Le parole dei due coach, quello di Milano Ettore Messina e quello di Trento Paolo Galbiati, dopo il loro scontro nel ventiseiesimo turno di LBA:

 

ETTORE MESSINA:

“Come al solito è stato difficile dopo la gara del venerdì trovare le energie per giocare al meglio anche la domenica. Infatti, ci siamo creati problemi giocando un primo quarto scadente, sia in difesa come dicono i 33 punti ma anche in attacco perché non siamo stati lucidi nell’eseguire le scelte e questo ci ha esposto al contropiede di una Trento che ha giocato una buonissima partita. Nel secondo tempo siamo stati decisamente migliori in difesa e alla fine abbiamo vinto tenendoli a 14 punti nel quarto conclusivo. La rimonta direi che è partita con Shabazz Napier: prima che finisse la benzina, ha attaccato l’area a ripetizione e ci ha guidato, poi nel quarto finale siamo stati bravi a dare la palla a Mirotic in post basso e lì ha generato due canestri e un assist. La partita di Hines è stata monumentale, ha segnato 12 punti, ha catturato i rimbalzi, è stato il primo a correre in difesa per fermare il loro contropiede. C’era la madre in tribuna: mi fa piacere che abbia giocato così bene davanti a lei”.

Sulla prova dell’attacco: “La difesa qualche volta la diamo per scontata perché siamo una squadra che normalmente può difendere bene. Quindi che sia cresciuta nel secondo tempo è importante, ma credo lo sia di più che dopo due giorni abbiamo giocato un’altra partita equilibrata, in cui abbiamo bilanciato tiri da fuori e da sotto. Se andiamo sotto in post basso poi magari prendiamo falli, andiamo in lunetta, creiamo tiri aperti e facciamo stancare gli avversari che devono difendere a lungo. Se non lo facciamo poi siamo anche sbilanciati”.

Sulla prestazione di Valentine: “Sia al college che nella NBA ha dimostrato la capacità di giocare in tre ruoli, di avere capacità di tiro e passaggio oltre a notevole personalità. Oggi obiettivamente non si è visto nulla. Era un po’ spaesato e ho preferito puntare su Bortolani che tra l’altro ci ha dato minuti di qualità. Avremmo avuto bisogno di una partita tranquilla per dargli minuti, ma ovviamente non era questa la serata giusta”.

 

PAOLO GALBIATI:

“Per noi un gran peccato, abbiamo provato a sfruttare il loro tour de force di partite. Per larghi tratti ce l’abbiamo fatta, alla fine è uscita fuori la loro lunghezza, la fisicità ed il talento dei singoli. Siamo stati un po’ superficiali negli uno contro uno, esempio con Napier nel terzo quarto. Potevamo fare meglio sotto questo aspetto. Un paio di tiri sono usciti nonostante fossero buonissimi e ben costruiti, giocata una partita di grande corsa che era l’unico modo per mettere in difficoltà loro che sono la squadra più forte del campionato. Ripartiamo dalla volontà e dal clima visto oggi in campo, una settimana difficile con gli infortuni di Grazulis ed Udom ed è quindi un peccato non aver portato a casa i due punti stasera. Giocheremo al massimo le prossime partire per continuare a credere nel sogno playoff. Baldwin? E’  il nostro leader, un ragazzo serio ed un giocatore davvero forte che adesso, dopo qualche up and down in carriera, sta trovando la probabile consacrazione”