I derby sono sempre delle partite particolari, molto sentite e che valgono più di altre. Una famosa frase dice “i derby non si giocano, si vincono“, tanto per riassumere quanto conta un derby per le tifoserie e per le due squadre che si affrontano.

Trieste e Udine si sono sfidate per il derby friulano-giuliano in LBA, dopo tantissimo tempo. La partita è stata spettacolare, una battaglia, al PalaTrieste, conclusasi nei minuti finali, andiamo a rivivere il momento esatto che ha deciso il match.

Trieste, con un parziale di 6-1, ha ribaltato il punteggio del match, e si è presa il vantaggio, che Udine aveva sul 79-80. Il break dei padroni di casa sembra poter indirizzare la partita dalla propria parte, anche perchè manca 1 minuto e 47 secondi alla sirena finale e il punteggio dice 85-81.

Una sanguinosa palla persa, però, fa ripartire Udine, che trova un fallo. Va a presentarsi in lunetta Mirza Alibegovic, che poco prima aveva sbagliato la tripla per avvicinarsi. A cronometro fermo, Alibegovic non sbaglia, sangue freddo, 2/2 e punteggio che cambia nuovamente, con Trieste, palla in mano, avanti 85-83 a 1:39 dal termine

La palla è nelle mani di Colbey Ross che, chiuso sul lato sinistro del campo per aver fermato il palleggio, deve passare la sfera a spicchi. Dall’altro lato, arriva un uomo con la canotta rossonera, è Markel Brown, in aiuto al suo playmaker per ricevere palla.

Il suo difensore, Brewton, non riesce a seguirlo per il blocco di Sissoko, giocatore di Trieste, che lascia così un pò di spazio per controllare il pallone a Brown. Il numero 22 sistema i piedi verso il canestro già verso l’arrivo, e appena riceve palla si gira in un attimo verso il canestro.

Fino a quel momento, la sua partita dice: 5 punti, 25% dal campo con solo una tripla e due tiri liberi segnati. Una prestazione non da protagonista assoluto. A lui, però, non importa, e appena la sfera a spicchi gli arriva tra le mani, non ci pensa due volte prima di alzarsi in volo e far partire la parabola del pallone.

Mekowulu può solo mettere il braccio per cercare di infastidire, ma la parabola di Brown è partita, ed è perfetta. Appena il tempo di sbattere le palpebre, che il pallone si insacca nella retina del canestro andando a segnare la tripla dell’88-83 a 1:30 dal termine.
E’ la tripla della vittoria, quella che consegna la vittoria a Trieste. Il palazzetto esplode di gioia, Udine, ancora una volta, sconfitta nei minuti finali, in un derby che sicuramente farà molto male.

Trieste vince davanti ai suoi tifosi, dopo essere stata sotto, grazie a uno dei suoi uomini di fiducia, Markel Brown, che la mano non gli trema quando conta.

Foto di Ciamillo Castoria