Una tra le squadre che in questo inizio di stagione è stata più penalizzata dagli infortuni è la Reyer Venezia, la squadra di Neven Spahija ha perso giocatori come Davide Casarin, Xavier Munford, Jordan Parks e Tyler Ennis. La formazione veneta ha però saputo andare avanti e non si è fatta spaventare dalle difficoltà.
La partita di domenica contro la Givova Scafati è l’emblema, come un momento in particolare.
Mancano 54 secondi alla fine della partita, la Reyer, dopo essere stata sotto anche di 8 nel corso del quarto, ha recuperato ed è ora in vantaggio 69-67 con palla in mano, c’è la possibilità di mettere un distacco superiore al possesso e dare quindi una spallata al match.
Davide Moretti si ferma quasi a centrocampo con la palla in mano aspettando il blocco di Kabengele, il numero 21 orogranata arriva e si piazza tra Zanelli e lo spazio vuoto lasciato alla sinistra del portatore di palla. Sorokas infatti non segue Kabengele ma si ferma sulla linea da tre punti aspettando il portatore di palla, Moretti usufruisce del blocco e Kabengele, grazie alla sua stazza, fa ritardare il passaggio di Zanelli, prima di lanciarsi con un taglio in area.
Sorokas a questo punto non può lasciare libero il lungo della Reyer in mezzo all’area piccola, quindi si allontana dalla linea dei tre punti mettendosi con un piede dentro e l’altro fuori dalla lunetta. Moretti ha così il tempo per allargarsi a sinistra, fare arresto e, prima del ritorno di Zanelli, tirare da dietro l’arco.
La parabola scende delicatamente e si infila precisamente nel canestro sentenziando il 72-67 della Reyer Venezia, chiudendo poi di fatto il match… e pensare che la tripla della vittoria è stato l’unico canestro dell’intera partita di Davide Moretti che nei precedenti 21 minuti in campo aveva segnato solo un tiro libero.
Dopo il tiro il primo che lo va ad abbracciare è Davide Casarin, un altro che ci mette anima e cuore per una vittoria della propria squadra per i tifosi che, domenica sera, si trovavano al Taliercio per tifare i ragazzi in canotta orogranata, i quali non vogliono smettere di far sognare.
Uno sport come il basket ti dà la possibilità di sbagliare ma poi ti concede l’opportunità di cambiare il corso degli eventi e di giudicare meglio una tua prestazione grazie ad un singolo tiro, ad una sola azione che oltre a cambiare la tua serata, cambia quella della tua intera squadra e di un palazzetto intero.
Foto di Ciamillo Castoria