Alla Beta Ricambi Arena termina una partita senza senso, con un finale al cardiopalma che premia la rimonta e l’impegno di Scafati, vittoriosa 107-102, al termine di una sfida che l’aveva vista anche sotto di 10 lunghezze.

Pistoia torna a casa dopo aver giocato 50 minuti e nuovamente sconfitta di pochi punti, la nuove gestione Markovski sembra dare i suoi frutti ma non in termini di risultati. Scafati invece sotto la guida di Pilot sembra aver trovato una sua identità soprattutto durante la partita, con rotazioni sensate e intelligenti, che permettono ai giocatori di rifiatare e stare in campo nei momenti migliori.

Gli ospiti hanno una partenza migliore, Pistoia nei primi due quarti incarta Scafati da ambo i lati, sia in fase offensiva che difensiva, trovando soluzioni pratiche sfruttando la dominanza del lungo Silins contro il malcapitato Akin che prova a tenere botta ma perdendo nettamente il duello esce dalla partita senza mai rientrarci.

Scafati ha evidenti difficoltà in fase offensiva, le pessime percentuali sono dovute ad un’ottima difesa di Pistoia che capisce come infastidire la manovra d’attacco dei gialloblu che, si trovano per la prima volta in stagione, senza un trascinatore, sia Gray che Stewart non entrano in partita spostando il peso dell’attacco di Scafati su Jovanovic che impatta molto bene sulla gara, e i tiri di Miaschi e Cinciarini. Pistoia con Forrest, Silins e la presenza di Paschall trova punti e fiducia terminando avanti 38-45 il primo tempo.

Nella seconda metà di gara Scafati ritrova i canestri ma soprattutto Rob Gray, autore di 16 punti in appena 5 minuti del terzo quarto, in cui Pistoia aveva raggiunto anche il +10 trascinata anche da un Christon che con calma ha iniziato ad entrare in partita. Poi la gara è andata sui binari del punto a punto, fino al 78-71 della Givova Scafati con tripla di Gray.

Pistoia però non vuole mollare e in tre minuti segna un parziale di 8-0 per riprendere la guida del match, appena in tempo per Jovanovic segna e poi i tiri liberi di un, fino ad allora, anonimo Stewart, riportano i padroni di casa sopra 81-79. La difesa però continua ad essere un problema e Forrest con un gran canestro trova l’82-82. Con 5 secondi sul cronometro Scafati dopo un time-out mette la palla nelle mani di Gray, capace di battere il suo uomo e tirare in sospensione dalla lunetta, il tiro si stampa sul secondo ferro ed esce. Overtime.

Nel primo supplementare c’è nuovamente tanto equilibrio, l’uscita di Jovanovic sembra poter compromettere tutto, intanto Gray continua a caricarsi la squadra sulle spalle trovando la tripla del 90-87, ma Silins risponde, poi Cinciarini fa 2/2 dalla lunetta. Pistoia prova il tiro della disperazione con Paschall ma non prende niente, sembra ormai finita, ma poi il pallone scivola dalle mani dei giocatori con la canotta gialloblu e arriva a Christon che segna la bomba del pareggio. 92-92 e nuovamente overtime.

Il secondo supplementare sembra andare nella direzione di Pistoia subito dopo l’uscita per falli di Rob Gray, autore di 34 punti, ma il fallo di Rowan su Stewart tolgono anche il biancorosso dal match e regalano 3 liberi al 30 gialloblu, che li mette tutti e tre per il 101-95, Pistoia non riesce a segnare e dall’altro lato Stewart segna da tre la bomba del 104-95 chiudendo, di fatto, la partita.

Una gara difficile da spiegare a parole ma soprattutto che ha regalato tante emozioni a tutto il pubblico presente lì al palazzetto. Arbitraggio abbastanza discutibile che ha rischiato di rovinare una bellissima sfida, onore a Pistoia e Scafati, capaci di giocare ad altissimo livello per 50 minuti. Pistoia si deve rimproverare il parziale subito nel terzo quarto, quando si trovava sopra di 10 e con l’inerzia della partita a favore, Scafati brava a recuperare ma sprecona nei momenti importanti, sia sul +7 nell’ultimo quarto, sia sul +3 del primo overtime.

L’analisi che viene più spontanea è quella delle percentuali al tiro, pessime per entrambe le squadre, 36% per Scafati e 48% per Pistoia. Dato importante anche i rimbalzi, i gialloblu ne hanno presi 17 in attacco, un’ottima prova anche aiutata dal nuovo arrivo Jovanovic. In sostanza quindi, pochi numeri, poca precisione ma tanto cuore e tanta grinta, ciò che ha caratterizzato questa sfida, una delle tante che vale la rivalità tra queste due città e queste due squadre.

Foto di Ciamillo Castoria