Teo Alibegovic è intervenuto ad Il Corriere di Bologna per parlare dell’imminente derby tra Virtus e Fortitudo:
“Che domande tiferò per la Fortitudo e per mio figlio Amar. Scelta sua: voleva misurarsi ad alto livello. Con giusto orgoglio sta seguendo la sua strada, lui sà come la penso. Un’estate di molti anni fa quando ero veterano dell’Alba Berlino e dell’Ulker, saltò fuori che c’era un contatto con la Virtus. Risposi al mio agente Capicchioni che non me la sentivo, avevo troppa fortitudinità addosso, non era il caso. Loro poi presero il giovane Smodis, io rimasi ad Udine ed è stato meglio per tutti. Per Amar è diverso, lui non ha tradito nessuno. Sulla stagione di Amar è una fase di transizione, deve fare cose diverse da prima e conoscere meglio la macchina. Passando da Roma alla Virtus, da Dyson a Teodosic, cambia il mondo. Se uno ha ambizione e vuole andare lontano la Virtus è perfetta: grande organizzazione ed un proprietario come ce ne sono pochi”