Il CT dell’Italbasket Gianmarco Pozzecco è stato ospite al Podcast “Afternoon” tenuto da Gigi Datome e Nicolò Melli, ecco tutte le sue dichiarazioni:

Sulla squadra: “Si sono allenati benissimo, con grande spirito di squadre e mostrando un’identità. Sono contento di allenare l’Italia”.

Su come avrebbe vissuto questo gruppo se fossero stati suoi compagni di squadra: “Era un altro mondo. Stasera non so se vi siete accorti, immagino di sì, c’erano rigatoni con la carbonara. Io sono arrivato lì ed avevo già mangiato il tacchino, ero convinto che visto che sono arrivati questi ragazzi giovani Momo Diouf, Matteo Spagnolo, tutti si sarebbero “buttati” sulla carbonara. Arriva Matteo e si è preso pennette integrali con pomodoro ed allora gli ho detto “Matteo ma che c..zo ti magni”. Un compagno di squadra come Nick per come è preciso può ricordarmi Ricky Pittis, ma l’ho avuto poco. Uno così preciso non l’ho mai avuto. C’era conoscenza di pallacanestro simile, ma si leggeva meno, più di talento. Marcelo Damiao il secondo anno che era Varese si presentò a Varese con 148 kg. Una volta io, Damiao non ci alleniamo e ci incamminiamo con Gianni Chiapparo in un sentiero tra i cavalli e le mosche. Incrociamo una famiglia, un bambino lo vedo preoccupato, mi giro e lo guardo e lui fa “Ma quello era lo Yeti”.

Come si prepara alle partite da allenatore: “Non ho mai avuto una routine. Ma avevo alcune cose scaramantiche che facevo prima della partita”.

Sul rapporto con i giocatori: “Se tu vuoi avere un buon rapporto con i giocatori, io non posso allenare squadre con rotazioni ampie. So per certo che un giocatore è felice se gioca spesso, il giocatore che non gioca quasi mai è un giocatore con cui tu non puoi avere un buon rapporto, perchè questi livelli un giocatore se non gioca non pensa che è colpa sua. Per evitare situazioni del genere, scelgo di avere rotazioni corte. Un giocatore per giocare bene a pallacanestro deve avere fiducia. A me piacciono i gruppi con un’atmosfera di un certo tipo”.

Momento più bello della scorsa estate: “Quando sono stato espulso, lì dissi una cosa orrenda, non vi ho mai chiesto scusa. Una delle cose di cui mi vergogno di più da quando alleno “Ho detto vincete per me”.

Momento più brutto della scorsa estate: “La partita con la Francia, anche se in quella partita siete stati clamorosi”.

Il momento che ricordi della scorsa estate: “Melli che ho incontrato felice dopo la partita con la Serbia, dopo che eri riuscito a limitare Jokic”