Dopo l’infrasettimanale la Serie A2 è pronta a tornare protagonista nel weekend per la 22esima giornata di campionato, la terza di ritorno, per l’occasione abbiamo intervistato Maurizio Fanelli, voce di RaiSport accompagnato da Alessandro De Pol che proprio giovedì sera ha raccontato le emozioni della sfida tra Verona e Forlì. Insieme abbiamo parlato delle favorite, sorprese e delusioni di questi primi mesi della nuova A2, lui ci ha dato anche delle opinioni riguardo il gioco moderno del basket, la nuova formula e qualche pronostico sulla Serie A.

Un pensiero sulla nuova formula dell’A2, la sta convincendo?
“E’ la formula giusta, spero definitiva per il campionato, l’introduzione dei play-in è arrivata un pò per la tendenza che c’è a livello internazionale, sia in Eurolega che in NBA, ma poi soprattutto il ritorno al girone unico è qualcosa che oltre a fare chiarezza, perchè lo scorso anno non potevi parlare di capolista e a livello mediatico era di certo più complicato, ridà meritocrazia con la promozione diretta e poi playoff.

Quanto dista il livello dell’A2 da quello dell’A1?
“Poco, nel senso che le migliori della Serie A2, come Udine, Cantù e Rimini, o altre che hanno iniziato male, come Pesaro e Fortitudo, possono starci tranquillamente al piano superiore. Poi lo dice la storia recente dei campionati, a parte qualche eccezione sfortunata come Verona, tornata in Serie A e subito retrocessa, la maggior parte delle piazze si è confermata anche ad alto livello, se vediamo il campionato che sta facendo Trapani, ma negli anni anche Tortona, Brescia, Trento, Sassari, diciamo che secondo me negli ultimi 10/15 anni il livello dell’A2 è rimasto stabilmente vicino a quello della Serie A.

La vetrina su Rai 2 è stata un successo, un’occasione sfruttata benissimo e che potrebbe aprire spazio a nuove possibilità.
“Sicuramente la visibilità è ciò di cui ha bisogno in questo momento la pallacanestro italiana, troppo spesso negli ultimi anni eventi importanti non sono andati in chiaro e ci rimette lo sport. Siamo molto soddisfatti del lavoro che stiamo facendo con la Serie A2 e noto che la soddisfazione sia reciproca, ci saranno altre partite che avranno degli ascolti soprattutto quando ci si avvicina ai playoff tendono a crescere, quindi considerando anche il livello di questa stagione mi aspetto altri risultati significativi in linea con quelli che abbiamo ottenuto per la sfida tra Pesaro e Fortitudo Bologna.

La Fortitudo Bologna era partita male, poi dall’arrivo di Caja ben 8 vittorie in 10 partite, può ancora puntare alla promozione diretta?
“Per la promozione diretta il ritardo accumulato è notevole anche perchè alla luce di quello che stiamo vedendo, Rimini, Cantù e la stessa Udine non stanno lasciando punti per strada, quindi con un ritardo del genere anche vincere gli scontri diretti potrebbe non bastare. Secondo me però pensando a quella che era la situazione al momento del cambio in panchina la Fortitudo non guardava alla promozione diretta come obiettivo, di solito in quella situazione si guarda partita dopo partita per cercare di crescere e poi alla fine della regular season si faranno i conti. E’ chiaro che arrivare al top della condizione ai playoff mi sembra un obiettivo più alla portata rispetto alla promozione diretta.

Secondo lei, saranno Cantù, Udine e Rimini a giocarsela fino alla fine per la promozione diretta o potrebbe inserirsi qualche altra squadra, come ad esempio Cividale?
“Cividale sta facendo benissimo , non partiva con ambizioni così marcate però si sta confermando sul campo. Cantù e Udine da anni sono squadre che hanno come obiettivo dichiarato la promozione, poi c’è Rimini che per il mercato che ha fatto sta rappresentando la grande realtà del campionato, non si può più parlare di rivelazione. Ecco secondo me loro tre sono un passo avanti agli altri, inoltre i movimenti sul mercato durante la stagione possono fare la differenza, aggiungere ad un roster già competitivo un giocatore che possa aumentare il proprio livello di gioco è importante. Diciamo che mantenendo la situazione con i roster attuali secondo me sono le tre squadre maggiormente accreditate per la promozione diretta.

Pesaro, dopo un pessimo inizio, sta risalendo, A1 ancora possibile?
“Pesaro è un’altra squadra che partiva con l’obiettivo dichiarato di tornare subito in A1, è un’altra piazza che come la Fortitudo può solo crescere, ma anche per Pesaro il ritardo accumulato, considerando che le big continuano a correre, è difficilmente colmabile anche se mancano parecchi mesi. Il loro obiettivo sarà arrivare ai playoff alla massima condizione, poi sia Pesaro che Fortitudo sono piazze in cui il fattore campo fa la differenza, quindi cercare di scalare le posizioni in classifica per i playoff potrebbe essere un vantaggio importante.

