Il tempo ormai scorre velocissimo e sembra non essercene ancora molto. Ancora una volta il campo ha dato risposte eloquenti sulle mancanze evidenti di questa squadra. Varese tracolla a Brescia, in maniera netta, non giocando e non entrando praticamente mai in campo. Intanto, anche fuori dal campo, sembra essere tutto fermo, con Pelligra che non dà complete certezze sul futuro. Facciamo il punto generale della questione.
Il 17 novembre sono arrivati i soldi della seconda tranche di sponsorizzazione che spettavano come da accordi. Il pacchetto da 80 + 150 mila euro è completo, rendendo di fatto Pelligra Group uno degli sponsor più importanti per la Openjobmetis. Eppure, per il rilevamento delle quote societarie, ossia il 45% di Varese, la holding australiana non ha ancora mosso passi effettivi.
Nelle scorse settimane le parole di Bulgheroni prima e poi il CDA che non aveva dato eco alle mosse del gruppo australiano, sembravano avere congelato il tutto. Poi, 6 giorni fa il CEO di Pelligra Group Italia, Giovanni Caniglia aveva ribadito alla stampa la voglia di investire in Varese, con il progetto per la cittadella dello sport e di star lavorando sotto traccia, per entrare finalmente in società e immettere quella liquidità necessaria anche per investimenti sportivi mirati.
E soprattutto di guardare dentro al mercato. La sconfitta eloquente di ieri, con il passivo di 43 punti, è una pagina nera per la squadra biancorossa. La partita ha evidenziato nettamente il bisogno di far ricorso al mercato, per sostituire gli infortunati McDermott e Librizzi e per dare respiro ai soliti noti che sono impegnati sui due fronti, campionato e coppa.
Insomma, la scadenza del 31 dicembre per l’arrivo dei soldi da parte della holding australiana è tanto vicina, quanto data cruciale per la compagine biancorossa. Dalla fine dell’anno 2023 passa tutto il futuro della pallacanestro Varese. Nonostante le rassicurazioni, in casa Openjobmetis ci si sta comunque guardando intorno. Il futuro è ora ed è tutto da scrivere.