Le parole dei due coach, quello di Brescia Alessandro Magro e quello di Milano Ettore Messina, dopo il loro scontro nel quattordicesimo turno di LBA:

ALESSANDRO MAGRO:

“Spero che questa squadra si stia meritando il calore e l’affetto di questa città, vogliamo ringraziare chi ci è venuto a sostenere in questa partita. Abbiamo iniziato la partita con il freno a mano tirato. Milano si è presentata con tantissime defezioni, questo li ha portati a giocare con tre lunghi in campo, in attacco non ha fatto tanto. La difesa di Petrucelli sul piveaut basso è qualcosa di incredibile. Volevamo fare una partita dove avevamo la necessità di correre e ci siamo riusciti poco, dovevamo muovere il pallone ed abbiamo palleggiato un po’ troppo, siamo andati all’intervallo giocando una partita fuori dai binari. Avevamo deciso di riempire l’area, non ci siamo fatti scomporre dai canestri con cui Melli ha iniziato la partita. Devo dire che nel secondo tempo Milano ha tirato con il 31% dal campo, in termine di giochi pirotecnici non è stata una partita bella, ma è stata una partita a cui loro erano abituati. Loro sono stati bravi a portarci sul loro terreno, una partita ruvida e fisica. A turno i nostri giocatori sono stati bravi ad alternarsi nel creare. E stata una bella vittoria di squadra, comunque difensiva, appena sei palle perse. Nel secondo tempo abbiamo aggiustato i rimbalzi in attacco, abbiamo giocato una partita in crescendo. Da un punto di vista di energie messe in campo può essere considerata una delle nostre migliori partite. Manca una partita al termine del girone di andata, ma abbiamo già pareggiato il record societario, ne siamo felici. E’ stata una partita dal punto di vista emotivo e di tensione molto difficile”.

ETTORE MESSINA:

“Brescia ha vinto e gli faccio i complimenti ma li faccio anche alla mia squadra che ha giocato con grande cuore in una situazione oggettivamente molto difficile nonostante la quale siamo arrivati a un possesso dal pareggio su una situazione che è stata giudicata sfavorevolmente per noi. Questo non toglie che siamo stati in grado di superare le difficoltà anche di chi ha fatto ovviamente fatica dopo aver giocato una partita di EuroLeague appena 36 ore fa. Ora speriamo di recuperare almeno Flaccadori e andremo ad Atene a giocare con l’Olympiacos e poi ci sarà il Bayern dopo altri due giorni. Loro mi sembrano più profondi che in passato e hanno il vantaggio di non giocare le coppe quindi arrivano a tutte le partite sempre preparati. Abbiamo preso tanti tiri aperti sbagliandoli e questo capita. Mi dispiace solo che a metà del terzo quarto quando eravamo avanti siamo stati poco lucidi e abbiamo sparacchiato qualche tiro perché eravamo stanchi e ci abbiamo provato. Penso ci sia costato la partita perché in quel momento abbiamo restituito l’inerzia della gara a Brescia. Poi abbiamo rimontato  di nuovo ma attaccando di più il ferro e procurandoci dei tiri liberi come avremmo dovuto fare anche prima. Credo che i ragazzi abbiano capito che attaccando con pazienza giocando dentro e fuori magari si gioca più spesso anche in queste condizioni come abbiamo fatto due giorni fa con Baskonia”.