La Spagna fa la voce grossa e batte la Grecia 84-77, mantenendo viva la propria posizione all’interno dei Giochi 2024.
Una partita vinta grazie al cinismo nel finale degli iberici e del tatticismo di coach Sergio Scariolo con la difesa a zona che ha bloccato l’attacco della Grecia e spezzato l’inerzia che gli ellenici avevano in mano. Infatti il risultato a 4:30 dalla fine era di 71 pari, ma con la zona e maggiore fluidità offensiva la Spagna ha piazzato quel parziale di 8-0 in 2’ che di fatto ha deciso i giochi.
Nulla da fare per la Grecia che così è a due sconfitte in altrettante partite. Situazione di classifica ampiamente compromessa, a maggior ragione se pensiamo che dovrà affrontare la temibile Australia. Non è bastata la prova di Giannis Antetokoumpo, a lunghi tratti anche limitato dalla saggezza difensiva degli spagnoli. Con le regole FIBA infatti e l’assenza dei tre secondi difensivi della NBA, il greco ha faticato ad entrare in area e non fidandosi al 100% del suo tiro (suo l’errore nel finale con la conclusione del possibile pareggio) ha faticato più del previsto.
Dall’altra parte la palla si è mossa in maniera egregia, i soliti “vecchi” hanno fatto benissimo. Llull e Rudy Fernandez (uscito anzitempo dal campo per infortunio) hanno tracciato la via poi proseguita dall’MVP Santi Aldama.
La Spagna quindi prosegue nel sogno olimpico e lo fa grazie ai 19 di Aldama, ai 13 di Llull, agli 11 di Willy Hernangomez ed ai 10 di Rudy Fernandez.
Alla Grecia non sono sufficienti i 27 punti – con 11 rimbalzi – di Antetokounmpo oltre che i 14 di un più che positivo Vasilis Toliopoulos. 

La cronaca 

La partita comincia a marce elevatissime. Le squadre corrono molto, ma segnano poco. Poi però è Antetokounmpo che si mette in ritmo e prova a imbastire un tentativo di fuga per la Grecia. La Spagna – con un intramontabile Llull – però rimane aggrappata e chiude il primo quarto sotto solo di una lunghezza sul 22-21.
Ma gli equilibri vengono meno nel secondo quarto, quando la Spagna comincia a muovere in maniera impeccabile la palla e a segnare a ripetizione. La Grecia rimane stordita e subisce un parziale di 28-13 in 10’ che significa 49-35 all’intervallo.
Alla ripresa dei giochi, gli ellenici provano a tornare a contatto mettendo in campo tutta la propria aggressività difensiva. Però la Spagna riesce, con la solita pazienza ed esperienza che la contraddistingue, riesce ad arrivare al 30’ ancora in vantaggio. Vantaggio però che si è notevolmente accorciato: 62-56.
La Grecia ha preso fiducia, continua a segnare e con Tolioupolos prima e Antetokounmpo poi riesce a trovare il pareggio a quota 71 a 4.30 dalla fine.
Poi però sul più bello la squadra di Spanoilis si blocca in attacco, non riesce a trovare la via del canestro anche grazie alla zona spagnola. Gli iberici si caricano e dall’altra parte Aldama mostra di che pasta è fatto. La Spagna è avanti 79-71 dopo un parziale di 8-0 a 2’ dalla fine.
La Grecia non molla e prova a strappare in extremis un pareggio. Calathes e compagni arrivano a -3 sull’80-77, ma Antentokoumpo sbaglia la tripla del pareggio a 25 secondi dal termine.
Hernangomez subisce fallo tattico, va in lunetta e fa 2/2. La Grecia sbaglia dall’altra parte e Diaz sulla sirena incrementa il divario per l’84-77 finale. 

QUI le statistiche complete del match 

Eugenio Petrillo 

Nell’immagine Llull, foto FIBA