Decisamente non è un giorno normale nella città del Golfo. La GeVi Napoli affronta nel posticipo una Virtus Bologna che arriva sulle ali dell’entusiasmo per la quarta vittoria consecutiva in Eurolega, la settima di fila tra le due competizioni e la decima in 11 incontri, compresa la Supercoppa.
Ma lo fa nel giorno in cui l’altro sport cittadino celebra il suo proprio Natale, il giorno della nascita di Diego Armando Maradona, a cui il basket non resta insensibile.
Nelle strisce argentine della maglia commemorativa, però, non c’è solo il ricordo di un cittadino onorario come El Diez, ma anche la forte relazione che ha avuto con la palla a spicchi, da tifoso ma anche da giocatore nelle storiche partite miste che il Napoli Calcio ed il Napoli Basket (epoca De Piano) disputavano ogni anno per beneficenza.
In un PalaBarbuto (o Fruit Village Arena – PalaBarbuto) sold out da giorni, la squadra di coach Milicic proverà a dare una gioia a quel suo tifoso speciale che, in un modo o nell’altro, siede ancora nelle tribune come faceva su quelle – ahinoi – storiche del Mario Argento.
Il Coach partenopeo non ha bisogno di motivare i suoi: “Conosciamo la loro forza, consapevoli che sono coperti in tutti i ruoli, grazie all’ottimo lavoro della società, del coach e dello staff tecnico. – afferma Milicic – Noi comunque metteremo in campo tutto il nostro cuore per far bene”.

COSA FUNZIONA
Il No game contro Brindisi ha dato modo a Igor Milicic di ruotare molto di più i propri giocatori, concedendo minutaggi consistenti anche a coloro che avevano visto poco il parquet. La versione casalinga di Tomislav Zubcic è l’elemento più incoraggiante per i partenopei, Shengelia sarà la sua prova del nove dopo l’ottima figura fatta al cospetto di un certo Nikola Mirotic.
In attesa del miglior Pullen, il tecnico croato continua a lavorare su Jaworski, lanciato a sorpresa in quintetto nella scorsa gara e in cerca della fiducia necessaria a mostrare le sue qualità balistiche.

COSA NON FUNZIONA
I 15’ di garbage time contro Brindisi hanno evidenziato qualche problema di lunghezza del roster: nè Ebeling nè Mabor, nonostante i 6 rimbalzi di quest’ultimo, sono arrivati allo stadio di maturazione necessario per avere minuti importanti, Milicic continua a cercare una nona rotazione senza che la società debba intervenire sul mercato.
Particolarmente complesso sarà il compito di Ennis; di lui si prenderanno cura – si fa per dire – giocatori di grande fisicità come Hackett o Pajola.

MAGIC MOMENT
Sarà l’atmosfera. Il PalaBarbuto di quest’anno, complice l’avvio sorprendente di Ennis e compagni, è tornato ad avvicinarsi ai fasti dell’era Maione, a quell’inferno di cui ha buona memoria Jasmin Repesa (semifinale scudetto 2006). Di quelle gare infuocate l’unico reduce è Marco Belinelli, uno dei migliori “peggiori nemici” (cit. tifosi canturini all’addio di Pozzecco) di una tifoseria che già una volta ebbe modo di provocarlo con stile ricordandogli i battibecchi con Michel Morandais.

LA PARTITA
Napoli ha dalla sua la possibilità di tirare fuori Zubcic dall’1vs1 contro Shengelia per farlo giostrare da centro, situazione simile a quella utilizzata da Messina con Voigtmann in finale scudetto che permetterebbe di sfruttare l’unico difetto evidente della squadra di coach Banchi, ovvero l’assenza di un pivot in possesso anche della dimensione perimetrale, eccettuando Jordan Mickey che, però, è adattato nel ruolo.
Sarà una gara in cui una squadra dovrà far valere la propria superiorità fisica e atletica mentre l’altra dovrà provare a metterla sul piano della velocità e della pulizia dell’esecuzione per trovare l’uomo libero.
Occhio alle scelte che potrebbero fare gli allenatori: in quel di Brescia Milicic scommise sul perimetro, potrebbe essere un rischio che il coach croato potrebbe assumersi nuovamente.

IL DUELLO CHIAVE
Dipenderà dalle scelte di Banchi sugli stranieri da utilizzare; Shengelia ha già riposato la scorsa giornata ma la vicinanza con il successivo impegno di Eurolega potrebbe portare il tecnico grossetano a ripetere l’esperimento. In caso di sua presenza, sarà il duello tra lui e Zubcic ad attirare l’attenzione.
Altro punto interessante sarà nello spot di playmaker: a differenza di Milano, la Virtus non ha bisogno di adattare interpreti per opporre fisicità e tonnellaggio a Tyler Ennis.
Sia Pajola che Hackett possono rappresentare il muro difficile da valicare per il canadese ex Lakers; da come riuscirà a risolvere il rebus potrebbero passare molte delle fortune dei padroni di casa.

GIUDIZIO E PRONOSTICO
Pronostico praticamente chiuso in favore delle Vu Nere; vincere una gara complicata come quella di Lione rappresenta un pieno di fiducia e le caratteristiche degli esterni sono quelle più indicate per mettere in difficoltà l’inventiva dei dirimpettai biancoazzurri.
A Napoli servirebbe la seconda impresa in tre gare casalinghe, il palazzetto potrà essere un plus ma i felsinei restano un ostacolo ai limiti dell’insormontabile.
Del resto, se compiuta abitualmente, un’impresa non sarebbe certo tale.

Foto di Ciamillo Castoria

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