PARIGI. Risveglio da incubo questa mattina. Quello che doveva essere il giorno della gioia per la Francia intera, si è trasformato in un concitato e drammatico susseguirsi di notizie sempre più allarmanti per gli attentati terroristici (sembra ad opera di ecologisti della sinistra più estrema) che hanno bloccato su tre quarti del territorio l’alta velocità. Il giorno dell’apertura dei Giochi, ma soprattutto all’inizio dell’ultimo week end di luglio che anche in Francia rappresenta la punta più alta di partenze per le vacanze. Si parla di almeno 800.000 persone che rimarranno a terra da questa mattina e almeno fino a domenica, mentre si lavora a tappe forzate per ripristinare al più

presto le linee della TGV.

Tra le decine di migliaia di viaggiatori bloccati tra Montparnasse e la Gare de Lyon, ce ne sono dodici che seguono con particolare apprensione l’evolvervi della situazione. Martedì mattina dovrebbero salire sul treno per Lilla e, poi, la sera far ritorno a Parigi: LeBron James e compagni, infatti, avevano deciso di far capo a Parigi e di trasferirsi nella sede delle tre gare della prima fase soltanto il giorno della partita. In fondo, con l’alta velocità. le due città distano solo un’ora o poco più. Ora, se non è panico poco ci manca.

Appesi alle notizie che danno la situazione del traffico ferroviario in lento miglioramento (ma la normalità è ancora assai lontana), tra un’ora o poco più gli Usa si imbarcheranno sul battello che li trasporterà sulla Senna tra il Pont d’Austerlitz e il Pont d’Iena dove, dopo 6 km di gita sotto i ponti di Parigi, sbarcheranno anche loro, stringendo i ranghi e marciando fino al Trocadero dove alle 23,30 si concluderà la Cerimonia d’Apertura della 33ª Olimpiade moderna.

Gli Usa sono la rappresentativa numero 204, preceduta dall’Australia (sono i Paesi che ospiteranno le prossime due edizioni) e seguita dalla Francia che chiude la lunga fila degli oltre seimila atleti coinvolti in questa suggestiva manifestazione, imbarcati su 85 battelli. La prima a partire, come da tradizione è la Grecia, l’Italia condivide l’imbarco con Israele e il suo servizio di sicurezza armato che va ad aggiungersi ai 58.000, tra agenti di polizia, municipali, privati ed esercito coinvolti per garantire a questo evento i necessari margini di sicurezza.

Il Dream Team non ha rinunciato alla gita sulla Senna, anche perché LeBron James, a 39 anni e alla sua quarta Olimpiade (bronzo nel 2004, oro nel 2008 e 2012) è, con la tennista Coco Gauff, l’alfiere della numerosissima selezione statunitense. Non è il solo campione Nba ad avere questo ruolo: anche Grecia e Germania hanno affidato la propria bandiera rispettivamente a Giannis Antetokounmpo e a Denis Schroder. Negli Usa del basket si intrecciano altre storie a cinque cerchi: Kevin Durant a 36 anni punta al quarto oro consecutivo per tenere il paso di Diana Taurasi che, però, cerca il sesto successo olimpico consecutivo. Per il trentaquattrenne Jrue Holiday la sfida è in famiglia: con il secondo oro eguaglierebbe il record della moglie Lauren che due Olimpiadi le ha vinte a Pechino e Londra con la nazionale di calcio, unendole a un oro e un. argento mondiali. Poi c’è Steph Curry che vanta due titoli mondiali (2010 e 2014) ma non ha mai partecipato ad un’Olimpiade. Oppure Anthony Davis che, secondo quanto dicono gli statistici, è l’unico qui a poter dire di aver vinto il titolo Ncaa, il titolo Nba e un oro mondiale ed olimpico.

Tutto questo mentre sta iniziando la grande parade, Macron e gli organizzatori stringono le dita (al terrorismo interno che ha bloccato la Francia si è aggiunta, non prevista, la pioggia), miliardi di persone in tutto il mondo si accingono a seguire un evento rivoluzionario nella sua concezione (portare l’Olimpiade davvero tra la gente) e LeBron, con la sua bandiera, spera che il treno per Lille parta puntuale.

 

Mario Arceri