Altra avversaria dell’Italia all’Eurobasket è l’Ucraina, formazione sfidata proprio pochi giorni fa in occasione del match per le qualificazioni al Mondiale 2023. Ovviamente, si spera che la partita in questione sia stata un monito per come non affrontare la selezione gialloblù al Mediolanum Forum. Nazionale con maggiori trascorsi rispetto ad Estonia e Gran Bretagna, può essere ostica ma di certo non un osso duro. E ricordiamo che a giugno, a causa del conflitto bellico, la nazionale ucraina è stata ospite della Fip svolgendo la fase di preparazione a Roseto degli Abruzzi.
Il ct è Ainars Bagatskis, ex giocatore lettone con 143 presenze in nazionale, selezione che ha allenato dal 2010 al 2017 culminando con il quinto posto all’Europe 2017 nel quale la Lettonia fu il miglior attacco (91.6 punti di media). Nel biennio 2014-16 è stato artefice della ribalta del Niznij Novgorod, formazione russa arrivata alla Top 16 di Eurolega e ai quarti di finale di Eurocup. Poi è passato per Darussafaka, Maccabi e Bamberg, prima di mettere radici nella capitale ucraina dove dal 2019 è capo allenatore del Kiev Basket e dal 2020 della nazionale gialloblù.
Ucraina che ha il suo miglior piazzamento ad un Europei nel sesto posto del 2013, quando la squadra all’epoca guidata da Mike Fratello batté proprio l’Italia di coach Simone Pianigiani per 66-58 nella semifinale per il quinto posto, con il naturalizzato Eugene ‘Pooh’ Jeter scatenato sul parquet. Gli ucraini che sono stati avversari degli azzurri anche nel girone dell’Europe 2017, questa volta finita con la nostra vittoria per 78-66, prima di essere eliminate entrambe dalle finaliste Slovenia e Serbia.
Come visto in occasione della partita di qualche giorno fa a Riga, l’Ucraina non è certamente squadra che corre, ma non disdegna il contropiede se glielo si lascia. Dopotutto la selezione gialloblù ha un roster che escluso Sviatoslav Mykhailiuk, ha i suoi migliori interpreti nel reparto lunghi. Parliamo ovviamente della triade rappresentata da Alex Len (213 cm), Artem Pustovyi (218 cm) e Volodymyr Herun (208 cm). Giocatori che oltre ai centimetri sono molto bravi a colpire dalla media distanza, e che grazie proprio ai centimetri ed alla statura hanno spesso la meglio a rimbalzo. Al contrario, dimostrano di avere problemi difensivi riguardanti proprio i fondamentali, come scelte e posizionamento. Mykhailiuk ha le chiavi della squadra ma non sempre riesce a guidarla nel migliore dei mondi, facendosi prendere dalla frenesia che lo porta a forzare tanti tiri.
Il resto della squadra annovera una serie di mestieranti pronti a dare il loro apporto soprattutto dal punto di vista energico, come Denys Lukashov, Bogdan Bliznyuk o Vyacheslav Bobrov. I due giocatori che invece più di tutti possono cambiare ritmo entrando dalla panchina, sono Issuf Sanon e Ivan Tkachenko. Il primo è un buon ball-handler capace di creare anche dal palleggio. Il secondo assomiglia più ad un classico 3&D, con buon atletismo e voglia di combattere. Le rotazioni per il ct Bagatskis sembrano comunque ridotte, e dunque nell’arco di una competizione come l’Eurobasket dovrà anche cercare di centellinare le forze dei suoi migliori atleti.