Siamo alle porte della decima giornata di Serie A2 e per l’anteprima di questo weekend abbiamo deciso di intervistare Marco Calvani, ex allenatore della Fortitudo Agrigento, nel suo curriculum esperienze con la Virtus Roma, Pesaro, Scafati e Orzinuovi, dove nel 2023 ha vinto la Coppa Italia LNP di Serie B in finale contro Rieti. Abbiamo parlato con lui della nuova A2 tra pronostici, sorprese e delusioni di questo inizio di campionato.

Quando la rivedremo in panchina?
“Bisogna che ci sia l’occasione per cui una squadra possa chiamarmi in caso si debba sostituire un collega che magari non sta attraversando un buon momento per la società che sta allenando.”

Una prima valutazione dopo 9 giornate sul gioco e sul livello espresso.
“Il campionato è estremamente interessante, la qualità rispetto allo scorso anno si è notevolmente alzata, ci sono più squadre con all’interno giocatori che fino all’anno scorso giocavano in A1. Ci sono sicuramente delle sorprese interessanti, non direi che lo sia Rimini perchè il fatto che sia prima in campionato certifica quanto fatto di buono finora rispetto allo scorso anno quando subentrò Dell’Agnello in corsa al posto di Ferrari, non perchè non fosse all’altezza ma perchè c’erano dei problemi, poi hanno fatto dei cambiamenti importanti trovando la quadra e facendo un inizio di stagione molto interessante. Stesso discorso dicasi per Cividale e Rieti che secondo me stanno facendo un percorso anche oltre quelle che potessero essere le aspettative, poi a mio avviso ci sono delle sorprese in negativo che possono essere Brindisi, anche falcidiata dagli infortuni che ha avuto e quindi condizionata dai non risultati anche dall’assenza dei tanti giocatori importanti, inoltre metterei Pesaro che ha fatto una squadra di altissimo livello con un budget sostanzialmente importante. L’altra che per me non sta rendendo per quello che dovrebbe essere è Orzinuovi perchè per come ha allestito la squadra e quello che doveva essere il prosieguo della gestione precedente a Treviglio sicuramente avrebbe potuto occupare posizione più alte in classifica.”

Verona e Forlì valgono le grandi? Torino cosa può fare?
“Intanto per Forlì sono rimasto sorpreso per il discorso degli elementi degli stranieri nel senso che uno dei due è stato tagliato, è un tema importante perchè in A2 sappiamo che gli stranieri devono dare un contributo importante in ogni partita nei momenti decisivi altrimenti si andrebbe a cercare un altro italiano, quindi credo che questo sia il punto da risolvere oltre al rendimento di qualche italiano che non ha reso come ci si poteva aspettare. Per il momento Verona deve trovare un pò la quadra perchè ha fatto diversi cambiamenti e ha alternato prestazioni di rilievo a prestazioni un pò deludenti, inoltre il fatto di aver perso 2 partite in casa ha pregiudicato la classifica, sappiamo che per chi vuole competere in alta classifica devi cercare di vincere in casa e perdere il meno possibile in trasferta. Torino onestamente non saprei dire il valore e la qualità della squadra, sentendo quello che dice Boniciolli hanno fatto una scelta come società di puntare su giocatori giovani da far maturare e crescere, io non lo so per certo ma se dovesse essere così i 6 punti in classifica è in linea con il programma, anche Torino possiamo inquadrarla tra quelle tre o quattro squadre deluse nella prima fase di questo campionato.”

La Fortitudo Bologna appare più forte dello scorso anno ma non lo ha ancora dimostrato. Un giudizio sulla partita con Rieti?
“Sì la Fortitudo Bologna in questo inizio di campionato non sta dimostrando il vero valore della squadra, che rispetto all’anno scorso è stata implementata con giocatori importanti con Gabriel che in confronto a Ogden è sicuramente una spanna più alta perchè è un giocatore che ha dimostrato di essere da A1 e quindi di livello assolutamente importanti, nel pacchetto dei lunghi hanno inserito Battistini e Cusin, l’acquisto di Menalo è stato preso anche in relazione anche all’infortunio di Cusin ma anche perchè è un giocatore di grande qualità e versatile perchè ha 22 anni, a questo hanno aggiunto nel pacchetto degli esterni Sabatini come cambio di Fantinelli e Mian nel pacchetto delle guardie quindi rispetto alla squadra di Caja dello scorso anno è di assoluto livello quindi la posizione di metà classifica che occupa in questo momento è stato un pò una delusione per questa prima parte di campionato. Ho visto la partita con Rieti, una gara tirata decisa nel finale, molto brutta da vedere con punteggio molto basso, ha prevalso la difesa ma in realtà anche in situazioni da tiri senza pressione ci sono stati degli errori quindi è stata una partita brutta da vedere, con contenuti tecnici e tattici interessanti ma dal punto di vista dello spettacolo non bella da vedere.”

Dal basso Nardò sembra essere la sorpresa?
“Sono riusciti a mettersi a posto, sembrava potesse essere un’altra stagione di patimento ma sembra che così non sarà. L’anno scorso avevo parlato con il vecchio manager Nicolai che mi spiegò in caso di salvezza la società avrebbe implementato lo sforzo per allestire una squadra più competitiva, direi che la conferma di uno dei due stranieri è stata soddisfacente, poi l’inserimento di Woodson di assoluta qualità che ha dimostrato anche in campo europeo è una coppia di stranieri di assoluto valore. Dalmonte ha trovato la quadra ma mancano ancora tantissime partite e quindi bisognerà vedere come reggerà.”