La neopromossa Avellino sta facendo un campionato al di sopra delle aspettative, quale può essere l’obiettivo per la squadra campana?
“Avellino sta sorprendendo, anche la squadra campana ha battuto tante big, è una formazione in crescita, Mussini ha vissuto delle serate da protagonista assoluto, le squadre di cui abbiamo parlato hanno un livello più alto, però è ovvio che Avellino può giocarsi le proprie chance e provare a fare una post-season da protagonista, non parliamo di una squadra dal potenziale per la promozione ma già riuscire a qualificarsi per i playoff sarebbe un grande risultato.

Pensiero sulla lotta salvezza, chi retrocede?
“Lì la situazione è piuttosto delineata, Piacenza è attardata, e diventa difficile in questo momento risalire la corrente, sappiamo però benissimo che il campionato può riservare sempre delle sorprese, anche la vittoria di Nardò con Avellino in settimana è stata inaspettata, diciamo che al momento sia la lotta per la promozione che salvezza è piuttosto aperta.

Potrebbe esserci qualche sorpresa nel girone di ritorno?
“Sorprese ne abbiamo già viste, Rimini a un livello così alto, da prima in classifica, a inizio campionato poteva essere considerata una sorpresa, ma anche Cividale lo è stata. Mi aspetto una Forlì che possa avvicinarsi quantomeno ai livelli dello scorso anno, è una formazione che ha ritrovato Dawson e quindi potrebbe fare un girone di ritorno migliore. Mi sembra però che a livello di gerarchie la situazione sia abbastanza delineata, non mi aspetto che una Rimini, Udine o Cantù possa crollare, secondo me il campionato quello che doveva dire lo ha detto, mi aspetto una risalita delle deluse nel girone d’andata e per quanto riguarda la lotta retrocessione, Cento, Nardò e Piacenza sono quelle più attardate.

Quali sono i giocatori che più le stanno piacendo in questa stagione, e che ne pensa di Basile, che potrebbe dare una mano anche agli Europei dell’Italia?
“Basile ormai è entrato a far parte del gruppo azzurro, ha dato delle conferme dopo la convocazione azzurra, è un giocatore che viaggia tranquillamente sui 20/25 punti in A2 ed ha un potenziale offensivo straordinario, al momento insieme a Redivo può essere considerato l’MVP del campionato. Mi sta piacendo Gora Camara, a Rimini, sta disputando un’ottima stagione, poi è chiaro che ci sono anche alcune conferme, Marini lo scorso anno è stato determinante per la promozione di Trapani e anche quest’anno si sta confermando. In generale sia per squadre che per giocatori individuali, il livello è molto alto ma Basile è quello che sta impressionando di più.

Analisi dei big match di giornata: Forlì-Rimini, derby dell’Emilia Romagna, tra due squadre con colori simili e che hanno l’ambizione di tornare in Serie A entrambe.
“Forlì viene da due sconfitte interne consecutive tra l’altro contro squadre indietro in classifica, erano delle occasioni per rilanciarsi ma non lo ha fatto, è una formazione che deve ancora trovare la propria identità. Aveva puntato tanto su Dawson ma non ha praticamente giocato, rientrando da poco, mentre Rimini continua a vincere, magari ha perso un pò di brillantezza rispetto ai primi mesi, ma se in questa fase di pressione non perde punti in classifica e resta lì poi potrebbe chiudere con una volata finale in crescendo.

Cantù-Rieti, altra sfida interessante, difficile però pensare che Rieti possa vincere.
“Cantù in questo momento sta andando fortissimo, è una squadra che ha il potenziale per essere promossa, la vedo molto più squadra rispetto allo scorso anno, quando fondava tanto le sue ambizioni sull’asse play-pivot Young-Hickey, invece quest’anno con De Nicolao e Basile, quindi un’attrazione più italiana, mi sembra una formazione più pronta alla promozione e quindi favorita alla vittoria contro Rieti, che è una squadra che difende forte, si sta confermando una formazione da alta classifica, ma tra le due, la favorita è Cantù.

In LBA potremmo assistere ad una finale diversa dagli ultimi anni, magari con l’inserimento di Trapani?
“Molto dipenderà dall’Eurolega, Milano negli ultimi anni era uscita o quasi dalla lotta per i playoff o i play-in dell’Eurolega e quindi concentrandosi solo in campionato diventava una squadra quasi ingiocabile in Italia, tranne per la Virtus Bologna, che aveva un tasso tecnico molto vicino a quello dell’Olimpia. Se Milano dovesse andare avanti in Eurolega allora potremmo avere delle sorprese, nel 2021 ci fu una finale a senso unico con il 4-0 della Virtus Bologna contro i biancorossi proprio perchè Milano era reduce dalle Final Four di Eurolega. Bologna con l’arrivo di Ivanovic ha cambiato volto, ritrovato motivazioni che forse aveva smarrito, e con l’Eurolega che, nonostante le recenti vittorie, probabilmente non la vedrà protagonista fino alle fasi finali, potrebbe puntare tutto sullo scudetto, quindi comunque sono loro le principali favorite per la finale. Non dimentichiamoci però quanto di buono stanno facendo alcune realtà, come la Brescia di Peppe Poeta, la stessa Trapani, però vedo, come ogni anno, più una possibile sorpresa alle Final Eight di Coppa Italia piuttosto che nei playoff, anche se molto dipenderà dalla coppa europea di Milano.

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In foto Maurizio Fanelli, di Ciamillo Castoria