valutando un intervento sul mercato che, tuttavia, appare abbastanza difficile da portare a termine, vista la scarsità di guardie libere presenti sul mercato europeo.
In alternativa, il Partizan potrebbe valutare l’incremento del minutaggio di Duane Washington, giocatore finora determinante tanto quanto Carlik Jones, promuovendo Arijan Lakić al ruolo di secondo portatore di palla, almeno fino al rientro di Shake Milton, ad oggi fuori anch’egli per infortunio.
Il mercato esterno
Tuttavia, anche per evitare ulteriori assenze prolungate, il club bianconero sembra maggiormente orientato ad allargare il roster andando in primis sullo stesso mercato, quello statunitense dei tagli dall’NBA, nel quale il Partizan, segnatamente il GM Zoran Savić, è da mesi alla ricerca di un centro.
Tra la lista dei free agent da oltreoceano, a spiccare sono i profili di Markelle Fultz, Alec Burks e Jared Butler, oltre alla suggestiva ipotesi del ritorno di Dante Exum, che tuttavia è ad oggi infortunato. Basketball Sphere ha fatto il nome di Keenan Evans, che similmente a Lundberg all’Olympiacos non rientra nei piani di coach Georgios Bartzokas, pur essendo sotto contratto con la compagine del Pireo, diretta rivale del Partizan in Eurolega, mentre restando alla massima competizione europea Nick Calathes del Monaco è un’altra opzione uscita nelle ultime ore.
Le ipotesi per i lunghi
Nel settore dei lunghi, il Partizan sarebbe ritornato su uno degli obiettivi seguiti in estate, ossia quel Charles Bassey che, desiderando rimanere in NBA, ha già declinato una proposta di collaborazione da parte della compagine di Belgrado.
Oltre a Bassey, tra i centri ‘sganciati’ dall’NBA interessanti per il Partizan potrebbero essere anche Moses Brown, Precious Achiuwa, e quel Mo Bamba sul quale Belgrado ha già messo gli occhi negli scorsi mesi.
Matteo Cazzulani
Nella foto: Željko Obradović. Credits: ABA League / Dragana Stjepanović