Tornando alla Fortitudo, quanto conta avere un uomo di campo e non solo come Teo Alibegovic?
“Alibegovic è stato un giocatore di altissimo livello che ha avuto possibilità di andare nell’NBA a suo tempo, anche se la differenza contrattuale che gli offriva il contratto europeo e quello statunitense non gli conveniva spostando il peso delle sue scelte. E’ una persona che ha un passato di vissuto sulla sua pelle molto importante e quindi dal punto di vista tecnico ha le capacità di avere un metodo di valutazione assolutamente autoritario. Il presidente Tedeschi ha quindi avuto dei buoni motivi per inserirlo nell’organigramma societario e dargli un ruolo importante e decisionale di assoluto rilievo.”

Quando e come si deciderà la promozione in regular season e come sarà la lotta salvezza?
“Il campionato è lunghissimo, all’inizio della stagione avevo considerato 7/8 squadre che potessero avere possibilità di promozione ma oggi sono arrivato a 12 squadre che possono fare un campionato importante, credo che i numeri lo stiano dimostrando, a parte le delusioni di questo inizio di campionato che però hanno tutte le potenzialità di poter fare bene. CI sono poi delle sorprese, se vogliamo chiamarle così, come Rieti che ha una coppia di americani di assoluto livello e un pacchetto degli esterni cominciando dal playmaker passando per Spanghero, abbiamo una squadra molto forte. Allo stesso tempo l’Urania Milano si pensava fosse una squadra che potesse giocare per i playoff quando ha dimostrato di poter vincere con chiunque. Sarà un campionato estremamente equilibrato fino alla fine, fare un pronostico è veramente molto difficile.
Nella lotta salvezza ci sono squadre che oggi dimostrano, sia per il budget inserito sia per i risultati iniziali, di poter essere in lotta per sperare di potersi salvare, è troppo presto per poter dare un giudizio, questa prima fase del campionato credo abbia iniziato ad esprimere dei valori che possono essere però, da un momento all’altro, essere cambiati.”

Dai big stranieri arrivati in A2 dalla A, c’è qualcuno che sta deludendo come Gabriel e Pullen. Questione di adattamento ad una realtà dove magari pensavano fosse più facile?
“Questo è il limite di qualsiasi giocatore, nel senso che la consapevolezza di sapere che non è tutto scontato o più semplice perchè sceso dal piano più alto, è una fase di ambientamento che qualsiasi giocatore, soprattutto straniero, paga. Il campionato di A2 è di assoluta qualità e livello quindi la leggerezza nel pensare che sia un campionato più facile non è corrispondente alla realtà, Pullen ad esempio non sta rendendo come ci si aspettava, bisogna poi capire se il rendimento di alcuni giocatori dietro nelle rotazioni di A1 tra gli stranieri possa essere migliore in un livello di campionato più basso.”

Come mai spesso, come nel caso di Trieste, chi sale in A dalla A2 fa subito bene?
“Trieste è una squadra che sin dallo scorso anno ha dimostrato di avere delle grandi qualità nel roster, lo hanno implementato quest’anno con giocatori di assoluta rilevanza. Non è una sorpresa, un pò come Trapani, che possa stare nei vertici del campionato con giocatori importanti.”

Analisi del big match tra Cividale e Rieti di questa sera?
“Cividale è una squadra che sta dimostrando, anche grazie ai risultati raggiunti fuori casa, di saper fare bene e punterei su di loro rispetto a Rieti, perchè mi ha sorpreso negativamente nella partita a Nardò in cui è andata anche 20 punti sotto e quindi non so se la consistenza della squadra vada di partita in partita, non riesco a capire quale possa essere la solidità della squadra fuori casa. Cividale invece è in una striscia positiva ed ha una fiducia nel proprio gioco importante quindi punterei sui padroni di casa.”

Forlì-Orzinuovi altra sfida molto intrigante, chi la spunta?
“A volte giocare in casa può essere un pò difficoltoso, nel senso che la realtà di Forlì è una tifoseria presente ma che ti mette anche pressione, lo dimostra il fatto che nelle ultime partite ci siano stati dei mormorii da parte del pubblico per prestazioni non di spessore, quindi questo potrebbe inficiare la pressione a livello ambientale ma allo stesso tempo nell’ultimo risultato fatto fuori casa mercoledì è stato importante quindi ha dato più fiducia alla squadra e ai giocatori stessi. Se dovessi scegliere punterei su Forlì.”

Brindisi-Udine, i pugliesi stanno attraversando un brutto momento ma hanno dimostrato di sapersi riprendere, possono battere Udine?
“Direi che non dico che è l’ultima chiamata ma quasi perchè Brindisi ha bisogno di rilanciarsi in classifica perchè l’immaginario di terminare al primo posto in classifica a fine stagione diventa veramente improbabile da raggiungere, quindi è un pò l’ultima possibilità fermo restando che dall’altra parte c’è un competitor di assoluto livello come Udine, ma dubito che Brindisi possa fallire quest’appuntamento.”

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Foto di Ciamillo Castoria