Le parole dei due coach, quello di Reggio Emilia Dimitris Priftis e quello di Udine Adriano Vertemati, dopo il loro scontro nella prima giornata di LBA:

 

DIMITRIS PRIFTIS:

“Possiamo dire che è un risultato positivo, dato che abbiamo vinto la prima gara che è sempre una partita particolare. Non sono del tutto contento perchè ho visto la squadra inconsistente nel secondo tempo e questo mi rende preoccupato. Quello che conta è la vittoria ed abbiamo vinto la partita con una vittoria in casa. Congratulazioni ai giocatori, ora abbiamo una settimana per lavorare prima dell’inizio della nostra avventura europea. Una gara impegnativa e complimenti ad Udine per come ha giocato, soprattutto nel secondo tempo”.

 

 

ADRIANO VERTEMATI:

“Inanzitutto bisogna fare i complimenti a Reggio Emilia che ha meritato di vincere. Spero che la metamorfosi della squadra sia stata nel primo quarto che non lo abbiamo giocato mentre gli altri tre li abbiamo conditi da errori dovuti anche al fatto che gli avversari sono entrati in fiducia. Nel primo quarto per colpa nostra li abbiamo permesso di entrare in fiducia, Capauin in pick and roll ha creato vantaggio, producendo. Poi diventa difficile, grande qualità del giocatore ma è dipeso anche da come abbiamo approcciato la gara. All’intervallo Reggio Emilia aveva 17 canestri segnati dal campo di cui 16 sono stati assistiti significa che non ci hai messo mano fisicamente, nel secondo tempo meglio ma poi arrivi corto perchè qualcosa ti sfugge sempre. Abbiamo vinto la battaglia a rimbalzo, ma abbiamo avuto due prestazioni sotto il livello che ci aspettiamo ed una terza che non è cominciata neanche che è quella di Hickey. Benvenuti nella lega, cerchiamo di ripartire dal secondo quarto in poi. Non mi riferivo ovviamente a Calzavara quando ho parlato di prestazioni sotto le aspettative, ha fatto quello che ci aspettavamo ed abbiamo grande fiducia in lui sia per il presente che per il futuro. Andrea oggi è stato bravo. Il problema nel primo tempo è stato che abbiamo fatto 2/13 da dietro l’arco da tre punti, alcuni tiri aperti sbagliati da dei tiratori. Non ho visto la squadra rinunciare a buoni tiri da tre punti, devi sempre lasciare quello che la squadra ti lascia. L’attacco non è stato il problema del primo quarto, ma non siamo stati fisici dietro e questo ci è costato la partita”.