BOLOGNA – Serve un primo quarto di studio alla Virtus Bologna per prendere le misure alla coriacea Varese. Poi una volta prese non c’è stata più storia e la Segafredo davanti al proprio pubblico vince 104-67.
Dunque partita messa in ghiaccio con un secondo quarto stellare da 32-13 di parziale. Vantaggio poi amministrato perfettamente nella ripresa. Troppo il divario tecnico tra le due formazioni e probabilmente anche le motivazioni.
Se da un lato c’era una Virtus vogliosa di rimanere al controllo della classifica di Serie A, dall’altra una Varese che pochi minuti prima della palla a due aveva scoperto di essere matematicamente salva grazie alla sconfitta casalinga di Scafati.
Poi il campo ha detto che quando la squadra di Dusko Ivanovic ha stretto le maglie in difesa e alzato le percentuali al tiro, la gara ha avuto ben poco da dire.
Per la Virtus ci sono 14 punti di Matt Morgan, 14 di Will Clyburn, 14 di Tornike Shengelia, 10 di Achille Polonara.
Per Varese invece arrivano 20 da Jaylen Hands e 10 da Kao Akonundu-Ehiogu.
La cronaca
L’avvio di gara è caratterizzato da errori ambo le parti. Poi il ritmo di Varese si alza e la Virtus commette qualche ingenuità di troppo: al 10’ la Openjobmetis conduce 17-13.
La musica cambia nel secondo quarto, quando la Virtus Bologna sistema le proprie medie al tiro pesante. Una prodezza sulla sirena di Morgan manda le squadre negli spogliatoi sul 45-30 Segafredo.
Alla ripresa dei giochi la Virtus prova ad incrementare il proprio vantaggio e con le sfuriate di Clyburn chiude il terzo quarto avanti 80-50.
L’ultimo quarto è pura accademia. La Virtus Bologna vince 104-67
QUI le statistiche complete del match
Eugenio Petrillo
Nell’immagine Will Clyburn, foto Ciamillo-Castoria