Buona la prima per la Reyer Venezia che batte la Fortitudo Bologna per 83-70 nella partita inaugurale della Supercoppa 2021. I ragazzi di De Raffaele hanno costruito il proprio successo nel primo tempo grazie a una serie di rimbalzi offensivi che hanno concesso di giocare parecchi doppi possessi. La Fortitudo è apparsa sulle gamba, anche per le assenze di Fantinelli, Gudmundsson e Totè. Ha giocato un buon terzo quarto, ma la Reyer ha fatto valere la legge del più forte davanti ai 1124 spettatori del Taliercio.
Per Venezia ci sono 14 punti di Tonut, 13 di Vitali e 11 di Mazzola e 12 di Watt.
La Fortitudo risponde con 16 punti di Baldasso, 11 di Richardson e Ashley, 13 di Groselle e 10 di Aradori.

La cronaca.

L’avvio di partita è tutto a favore della Reyer. Venezia non concede niente in attacco alla Fortitudo e trova facilmente la via del canestro con Philip e Watt: 7-0. 
Gli orogranata sono sempre in controllo, ma la Effe con un mini parziale da 5-0 torna sotto di 4 lunghezze (13-9) dopo il 13-4. 
Sul finire di quarto, sale in cattedra Vitali che assieme al tap-in sulla sirena di Brooks sigla 21-13 dopo i primi 10’. 
Ad inizio secondo quarto Watt e Vitali regalano la prima doppia cifra di vantaggio all’Umana: 28-18. 
Al Taliercio c’è solo una squadra in campo: Venezia dilaga sul +15 (38-23) a 2.30 dall’intervallo. 
Alla pausa lunga non c’è storia. Tonut e Venezia conducono 44-27. 
Alla ripresa dei giochi i ritmi si abbassano notevolmente, la Fortitudo prova a rendere meno pesante il passivo con Aradori e Ashley. Ma la Reyer mantiene il controllo delle operazioni sul 50-37 dopo 5’. 
È una bella Fortitudo. I biancoblu con la tripla di Baldasso tornano a -9 (50-41). 
La Effe ritrova il -5 (50-45), ma poi si scatena la furia di Daye e compagni: Venezia avanti 56-45.
Il terzo quarto si chiude 59-50.
I padroni di casa sfruttano il blackout offensivo dei rivali e vola sul +15: 65-50.
La Effe rimane in partita, ma Venezia è totale controllo: la Reyer vince 83-70

QUI le statistiche del match

 

Nell’immagine Stefano Tonut, foto Ciamillo-Castoria

Eugenio Petrillo