GRAN CANARIA – Tripudio canarino nella seconda giornata di Copa del Rey. I padroni di casa di Gran Canaria vendicano la scorsa edizione superando Valencia che li aveva eliminati proprio ai quarti lo scorso anno. Con un Mike Tobey core ‘ngrato, infatti, il Dreamland Gran Canaria domina nel pitturato contro un’avversaria che non ha mai dato l’impressione di poter intralciare i piani di Jaka Lakovic e dei suoi ragazzi.
Nel tardo pomeriggio, invece, pronostico ampiamente rispettato per il Real Madrid che regola senza patemi un Baxi Manresa a cui è mancata quell’intensità che gli aveva permesso di ottenere successi tanto importanti quanto inattesi, per esempio contro il Barcellona.
REAL MADRID – BAXI MANRESA 92-69
Regge appena 10’ il sogno del Baxi Manresa. A far sfumare le speranze dei catalani ci pensa Mario Hezonja. L’ala croata è mortifera con 24 punti a referto e 4/9 dalla lunga distanza, ben supportato da un primo tempo di Sergio Llull (13, 3/6 T3) che ricorda i bei vecchi tempi.
A spaccare il match è l’intensità difensiva che i merengues mettono nel secondo quarto, solo 8 i punti concessi a Manresa e buoni minuti arrivano dal giovane Hugo González, incisivo nel momento del parziale della fuga, un 11-2 in cui Hezonja firma 5 punti consecutivi attaccando il ferro.
Qui le sorti della partita subiscono il definitivo cambio di direzione, complice anche la serata terribile di Manresa al tiro.
Lo score finale recita 4/26, tanto pesa lo 0/7 di Derrick Alston, la stella chiamata a splendere nel momento in cui contava che, tuttavia, si è offuscata sotto la pressione dei lunghi avversari. Chiude il match con 17 punti ma questi hanno un retrogusto assai amaro.
DREAMLAND GRAN CANARIA – VALENCIA BASKET 79-65
Effetto Gran Canaria Arena nella seconda semifinale. Gli uomini di Jaka Lakovic disputano un incontro solido e condotto durante tutti i 40′ in cui si sono dimostrati superiori ad una Valencia che non riesce a porre fine al momento d’incertezza culminato con la pesante sconfitta casalinga ad opera del Barcellona.
Non è il caso di un Dreamland che, invece, vola sull’entusiasmo dei propri tifosi e di un ex come Mike Tobey che si esalta con 19 punti senza errori e 7 rimbalzi catturati. Nel primo tempo è anche Joe Thomasson (14) a dare vigore all’attacco isolano; è proprio l’ex Manresa a rispondere dal perimetro all’unico tentativo di avvicinamento dei taronja (27-25), ben coadiuvato da George Conditt, da lì il 40-31 che segna la nuova fuga.
Gran Canaria controlla agevolmente il ritmo e Tobey, sempre lui, sigla il +16 (57-41).
Tutto in discesa, quindi, per Jaka Lakovic; Pedro Martínez prova ad afferarsi a momenti di brillantezza sparsi qua e là dei vari Montero (15), Ojeleye o Sestina, tuttavia il quinto fallo, tecnico, di Matt Costello è il colpo di grazia alle speranze di passare il turno.
Ora, contro il Real Madrid, servirà la Gran Canaria Arena delle grandi occasioni.
MVP – MIKE TOBEY (DREAMLAND GRAN CANARIA)
Che l’ex Valencia sia un giocatore di sicuro affidamento l’aveva già capito da tempo Luka Doncic che, in nazionale, ha goduto della sua abilità sui pick&roll, tanto da farne una signature move di quella Slovenia.
Contro i suoi ex compagni, lo statunitense con passaporto di Lubiana sciorina una prestazione di precisione e pulizia totali. 19 i punti a referto, 7 i rimbalzi catturati, zero gli errori al tiro.
Un noto attore, in una pubblicità famosa, chiederebbe “what else?”