Ieri notte, prima della palla a due con i Miami Heat, i Boston Celtics sono ritornati improvvisamente negli spogliatoi. Dopo 45 minuti di riunione, i Celtics si sono accordati con gli Heat e hanno deciso di giocare la partita.
“Non dimenticheremo le ingiustizie nella nostra società” hanno dichiarato le due squadre in un comunicato. “E continueremo ad usare le nostre voci per evidenziare questi problemi”.
Alla base della protesta dei giocatori c’è il recente attacco al Campidoglio da parte dei sostenitori di Trump. Un attacco che ha evidenziato “l’enorme differenza di trattamento tra i protestanti dei mesi scorsi e quelli di oggi, lasciati agire illegalmente”.
Prima della partita, durante l’inno nazionale, le due squadre si sono inginocchiate in segno di protesta. L’unico a rimanere in piedi è stato Meyers Leonard, che ha spiegato di avere un fratello arruolato nell’esercito.