FOTO: Shavon Shields (Ciamillo-Castoria)
di Filippo Luini
Milano vince 93 a 102 a Mosca contro il Khimki nel recupero dell’ottava giornata di questa Eurolega molto condizionata dall’emergenza Covid. Nell’Olimpia (non) pesa l’assenza di Sergio Rodriguez, fatta dimenticare dalla sontuosa prova di Shavon Shields (26 punti con un solo errore dal campo). Fondamentale alla vittoria la prestazione offensiva dell’Olimpia, capace di attaccare con pazienza la remissiva difesa degli uomini di Kurtinaitis, mettendo – nel momento chiave del match – fuori dai giochi Alexey Shved. Settima vittoria in undici partite per l’Armani, che consolida la posizione in piena zona playoff.
Milano inizia al meglio la propria partita, mettendo fin da subito in ritmo Tarczewski, che si fa trovare pronto su entrambi i lati del campo griffando i primi 5’ del match. Sull’8 a 12 biancorosso, infatti, ci sono già 8 punti – senza errori dal campo – e due rimbalzi per il lungo statunitense. Il successivo canestro dell’8 a 14 firmato Delaney costringe al primo timeout della contesa coach Kurtinaitis. Il Khimki fatica a stare al ritmo dell’offensiva di Milano, che muove la palla trovando facili canestri testimoniati dalla straordinaria percentuale al tiro da due punti della prima frazione (10 su 13, 77%). Nell’altra metà campo, però, dopo 6’ di alta intensità, Milano abbassa la guardia mettendo in fiducia i realizzatori russi. Gli uomini di Messina rispondono armando il fuoco anche da oltre l’arco dei tre punti e il tandem Shields-Datome regala il +8 a fine primo quarto.
La seconda frazione si apre con il doppio-colpo dell’ispirato Shavon Shields: ricciolo, arresto e tiro prima, tripla a segno pochi attimi dopo e Khimki in evidente affanno di fronte al costante movimento di palla dei meneghini. L’attacco produce tanti ottimi tiri, ma la difesa sul pick and roll di Milano non brilla, il Khimki rimane aggrappato alla contesa e, nel momento in cui l’Armani commette due passaggi a vuoto nella metà campo offensiva, i gialloblu tornano a contatto sul -6, costringendo Ettore Messina a chiamare time out. I moscoviti si affidano a tutto il genio che risiede in Alexey Shved che, a suon di alzate, porta il Khimki ad un solo possesso di distanza, prima che si scatenino Shields (due triple) e Delaney. 47 a 54 il finale di un primo tempo dominato dagli attacchi.
Terzo quarto in cui il copione sembra il medesimo. LeDay trova fiducia con una tripla e un contropiede chiuso da una spettacolare schiacciata, mentre il Khimki si affida ai canestri dell’ex Biella Jonas Jerebko. Le percentuali al tiro restano abbondantemente oltre il 50% e la chiave del match diventa la difesa: Shved forza qualche passaggio di troppo, Milano alza i giri del motore dietro, ma il gap non si dilata in maniera definitiva, con i padroni di casa che, dopo qualche minuto di carestia, trovano un mini break sul finire del terzo quarto, chiuso sul 68 a 72 per l’Olimpia.
Ottimo impatto sul quarto finale dell’Armani Exchange. Shields continua a dominare la partita mettendo anche in ritmo Roll. Dopo la continua pioggia di canestri alla Mytishchi Arena, Milano sembra aver sistemato l’assetto mandando fuori giri Shved, ma due canestri di Mickey in fila valgono il nuovo -5 dei gialloblu e il timeout chiamato da Messina. L’ormai specialista dei giochi da quattro punti Punter segna dall’angolo con il fallo: è il canestro della staffa. Milano difende e tratta con lucidità gli ultimi possessi chiudendo sul 93 a 102.
QUI le statistiche della partita
PAGELLE
Khimki: Shved 6, McCollum 6, Timma 6, Karasev 5,5, Zaytsev SV, Vialtsev NE, Monia NE, Monroe 5, Jovic 5,5, Booker 6, Jerebko 6,5, Mickey 7.
Olimpia: Punter 6,5, LeDay 7, Micov 5, Moraschini 6, Roll 6,5, Tarczewski 6,5, Biligha NE, Cinciarini NE, Delaney 6,5, Shields 9, Hines 6, Datome 6.