Esordio in Nba a 19 anni, con gli stessi Warriors che trentasette anni prima avevano scelto papà Pace: Nico Mannion è l’emblema di quel gruppo di millennials – dai tanti esordienti in azzurro del ct Sacchetti alle ragazzine terribili, Villa e Zanardi, che hanno impressionato a dicembre con le loro imprese – che potrebbero dar vita alla nostra “generazione dorata”.

È singolare, ma non tanto, la coincidenza di Basket Magazine che esce in edicola – e in edizione digitale – con l’esordio di Nico Mannion in Nba, ottavo italiano negli ultimi 25 anni. È sua l’immagine di copertina della rivista che, diretta da Mario Arceri, è giunta, senza interruzioni, al nono anno di vita, proponendo ai lettori nel suo appuntamento mensile i personaggi, i temi e gli approfondimenti più significativi sul basket italiano e internazionale, arricchiti dalle splendide immagini di Giulio Ciamillo e dei suoi collaboratori.

Questa volta BM apre con uno speciale sulla “generazione dorata” di casa nostra. Dallo splendido e imperdibile racconto che Martina Borzì fa della vita di Mannion parlando con i genitori Gaia e Pace e con lo stesso Nico per farci conoscere come, nel mito di Kobe Bryant, “Red Mamba” ha conquistato la Nba, al profilo di Emanuele Blasi degli altri italiani che hanno raggiunto lo stesso traguardo, alle opinioni, raccolte da Edoardo Caianiello, su dove Nico potrà arrivare, sono undici le pagine dedicate al ragazzo americano nato a Siena e che parla con accento romano.

Lo speciale propone poi, con Filippo Luini e Alberto Bortolotti, la singolare analogia tra le Nazionali di basket e di calcio e tra i loro CT, Meo Sacchetti e Roberto Mancini che, fin dai suoi anni di inizio carriera a Bologna, porta nel cuore anche la pallacanestro e la Fortitudo in particolare. Il tratto comune è la sperimentazione e la valorizzazione di tantissimi talenti emergenti. Infine, Niccolò Arenella ci disegna uno spaccato fondamentale del nostro basket femminile partendo dalle straordinarie quindicenni Matilde Villa e Carlotta Zanardi, ma anche dalle altre giovanissime già protagoniste nei campionati di vertice.

L’arrivo di Marco Belinelli, al quale è dedicata la copertina locale, è stato indubbiamente il fatto più clamoroso degli ultimi mesi: Maurizio Roveri, dall’alto della sua pluriennale frequentazione professionale della Virtus, racconta il coraggio dell’azzurro di rimettersi in gioco proprio lì da dove era partito. E poi, tanti personaggi tra Serie A e A2: Dante Johnson, di Antonio Catalano, che deve il nome a genitori amanti del Sommo Poeta; il perfezionismo di Doyle raccontato da Giovanni M. Versa, la signorilità di Frank Vitucci che Marino Petrelli ci propone nel suo ruolo di primo della classe (e per qualche giorno anche di classifica) raggiunto in silenzio e con un duro ed esemplare lavoro.

Francesco Castano presenta la storia, purtroppo triste, di Michele Ebeling tra Ferrara con papà John e il sogno della Nba, per ora sospeso a causa del brutto incidente che lo ha fermato. Emanuele Latino illustra il lungo viaggio di Ousmane Diop che ha lasciato il Senegal a 13 anni scegliendo l’Italia e Torino, mentre Giovanni Bocciero ci parla di Diego Monaldi che ritrova a Napoli Pino Sacripanti, il ct con cui ha vinto l’oro europeo del 2014. Infine, dalla B, la storia curiosa di Fabriano, scritta da Eugenio Petrillo, dove Luca Garri fa da chioccia ai figli di suoi vecchi amici ed avversari: Alibegovic e Di Giuliomaria.

L’analisi del direttore Mario Arceri del vuoto lasciato nel basket dall’uscita della Virtus Roma anticipa gli approfondimenti sull’Euroleague dove il Barcellona è tra le squadre da battere mentre i blau-grana del cacio e di Messi, e lo stesso club attraversano il loro momento peggiore, analizzato da Elio de Falco con i contributi di Pier Paolo Polimeno. Davide Scala ci presenta, per la Champions League, la figura di Miro Bilan, indiscusso trascinatore, con il clan dei croati, della Dinamo Sassari.

È ripartita la stagione della Nba, con una favorita d’obbligo, Los Angeles Lakers, come scrive Carlo Ferrario, un atteso ritorno, quello di Kevin Durant nel servizio di Fabrizio Ponciroli, e tanti soldi in più per le superstar del circo dei canestri, con LeBron James a fare ovviamente la parte del leone, secondo quanto documenta Giovanni Cardarello.

Questo nuovo imperdibile numero di Basket Magazine, da leggere e collezionare, è arricchito dall’artistico calendario del 2021, dalle opinioni di Fabrizio Pungetti e Gek Galanda e dalle consuete rubriche di Tony Cappellari, Carlo Fallucca, Gian Matteo Sidoli e Francesco Rizzi.

Edito da Mediaprint, primo e unico periodico a raccontare ormai da sette anni il basket a 360°, Basket Magazine è coordinato da Fabrizio Pungetti, con l’elegante grafica di Ste Arste. 

Basket Magazine si può acquistare in edicola o direttamente sul web in edizioni cartacea e digitale, seguendo le indicazioni pubblicate su www.printstop.it.