Carico a molla e pronto a dare il suo contributo.
Leonardo Totè comincia la sua avventura d’azzurro Napoli con un occhio all’azzurro di quell’Italbasket che tanto vorrebbe risolvere i suoi problemi nello spot di centro.
Una rincorsa che trova un alleato in quel Pino Sacripanti che l’aveva avuto con la Nazionale Under 20 e crede nelle capacità del nativo di Negrar, provincia di Verona.
“Ci potrà dare l’aggressività che chiedo nella difesa sui pick ‘n roll, senza stare lì ad aspettare per piazzare la stoppata (frecciata a Lynch, ndr.), oltre a permetterci i cambi difensivi che finora non ci erano possibili, vista la capacità di tenere l’1vs1” ha dichiarato il tecnico canturino, che poi ha proseguito: “Dal punto di vista offensivo ci può dare una mano sia per le sue capacità come rollante che per soluzioni di tiro rapido in 7-8”, con lui potrà aumentare anche il livello di circolazione della palla e ricerca di soluzioni”.
Il pivot azzurro si presenta con tanta voglia di fare, e quasi con un sospiro di sollievo: “Sono molto contento e molto carico per questa nuova esperienza. È una nuova sfida, anche un riscatto personale dopo un inizio di stagione complicato. Non vedo l’ora di cominciare, soprattutto contro un avversario tosto come la Virtus, ma anche in casa per sentire il calore del pubblico”.
Un inizio complicato, così come la fine del rapporto con quella Fortitudo a cui aveva dichiarato di sentirsi visceralmente legato: “Non c’era più la fiducia reciproca con cui abbiamo cominciato il nostro rapporto, loro non si fidavano più di me. Mi dispiace per come è finita, ma se fossi rimasto non avrei potuto rendere al meglio delle mie possibilità”.
Tornando al presente, Totè ha voluto esprimere la sua stima per un altro giocatore atterrato da poco all’ombra del Vesuvio: “Luca Vitali è uno dei motivi per i quali sono qui, con lui so che potrò esprimermi al meglio; l’altro è il coach che mi conosce e fa un gioco che mi è congeniale, è stato uno dei primi a credere tanto in me”.
E poi il futuro: “Voglio fare bene qui per riuscire ad entrare in pianta stabile in Nazionale. Prima di Tokyo ero stato convocato, ma sono finito fuori dai 12, anche perchè ho avuto qualche problema al ginocchio. Ma qui ci sono tutti i presupposti, sia di squadra che societari, per potermi esprimere al meglio ed arrivare alla definitiva esplosione”.
Mercato finito?
Forse.
A parlare è stato anche il presidente Federico Grassi: “Come avevo detto alla presentazione di Vitali, noi siamo sempre vigili per agire qualora si presenti la possibilità di portare altri talenti a Napoli. Posso già smentire le voci su Sabin e Devoe, giocatori che non abbiamo mai trattato” – comincia – “Ovviamente non abbiamo le disponibilità economiche della Virtus, ma posso dire che guardiamo a 360º, il che vuol dire che saremo attenti anche alle novità che dovessero giungere da est, il mercato ci permette di farlo”.
E non solo in entrata: l’arrivo di Totè sancisce la definitiva bocciatura di Reggie Lynch, parola di Pino Sacripanti.
“Vero, siamo in 5 nel reparto lunghi, ma ruoteremo solo in 4. Lynch verrà messo un po’ da parte, sarà a referto per il momento, ma fuori dalle rotazioni”. Più chiaro di così?
Ora la palla passa al nuovo beniamino del PalaBarbuto: “La sua consacrazione – chiarisce Sacripanti – dipenderà da lui, dalla sua voglia, ma anche dal nostro lavoro come staff, tecnico e squadra”.
Napoli ha il suo nuovo centro, Totè ha un nuovo palcoscenico dove mostrare le qualità che l’hanno fatto considerare il miglior classe ’97 d’Europa quando era nelle giovanili.
Ora comincia un percorso nuovo, e chissà che società e giocatore non possano consacrarsi a braccetto.
Elio De Falco