Il derby lombardo numero 172 è di Milano, con l’Olimpia che difende il Mediolanum Forum e supera Cantù sul finale per 70-57. Una Cantù mai doma che ha avuto la possibilità di scioccare molti, ma che sul finale ha dovuto cedere.
Sembrava non si sarebbe giocato, a causa delle positività di Cantù al COVID-19: fuori Frank Gaines, oltre a Piero Bucchi e al suo staff. Milano si era detta disponibile al rinvio, ma Cantù, con quella che il presidente Gandini ha definito una “scelta esemplare nel nome dell’interesse collettivo”, ha deciso di scendere in campo, in vista del calendario fitto di impegni dell’Olimpia Milano.
Invece la partita si è tenuta e Milano ha rischiato: un attacco particolarmente in difficoltà (le percentuali dicono 41% dal campo e 32% da 3, con 10 palle perse) ha fatto sì che Cantù risalisse dal -19 (sul 53-34) sul finire del terzo quarto fino al rischiosissimo 58-53 con meno di 5 minuti rimanenti, con un parziale agghiacciante che dice 5-19: merito delle due triple di Jazz Johnson e di un indemoniato Donte Thomas.
A salvare la giornata ci hanno pensato Jeff Brooks, con la monumentale tripla del 61-53 che ha riallontanato gli ospiti, e Riccardo Moraschini, fondamentale nel quarto periodo. Bene però anche Gigi Datome, che fatica nei quarti centrali ma guida i suoi in apertura e sul finale.
Grande lotta sulle plance, con il conteggio dei rimbalzi che a fine gara dice 39-41, con Cantù in vantaggio anche sui rimbalzi offensivi (7 contro 11). In questo incredibili sia Andrea Pecchia, che ne prende 10, che Donte Thomas, uno dei fattori chiave del rimontone finale. Thomas chiude con 9 punti (4/6 dal campo), 8 rimbalzi, 2 palle perse e 1 assist, per una valutazione di 13. L’altro grande artefice di quel break è Jazz Johnson, che infila 2 grandi triple una dopo l’altra; male invece Jaime Smith, che segna 7 punti ma con 2/12 al tiro.
Per Milano co-MVP a Jeff Brooks (11 punti con 3/7 al tiro, 4 rimbalzi e 3 assist) e Riccardo Moraschini (10 punti con 4/6 al tiro, 3 falli subiti, 4 rimbalzi, 1 persa e 1 assist). Gigi Datome parte infuocato, con 10 punti nella prima metà di gara, ma poi si raffredda e chiude con 12 punti. Partita fantastica anche per Paul Biligha: il lungo segna solo 2 punti, ma oltre a collezionare 2 stoppate, 3 rimbalzi e 1 assist in 18 minuti si fa notare per grandissime giocate difensive.
Data l’impossibilità di partecipare per il coaching staff, in panchina era presente Christian Di Giuliomaria, il responsabile del settore giovanile. Insieme a lui, doppio incarico per Maarten Leunen, impegnato come giocatore-allenatore.
Leunen, che ha chiuso con 6 rimbalzi, ha raggiunto e superato Antonello Riva nella classifica all-time dei rimbalzisti di Cantù.
Per Milano fuori Delaney, ancora in recupero dall’intervento al ginocchio, e, per turnover, Hines e Micov. Non a referto Wojciechowski e ovviamente Evans, disponibile solo in Eurolega.
LA CRONACA
MILANO
Per Messina partono Rodriguez, Punter, Datome, LeDay e Tarczewski. Per Cantù Smith, Procida, Pecchia, Leunen e Bayehe.
Milano parte lenta, perdendosi in più occasioni Bayehe; dall’altra parte c’è LeDay, che segna i primi sei punti per l’Olimpia. La difesa di Milano forza violazioni di passi e recuperi, Datome segna due triple back to back fino al 14-12. Poi Cantù si ferma, per un mini-parziale di 12-0 fatto di grande difesa, con le stoppate di Datome e Tarczewski e i recuperi, ma anche di tiri costruiti alla perfezione. Ottimo impatto per Biligha, che lotta duro a rimbalzo e regala il 2+1 a Moraschini sul 26-12. Sull’ultimo attacco Shields si perde Jazz Johnson: 26-14 dopo 10 minuti.
Il secondo quarto continua con l’ottima difesa di Milano, che concede poco o nulla: fantastico Biligha che resiste agli attacchi degli esterni. L’ingresso di Kennedy porta qualche punto facile a Cantù, poi la tripla a segno di Brooks segna il 34-18. Controparziale di Cantù su diversi errori difensivi per Milano di 2-6, fino al timeout di Messina con 4 minuti all’intervallo. L’intensità si alza, le difese non lasciano passare nulla e gli attacchi faticano: con 1 minuto nel quarto, arriva il timeout per Di Giuliomaria, ancora sul 36-24. Un paio di canestri dopo, si entra negli spogliatoi sul 38-28.
Pessimo secondo quarto per l’Olimpia Milano, che segna solo 12 punti dopo i 26 del primo periodo. Evidenti le difficoltà dell’attacco, con delle percentuali insolitamente basse: 48% dal campo, 25% (3/12) da 3. Non va meglio per Cantù, ferma al 33% dal campo e a un terribile 1/10 da 3. Milano soffre anche le palle perse: al momento sono 7, contro soli 8 assist. Cantù sta dominando le plance, con ben 6 rimbalzi offensivi. Leading scorer per l’Olimpia è Gigi Datome, con 10 punti; 3 assist per Roll. Per Cantù 8 punti di Gabriele Procida (3/8 dal campo) e 6 di Sha’Marcus Kennedy (2/2 dal campo, 2/2 ai liberi).
Ancora difficoltà in apertura di quarto per entrambe le squadre. Bayehe segna in transizione fino al 38-30, poi finalmente Rodriguez infila una tripla per sbloccare i suoi. Di nuovo Bayehe: poi Cantù si ferma del tutto sul 43-32, mentre Milano concatena una tripla di LeDay e dei grandi canestri di Shields per montare un parziale di 8-2 fino al 53-34, nuovo massimo vantaggio. Cantù però non molla, ferma Milano e Johnson manda a segno due bombe per riportarsi sul 13 all’inizio del quarto quarto: 53-40.
Attacca ancora Cantù, che segna con Smith; risponde Brooks che infila 3 liberi. L’Olimpia manca tiri fin troppo semplici, gli ospiti non mollano e continuano ad attaccare con le unghie e con i denti, risalendo fino al -7 sul 58-51 con 6 minuti rimanenti grazie a un Donte Thomas assolutamente indemoniato che segna un 2+1 sul fallo antisportivo di LeDay. Diventa 58-53 con il canestro di Johnson, poi è Brooks a segnare la tripla importantissima che tiene a distanza la San Bernardo! Milano si riallontana sul 67-55 con 2 minuti rimanenti, ma non è finita. Smith ha due liberi, Moraschini la chiude con una super tripla in scadenza di cronometro: finisce 70-57.
QUI le statistiche complete
FOTO: Jeff Brooks (Ciamillo-Castoria)
Yuri Pietro Tacconi