La regista peligna: «Potremmo avere tutti gli alibi del mondo, ma in ogni gara mettiamo sul parquet i frutti

del duro lavoro fatto»

L’assenza del pubblico: «Per una passionale come me è un gran dispiacere. Margini? Il

potenziale è ampio»

Una luce sempre più evidente divenuta un vero e proprio bagliore dopo la gara di domenica a
Sesto San Giovanni. In casa La Molisana Magnolia Campobasso c’è la piena consapevolezza di un
percorso che sta prendendo sempre più la giusta direzione con la possibilità, per i #fioridacciaio,
di poter presto raccogliere i dividendi del grande lavoro portato avanti in quest’avvio di stagione.
Un dettaglio ben chiaro a Valentina Bonasia, la playmaker peligna tra le bussole dell’organico
rossoblù.
CUORE D’ALIANTE Un roster che – anche in Lombardia – ha fornito una dimostrazione evidente di
resilienza e dedizione per la causa.
«Parliamo di un aspetto ben evidente sin dall’inizio della stagione – argomenta la regista dei
#fioridacciaio – direi piuttosto che, in Lombardia, è venuto ulteriormente fuori il gran lavoro che stiamo
portando avanti nelle ultime settimane. Potremmo avere tutti gli alibi del mondo per le problematiche
fisiche che ci attanagliano, ma abbiamo dimostrato una volta in più il sentire comune alla base di questo
gruppo che ci dà la possibilità di potercela giocare con chiunque continuando su questa falsariga».
SCOSSA OVIDIANA Intreccio della gara di domenica alla mano, a dare una prima scossa al gruppo
rossoblù dopo il parziale d’avvio di 7-0 per le lombarde è stata proprio la stessa Bonasia. Che, però, sul
punto si schermisce. «Non mi prendo questo merito, perché ho solo messo a segno i canestri frutto di un
importante lavoro di squadra. Il loro avvio ci ha costrette a recuperare, ma, nel complesso, la nostra è
stata una buona prestazione. Avremmo potuto fare ulteriore attenzione su determinate situazioni, ma
con certezza abbiamo dato tutto quello che potevamo».
DECEMBER RAINBOW La prospettiva ora di una situazione che, nel mese di dicembre, potrebbe
regalare qualche felice evoluzione per i #fioridacciaio è però vagliata con grande attenzione al ‘qui ed
ora’ dalla stessa Bonasia.
«Con certezza, numeri alla mano, abbiamo disputato buona parte di queste prime nove giornate di
campionato senza i nostri riferimenti assoluti a livello offensivo, anche perché in A1 le giocatrici
europee ed extracomunitarie hanno un peso specifico non indifferente. Domenica a Sesto San Giovanni
cinquanta degli ottantanove punti realizzati sono arrivati dal terzetto straniero. Eppure, seppur non al
completo, abbiamo retto pienamente l’urto, cedendo un po’ solo sul finale. E credo che, quando anche il
nostro team potrà contare su tutto l’organico, avremo una ben diversa attitudine».
RITORNO AL PRECAMPIONATO Di fatto, se per le magnolie ci sarà la possibilità di poter ritrovare
quelle giocatrici alle prese con problematiche di carattere fisico, allora si prefigurerà nuovamente quello
scenario che tanto entusiasmo aveva trasmesso all’ambiente durante il precampionato.
«Certo – riconosce Bonasia – anche se stiamo parlando di un gruppo che aveva ancora del lavoro da
fare. Per le caratteristiche di ognuna di noi, sulla carta siamo un’ottima squadra. E se riusciremo ad
avere la possibilità di ritrovarci con tutto l’organico al completo, la nostra sarà senz’altro una
formazione estremamente diversa da quella vista all’opera nelle ultime settimane».
SERENO VARIABILE Del resto, al pari di alcune altre compagne, anche Bonasia ha dovuto fare i
conti con delle noie di carattere fisico attualmente in via di superamento.
«Non mi sento di dire di essere al 100% della condizione – riconosce – però sono in fase di recupero da
quella che appariva, in un primo momento, una sorta di ‘bufera fisica’ dai risvolti più problematici».

SENZA SOSTEGNO Elemento in grado di esaltare i sostenitori e di infiammarsi facilmente sul
parquet, Bonasia lascia intendere, senza mezzi termini, come il contesto di gare disputate a porte chiuse
non sia tra quelli più desiderabili all’altezza delle latitudini rossoblù.
«Senz’altro mi lascia con un po’ d’amaro in bocca – confida – perché, da giocatrice molto passionale,
vivo tanto il clima partita. E, in tal senso, la presenza del pubblico è una componente fondamentale e
l’attuale è una situazione oggettivamente brutta, anche se riguarda sia la nostra che le altre formazioni
cestistiche in rosa . Ho sentito tante storie sulla vicinanza dei supporter campobassani e sul clima che
sanno creare e mi dispiace molto non poterlo vivere live. L’augurio è che la situazione possa migliorare
così da poter tornare a giocare con la presenza dei nostri aficionados. Diversamente, come dico sempre,
sia in casa che in trasferta la situazione è quella di uno scrimmage con in palio ufficialmente i due
punti».
ALTO POTENZIALE Nelle riflessioni di Bonasia, peraltro, trova spazio quello che è il margine di
crescita del gruppo campobassano.
«Con certezza – chiosa – per quella che è stata l’evoluzione del nostro avvio di stagione, abbiamo
dovuto fare i conti con tante difficoltà. Non siamo mai riuscite a mantenere gli equilibri che avevamo
trovato perché infortuni e problematiche fisiche varie ci hanno sempre un po’ destabilizzato. La nostra
però è una formazione dall’altissimo potenziale e questo è emerso sin dal precampionato. Siamo sempre
in una fase di assemblaggio in quello che, per noi, è un lungo precampionato. C’è un amplissimo
margine di miglioramento. Servirà solo un altro po’ di pazienza».
Quella che senz’altro, in ossequio anche a tutte le disposizioni di contenimento della pandemia da
Covid-19, non manca affatto dalle parti del castello Monforte.

Fonte: magnoliabasket.it