Come da anticipazioni, il Partizan ha trovato il suo nuovo playmaker in Nick Calathes, veterano trentaseienne di nazionalità greca prelevato dal Monaco, dove pur essendo sotto valido contratto fino a fine stagione non è rientrato nei piani tecnici di coach Vassilis Spanoulis.
Per coach Željko Obradović, Calathes, il cui ingaggio è già stato registrato presso federabasket serba, come riportato da Basketball Sphere verificato da noi di Basket Magazine, è innanzitutto una vecchia conoscenza con la quale, nel 2011, l’allenatore maggiormente vincente d’Europa ha ottenuto un titolo di campione d’Europa alla guida del Panathinaikos.
Inoltre, l’ingaggio del playmaker greco permette al Partizan di porre rimedio all’infortunio occorso a Carlik Jones, che ha lasciato il peso della regia nel doppio impegno tra Eurolega e Lega adriatica sulle spalle dei soli Duane Washington ed Arijan Lakić.
Un roster migliorato
Per Željko Obradović, tuttavia, Calathes non è un semplice sostituto. Il veterano greco, infatti, è apprezzato per una spiccata capacità di controllare i ritmi, esercitare pressione sulla palla, e dare sicurezza ai compagni soprattutto in momenti di difficoltà, quando sul terreno di gioco c’è più bisogno di testa che di gambe.
Calathes è un play ‘puro’ che al Partizan va a completare quel tassello di ‘regista tradizionale’ che nella rosa bianconera ad oggi manca, essendo Duane Washington, Arijan Lakić e l’infortunato Carlik Jones portatori di palla maggiormente versatili.
Altresì, difesa, ritmi controllati ed impostazione ragionata sono qualità che rientrano appieno nella filosofia di gioco di coach Željko Obradović, che in Calathes può dunque trovare esperienza, applicazione difensiva e capacità di mettere in ritmo tiratori del calibro di Shake Milton, Sterling Brown e di capitan Vanja Marinković.
Secondo movimento in entrata
Per il Partizan, l’ingaggio di Calathes è il secondo movimento in entrata finalizzato nel giro di pochi giorni dopo l’acquisto di Bruno Fernando, centro della nazionale dell’Angola laureatasi di recente campione d’Africa, prelevato dal Real Madrid dopo essere finito fuori dai piani tattici di Sergio Scariolo.
Fernando, nello specifico, è andato ad allungare le rotazioni nel settore dei lunghi, segnatamente nella posizione di pivot, dove finora Željko Obradović ha potuto contare sul solo Tyrique Jones e, occasionalmente, su Dylan Osetowski, Jabari Parker e sul giovane Mitar Bošnjaković.
In Eurolega, il Partizan ha un record di tre vittorie ed altrettante sconfitte nelle prime sei partite disputate nella massima competizione europea per club. In Lega adriatica, Belgrado è invece primo ed imbattuto con quattro successi in altrettante partite giocate nel torneo che raccoglie il meglio della pallacanestro della ex Jugoslavia.
Matteo Cazzulani
Nella foto: Željko Obradović e Nick Calathes. Credits: Euroleague
 
						 
							 
			 
			