L’Olimpia Milano vince l’edizione 2024 della Supercoppa LBA e lo fa battendo la Virtus Bologna per 98-96 dopo un tempo supplementare. È stata una partita bellissima, una delle finali più intense della storia della Supercoppa, un vero spot per il basket italiano.
Se consideriamo che di fatto si tratta di un torneo semi pre stagionale, il livello mostrato in campo da ambo le parti è stato molto alto.
Alla fine i dettagli hanno premiato Milano e l’Olimpia, ma la Virtus ha saputo reggere l’urto e a tratti imporsi. Ottimo il primo tempo, c’è stato un calo nel terzo quarto (complice il miglioramento delle percentuali al tiro dei meneghini) e poi il punto a punto degli ultimi minuti.
In diversi frangenti della gara, soprattutto nel quarto quarto, si è avuto la sensazione che la Segafredo potesse vincerla, poi però qualche inaspettato errore ed il cinismo della EA7 hanno fatto la differenza.
La Virtus ha affrontato questa Supercoppa con la consapevolezza di non essere nelle condizioni fisiche e atletiche ottimali: Isaia Cordinier, Devontae Cacok ancora ai box, Andrejs Grazulis tra i dodici ma solo “per onor di firma” senza scendere in campo e un capitan Marco Belinelli ancora lontano da uno stato di salute che gli permetta di essere il giocatore che tutti noi conosciamo.
Nonostante questo, le prestazioni delle V Nere all’Unipol Arena contro Napoli e Milano sono state un crescendo a livello qualitativo, a continuazione dei miglioramenti progressivi già visti in una preparazione prestagionale costellata da defezioni e problemi fisici.
La partita amichevole contro Milano vista a Creta era fino a ieri ancora negli occhi di tutti: in quell’occasione la differenza tra le due squadre era apparsa cosi ampia che difficilmente ci si sarebbe potuti aspettare una gara combattuta in Supercoppa. Invece la Segafredo e notevolmente cresciuta è ha saputo giocare per 45 minuti pareggiando l’intensità di una Milano in forma e condizione.
Ora nell’attesa che coach Luca Banchi possa ritrovare i suoi uomini fermi ai box, si attende l’inizio della stagione sia di LBA (con la trasferta a Trapani) che di EuroLeague (con il match casalingo contro l’Efes).
Il focus è ovviamente tutto rivolto alla valutazione del reparto dei lunghi, più in particolare del centro. In Supercoppa Ante Zizic ha fatto vedere buone cose ma solamente a metà. Sia con Napoli che con Milano il pivot croato ha disputato eccellenti primi tempi per poi “compensare” con riprese negative. Per questo – con un discreto Momo Diouf ma non a sufficienza – in entrambe le gare si è dovuto sacrificare Tornike Shengelia nello spot di 5. Il georgiano ha tolto le castagne dal fuoco contro Napoli, mentre Milano e Josh Nebo gli hanno dati molti più grattacapi pur riuscendo comunque a guidare la squadra da vero leader.
Per questo motivo nell’immediato post partita si è riaccesa la discussione sulla necessità di aggiungere un altro centro al roster per evitare che Shengelia venga troppo spremuto in un calendario fittissimo di impegni.
E di questo ha parlato lo stesso Luca Banchi nella conferenza stampa post partita: “Shengelia è stato un po’ spremuto essendo una finale, ma non può essere una situazione da poter replicare per tutto l’arco della stagione. Mi aspetto miglioramenti da parte di Zizic in termini di costanza, è partito molto bene, ma poi è calato anche perché lui spende il doppio delle energie per la sua stazza. Sappiamo che le assenze di Cacok e Grazulis creano situazioni che dobbiamo gestire, comunque sappiamo anche che il club è attento e valuta aggiunte al roster”.
Il nome che è emerso negli ultimi giorni è quello di Jordan Bell. Centro, nato a Long Beach (California) nel gennaio del 1995, con alle spalle importanti stagioni in NBA culminate con il titolo in maglia Golden State Warriors nel 2018. La trentottesima scelta al Draft 2017 rappresenta un profilo molto interessante – il migliore tra i nomi usciti finora – che si sposerebbero alla perfezione con le necessità della Virtus Bologna. È un lungo atletico, verticale, dall’importante forza fisica che gli permette di affrontare in velocità centri di stazza anche maggiore rispetto ai suoi 203cm di altezza.
Vediamo quindi come si evolveranno le cose nei prossimi giorni essendo il mercato del basket sempre aperto.
Eugenio Petrillo
Nell’immagine Shengelia e Polonara, foto Ciamillo-Castoria