La Virtus Bologna si è mossa sul mercato e l’ha fatto in maniera “prepotente” con un super annuncio di roster una sera di un weekend di mezza estate.
La nuova Segafredo si sta sempre più delineando e le pedine si stanno inserendo al posto giusto.
E allora andiamo alla scoperta della versione 2024/25 della Virtus Bologna partendo da un volto nuovissimo per la pallacanestro italiana e anche per l’EuroLeague. Si tratta del playmaker Matt Morgan.
Nato il 7 novembre 1997 a Concord nella Carolina del Nord. Dopo aver frequentato l’università a Cornell, non è stato “draftato” nel 2019 e approda ai Raptors 905, squadra di sviluppo dei Toronto Raptors. Dal 2021 inizia il suo viaggio in Europa tra Turchia con Konyaspor, Francai con Le Mans ed infine Inghilterra con i noti London Lions. Proprio nell’ultima stagione il play americano di 188cm ha avuto la sua vera consacrazione a livello europeo disputando un’importate edizione di EuroCup. Con i Lions, Morgan ha chiuso la stagione europea a 16.5 punti, 2.3 rimbalzi e 3.9 assist di media a partita risultando uno dei migliori giocatori della competizione.
Prestazioni che gli sono valse la “promozione” in EuroLeague con la maglia della Virtus Bologna che gli garantirà minuti importanti e grandi responsabilità in una cabina di regia che l’anno scorso è arrivata alla fine stanca e spremuta. Matt Morgan prenderà la titolarità del ruolo con la consapevolezza che alle spalle avrà due giocatori di comprovato affidamento come Daniel Hackett ed Alessandro Pajola.
Il classe 1997 – figlio d’arte di papà Lamont, protagonista a Georgetown – è una tipologia di giocatore molto differente dai suoi nuovi compagni di ruolo.
Può regalare alla Virtus Bologna imprevedibilità e soprattutto molto dal punto di vista offensivo. A Morgan verrà richiesto tutto quel lavoro che Hackett e Pajola non possono fare e viceversa. Il neoacquisto è un realizzatore che guarda il canestro e potenzialmente può segnare tanti punti. Nella sua faretra ha diverse frecce e armi a disposizione. È un tiratore molto affidabile (il 7/7 da tre dei 36 punti fatti registrare in una delle sue ultime uscite nella Summer League NBA ne sono una dimostrazione), sia sugli scarichi che soprattutto dal palleggio, dote che la passata stagione – tolto Iffe Lundberg – alla Segafredo è mancata tantissimo. Ma nonostante l’altezza e la struttura fisica, Morgan non si risparmia nell’uno contro uno. Attacca il ferro e ci riesce ad arrivare anche con una discreta facilita, sfruttando a pieno le sue dote atletiche in velocità.
Poi dal punto di vista difensivo è infinite volte meno affidabile rispetto ai due azzurri compagni di reparto, ma Banchi a Morgan chiederà consistenza offensiva.
È – come detto – un eccellente realizzatore di cui bisogna vedere il passaggio EuroCup-EuroLeague, fatale per tantissimi giocatori negli ultimi anni. Troverà squadre più organizzate, difese più dure e soprattutto fisiche. Spetterà a lui adattarsi nel minor tempo possibile. Ma le qualità per essere un giocatore importante ci sono tutte e alla Virtus può fare bene anche per la responsabilità che gli verrà richiesta. Era poi già  nei radar di squadre della massima competizione europea (l’Olimpia Milano su tutte), quindi le attenzioni che merita un giocatore del genere le aveva già ricevute. Sarà un rookie quindi probabilmente avrà bisogno di qualche periodo di tempo di apprendistato.
Ma guai a limitarsi a vedere Matt Morgan come solo un realizzatore. Ha infatti anche una discreta visione di gioco e predilezione nel giocare con i lunghi. Non vedremo troppi pick and roll (prettamente centrali) che sfoceranno in assist, ma piuttosto in aperture di spazi a suo vantaggio per puntare al ferro.
Matt Morgan è il primo tassello della nuova Virtus Bologna, un elemento interessante e tutto da scoprire nella stagione 2024/25 che si preannuncia più che mai entusiasmante.

Eugenio Petrillo 

Nell’immagine Matt Morgan, foto Ciamillo-Castoria