Le parole dei due coach, quello di Sassari Massimo Bulleri e quello di Venezia Neven Spahija, dopo il loro scontro nella ventunesima giornata di LBA:
MASSIMO BULLERI:
Difficile commentare una partita con un epilogo così amaro – ha commentato – ma voglio sottolineare l’ardore con cui abbiamo giocato per tutta la gara, tra sorpassi e contro-sorpassi. Devo dare credito ai miei giocatori, ma alla fine il tabellone non mente mai. È inutile focalizzarsi solo sugli ultimi 16-18 secondi in cui si è decisa la partita, non voglio entrare in queste dinamiche: si vince e si perde come squadra. Guardando la partita nel suo complesso, sono estremamente amareggiato per il risultato, ma parzialmente soddisfatto per l’atteggiamento mostrato in campo.
Sugli errori: “Non voglio soffermarmi sulle palle perse nel finale, che hanno pesato e ci hanno impedito di arrivare punto a punto. Il momento è difficile e proprio in queste situazioni si vede di che pasta siamo fatti. Ci aspettano nuove partite e nuove settimane di lavoro, voglio e devo pensare positivo”.
Le prestazioni: “Ora dobbiamo guardare a quello che abbiamo, non a quello che ci manca. Thomas ha disputato un’ottima gara, alternandosi nei ruoli di 4 e 5. Bibbins ha giocato bene, così come Cappelletti. Tuttavia, continuiamo a gestire meno possessi degli avversari: oggi abbiamo catturato solo 22 rimbalzi contro i loro 35, e quando perdi punto a punto, questi dettagli fanno la differenza”.
L’atteggiamento: “Non posso essere soddisfatto quando si perde. L’atteggiamento è una componente importante della performance, ma deve portare risultati concreti. Dopo la partita contro Milano avevo fatto certe valutazioni e, a distanza di un mese, queste considerazioni si sono evolute: più si va avanti, più l’atteggiamento deve incidere sul risultato finale”.
L’analisi: “A questo punto della stagione, non si può più discutere su certi aspetti: serve una fredda e profonda analisi individuale, che finora non è stata fatta abbastanza a fondo. Mi aspetto questo dai miei giocatori. Non voglio soffermarmi sugli errori, ma piuttosto sul concetto che dobbiamo affrontare ogni sfida con l’obiettivo di migliorare. Ognuno deve guardarsi dentro e tornare in palestra martedì con il sorriso, pronto ad alzare il proprio livello di rendimento, dentro e fuori dal campo”.
NEVEN SPAHIJA:
“Normalmente inizio sempre con i complimenti ai vincitori, ma oggi voglio iniziare con i complimenti alla Dinamo Sassari per l’ottima partita con una preparazione dell’incontro di alto livello da parte coach Bulleri e lo staff. I giocatori della Dinamo sono stati davvero straordinari. Noi abbiamo avuto più fortuna, ma la pallacanestro è anche questa. È stata una partita di alto livello.
Abbiamo giocato in una grande cornice, voglio ringraziare il pubblico della Dinamo per la sportività e l’accoglienza che ci hanno riservato.
La cosa più sorprendente della partita secondo me sta nel fatto che con un punteggio così alto le due squadre hanno prodotto pochi assist: 13 la Dinamo e 16 noi. Ma la pallacanestro che si gioca oggi è basata sempre più sull’1 contro 1. I nostri ultimi 3 minuti, con lo small ball, sono stati decisivi.
Complimenti ai nostri giocatori: siamo stanchissimi. Arrivavamo a questa partita con 8500 chilometri e più di 11 ora in volo negli ultimi cinque giorni. Era molto difficile. È stata una settimana buona per noi, ma siamo molto stanchi.
La nostra posizione in classifica non rispecchia realmente il valore della nostra squadra, lo sanno tutti in Italia. Abbiamo giocato partite, nella prima stagione, senza anche quattro guardie e non era facile, una situazione rara. Da quando siamo insieme con quasi tutti i giocatori ci siamo: includendo la coppa abbiamo vinto 11 delle ultime 16”.