di Antonio Catalano

Milano torna alla vittoria dopo l’ultimo brusco stop contro lo Zenit, e batte 84-74 il Khimki. È stata una partita particolare, strana, dalle diverse facce. Con questi 2 punti, però, Milano resta alle calcagna di un Barcellona sempre più leader, mentre il Khimki resta relegato in fondo alla classifica di questa Eurolega. Ma analizziamo le diverse facce del match. 

È stata una partita spaccata quasi in due, con un prima e un dopo. Nei primi 3 quarti Milano tenta di costruirsi un bel vantaggio, sembra quasi volersi assicurare la vittoria con netto anticipo e provare a giocare l’ultimo periodo in tranquillità. Allora Delaney prima (11 punti nel primo quarto), Datome poi, esplosivo da 3 punti, e Shields infine portano Milano a costruirsi il massimo vantaggio tra secondo e terzo quarto, quando apre un parziale di 15-0 assassino. Il 65-43 del terzo periodo, con 8/12 dall’arco per i meneghini, sembra aver ridotto a zero le speranze degli ospiti, che però non si sono dati per morti, anzi hanno piano piano rosicchiato punti e son tornati in corsa, riducendo lo svantaggio a sole 9 lunghezze. La differenza è stata nella maggiore aggressività del Khimki che con i suoi migliori interpreti ha sfruttato il momento di alleggerimento difensivo e offensivo della squadra di coach Messina, che però poi ha gestito il finale e si è assicurata 2 punti importanti per il morale soprattutto.