di Antonio Catalano

Varese vince una partita al cardiopalma contro una Brindisi che aveva a lungo tenuto il pallino del match. Lo scontro si chiude sul 76-74, con uno strepitoso Douglas, che nel finale si è caricato sulle spalle tutto l’attacco biancorosso. Bulleri può finalmente tornare a sorridere, Vitucci esce un po’ più amareggiato, considerando anche la sua storia a Varese. Tuttavia è sicuramente una prova ottima quella di Brindisi, tenendo presente le assenze dei suoi due pilastri Willis e Harrison.

La parola di questa sera è: salvezza. Varese sapeva che sarebbe stata una partita fondamentale in questa ottica. In settimana tutti quanti si erano negativizzati, e il gruppo è tornato ad allenarsi al completo. E già questo per Bulleri poteva considerarsi una vittoria assoluta. Un punto in più per questa salvezza tanto ricercata. Poi, la partita. Oggi Varese sapeva che avrebbe sofferto per portare a casa un buon risultato. Sapeva che Brindisi, nonostante le assenze di Harrison e di Willis, non si sarebbe mai arresa. Anzi per larghi tratti ha anche condotto la partita. Poi però, nell’ultimo periodo, Varese è uscita molto bene. La tripla di Ruzzier a 4 minuti dalla fine che l’ha portata avanti nel punteggio è stata una manna dal cielo. E successivamente Varese si è affidata al suo uomo in più, l’MVP di stasera: Toney Douglas. Un ultimo quarto strepitoso. Una tripla ammazza partita nel finale che ha pesato come un macigno sulle gambe dei giocatori brindisini, che di fatto da lì non si sono più rialzati. Bulleri può finalmente tornare a sorridere e a prepararsi per la partita di domenica contro Cremona. Sarà un altro scontro fondamentale. Ma adesso lo affronta con 2 punti in più.

CRONACA:

Nei primi minuti di questo primo quarto Varese si affida totalmente all’esperienza e allo strapotere di Scola, che mette a segno 8 punti consecutivi. Brindisi risale piano piano la china, grazie ad un gioco molto più propositivo in attacco e soprattutto grazie alla potenza fisica di Perkins. Da lì in poi Varese e Brindisi giocano punto a punto, botta e risposta, dando al match maggior brio. E il primo quarto si conclude in perfetta parità, sul punteggio di 24-24. 

Nel secondo quarto parte molto meglio la Happy Casa Brindisi che piazza un parziale importante di 7-0. Varese si affida a capitan Ferrero per arginare la ferita e provare a restare in partita. Ma i biancorossi faticano a trovare punti in questo periodo e il loro atteggiamento difensivo, poco reattivo a rimbalzo, favorisce una Brindisi vorace di punti, che infatti scrive il massimo punteggio (+10) e scappa via. All’intervallo lungo il punteggio è di 35-43. 

Scola in questo terzo periodo si riprende in mano la sua Varese e prova a ricucire lo strappo netto fatto da Brindisi. Una Brindisi che però si posiziona meglio in campo e mantiene il vantaggio che aveva di fatto acquisito già nel secondo periodo. Varese però non si perde d’animo e resta alle calcagna, toccando i -2 con la tripla di Ruzzier. Brindisi riesce a mantenere uno spiraglio di vantaggio alla fine del terzo quarto, con il punteggio che è fermo sul 59-63. 

In questo quarto periodo Varese è tornata forte all’arrembaggio e si è totalmente buttata all’attacco, sperando di recuperare il mini-divario. Ed è la tripla di Jacovics a catapultare Varese avanti nel punteggio, dopo tantissimo tempo. Adesso la partita si è infiammata e le due squadre giocano punto a punto. Ruzzier con una penetrazione forte elude la marcatura stretta e porta Varese sul 68-65 a 4 minuti dalla fine. La tripla di Douglas manda in estasi Varese a 2 minuti dalla fine, sul punteggio di 73-65. Douglas si è letteralmente preso Varese sulle spalle in questo finale e sta guidando ogni sua trama offensiva. Ma Brindisi non demorde e resta attaccata nel punteggio, che recita 76-74 Varese a meno di un minuto dalla fine. E il punteggio rimane tale, perché Brindisi non ha abbastanza tempo per costruirsi un tiro pulito. Varese torna a vincere, dopo troppo tempo.