Domenica 28/02, alle ore 17:00, l’Olimpia Milano ospita la Fortitudo Bologna; se la squadra di coach Dalmonte è alla disperata ricerca di successi per scongiurare la retrocessione, Milano è senza pressioni e cerca solo una buona prova da un gruppo stanco e accorciato dagli infortuni.
QUI MILANO
Coach Ettore Messina ha diverse assenze a roster, tra le quali pesano soprattutto quelle di Zach LeDay e Malcolm Delaney; ancora fuori anche Jeff Brooks. Il nuovo acquisto Evans non può partecipare alle gare di campionato, quindi per Messina il rebus sarà il ruolo di “4”. Alla mancanza di atletismo risponde tanta esperienza: spazio per Gigi Datome e Vlado Micov, oltre al penultimo arrivato Jakub Wojciechowski.
Dopo una ottima Coppa Italia (ne abbiamo parlato QUI), possiamo aspettarci minuti di livello da Paul Biligha; anche Tarczewski nella prestazione con il Khimki sembra essere rinato. Meno problematici i ruoli degli esterni, dove nonostante l’assenza di Delaney Milano può contare su Moraschini e Moretti. Il play di Baltimora, che ha superato contro il Khimki i 500 assist in carriera, è in Germania per una visita specialistica al ginocchio, che si è infortunato in finale di Coppa Italia dopo essersi inizialmente fatto male in Supercoppa.
Milano è tuttora ancora la prima squadra per tiro da 3 punti in LBA: 42% dai 6.75, sulle ali di Datome e Rodriguez, rispettivamente primo e terzo in classifica individuale. La Fortitudo invece è ultima, con appena il 32%; sarà fondamentale segnare tanto da fuori e mantenere gli avversari sui livelli stagionali.
Dove i bolognesi brillano è nella difesa al canestro: oltre 3 stoppate a partita. Con il doppio turno di EuroLega alle porte, Milano non potrà permettersi di utilizzare troppo Kyle Hines: fondamentale che Tarczewski e Biligha ancorino la difesa e rendano pan per focaccia agli ospiti.
Ma la squadra di Coach Messina dovrà fare soprattutto una cosa: limitare le stelle. Evitare che Adrian Banks e Pietro Aradori (24 punti all’andata) segnino a profusione, costringendo gli altri giocatori della Fortitudo a vincere la partita. Un rischio? Sì, ma un rischio che bisogna prendere e che, soprattutto contro una squadra nettamente più corta come la Effe, ha buone percentuali di successo.
QUI FORTITUDO BOLOGNA
Servirà quasi un miracolo, qualcosa di più di una grande partita. La Fortitudo Bologna per uscire dal Mediolanum Forum di Assago con i due punti dovrà disputare la più classica delle partite perfette.
L’Olimpia Milano parte nettamente con i favori del pronostico. La Fortitudo però non andrà ad affrontare l’Armani con l’intento di fare l’agnello sacrificale.
Salvo ulteriori defezioni dell’ultimo momento, a Milano la Lavoropiù potrà contare su tutti gli effettivi tranne che su Stefano Mancinelli.
Il capitano della Effe è da tanto tempo ai box e il rientro potrebbe arrivare domenica prossima nel match casalingo contro Brindisi: con una settimana di ritardo sulla tabella di marcia prevista.
I biancoblu in settimana hanno salutato Gherardo Sabatini. Il playmaker italiano ha rescisso (consensualmente) il suo contratto con i felsinei e si è accasato all’Assigeco Piacenza in Serie A2.
Ora le rotazioni di coach Luca Dalmonte sono asciugate al massimo. Le gerarchie e i ruoli all’interno del roster sono chiare.
Le ultime prestazioni sono state buone e il successo a Varese ha dato tanto ossigeno ai biancoblu che si sono allontanati dalla zona pericolosa per avvicinarsi ancora di più a quella playoff.
Al Mediolanum la Fortitudo dovrà provare a fare la sua partita, senza guardare l’avversario con paura. Dalmonte avrà bisogno che tutti i propri elementi giochino al meglio, a partire dai propri leader Adrian Banks, Pietro Aradori e Wesley Saunders.
Non sarà una passeggiata, anzi. Ma la Fortitudo dovrà affrontare l’impegno con tutta l’energia che avrà nel serbatoio.
FOTO: Adrian Banks e Shavon Shields (Ciamillo-Castoria)
Yuri Pietro Tacconi e Eugenio Petrillo