Luca Baraldi: foto Ciamillo-Castoria 

Luca Baraldi, amministratore delegato della Virtus Bologna, è stato intervistato da Il Resto del Carlino. 

Questo un estratto delle sue parole: 

“Giocare in zona rossa? È una riflessione da fare. La Lombardia lo è e ben 5 squadre appartengono a quell’area. Portare 20/25 persone a soggiornare lì frequentando alberghi e ristoranti, impianti sportivi e docce, ambienti chiusi ed umidi non mi sembra opportuno e lo eviterei. Immagino che la Lega Basket queste riflessioni le abbia fatte, quindi, presumo che a breve arriveranno indicazioni su ciò che va fatto.”

La ripartenza. Era giusto farlo, ma le condizioni erano diverse. Oggi siamo chiamati ad una maggiore responsabilità: ho letto che Cremona si è presentata domenica a Pesaro con persone che avevano la febbre e adesso hanno sospeso l’attività in attesa di altre indagini dopo aver avuto un giocatore positivo al tampone. Esiste anche un problema di equità sportiva, chi è positivo, anche se totalmente asintomatico, non può andare in campo, ed è giusto dal punto di vista della sicurezza, ma così il campionato è totalmente falsato.
È corretto ripensare alla stagione, tenendo presente che le competizioni internazionali hanno la stessa dignità del campionato. Il vaccino dovrebbe arrivare a inizio anno, fermarsi e ripartire a febbraio con tutti vaccinati non sarebbe sbagliato. Oggi stiamo penalizzando i giocatori e i tifosi che non possono assistere alle gare. Tanti dicono: se ci ferma si fallisce. Dico che un modo per non fallire è sperare di ricominciare”

L’eventuale rimborso degli abbonati. “Verranno rimborsate le partite che si giocheranno a porte chiuse. Noi giocheremo fino a quando ci verrà detto di farlo”