Il presidente di LBA Umberto Gandini è stato intervistato a La Gazzetta dello Sport ed ha parlato della presenza del pubblico nei palazzetti per la prossima stagione di A:
“Percentuali inspiegabilmente limitate. Da lì si può solo crescere…25% di spettatori ammessi in zona bianca: qui il testo del decreto. Se da un lato queste indicazioni danno un po’ di certezze per cominciare a pianificare, dall’altro ci lasciano molto perplessi. Ne ho parlato anche con pallavolo e non capiamo. Sembra che green pass e campagna vaccinale non abbiano generato un cambio di rotta.
Ci saranno al solito delle motivazioni che non ci hanno spiegato. In un anno e mezzo siamo stati ricevuti solo una volta. Come Comitato 4.0 abbiamo chiesto un colloquio al sottosegretario Valentina Vezzali, ma stiamo ancora aspettando una risposta.
Nel 2018’19, in epoca pre pandemia, la percentuale media dI riempimento degli stadi del calcio era attorno al 63%. Dunque avere il 50% per decreto penalizza di certo i grandi club, ma non gli altri le cui presenze non andavano mai oltre quel tetto. La percentuale di riempimento della pallacanestro, in epoca pre covid, era invece tra il 70 e l’80%.Portarci al 25%della capienza significa imporci un drammatico ridimensionamento. Chiaro, è la pandemia a dettare le regole, ma se lo scopo è anche quello di incentivare le vaccinazioni perché con il green pass puoi andare ovunque, limitazioni così rigide diventano incomprensibili. Un messaggio fuorviante.
Sulla campagna abbonamenti, ne parleremo lunedì nell’assemblea di Lega. Speravamo in una stagione normale ma non sarà così. La struttura dei ricavi poggia su botteghino e sponsor e quindi il pubblico per noi è indispensabile. Ma c’è un altro problema: se si chiude di nuovo? Non è pensabile che tutto ricada sulle spalle delle società.Bisogna discutere prima gli eventuali sostegni. Noi siamo sport professionistico e i nostri costi, a parità d’ingaggio, sono molto superiori rispetto, per esempio, a quelli della pallavolo”.