Il patron della Virtus Bologna, Massimo Zanetti, è intervenuto ieri sera a Basket on ER, trasmissione che va in onda ogni martedì su IcaroTv. 

Questo un estratto delle sue dichiarazioni.

“Quando giochiamo con Milano tutte le partite hanno una storia e sono diverse. La sorpresa più bella è stata Taylor, che all’inizio aveva un po’ stentato ed è stato invece determinante. Senza Clyburn e Polonara eravamo un po’ a corto, e lui ci ha dato una grande mano”.

Il lavoro di Ronci rivalutato dopo l’arrivo di Taylor. “Paolo è un grosso professionista, molti non si rendono conto che quando si cercano i giocatori bisogna mettere insieme tante cose, dagli aspetti tecnici al gradimento dell’allenatore, ai costi. E anche a prendere giocatori che costano milioni per 1-2 mesi bisogna vedere se accettano di venire. È un lavoro molto difficile. L’esempio è stato Holiday, ci serviva uno che facesse canestri da tre, in America era la sua professione e qui non ne voleva uno. Taylor l’ha voluto fortissimamente l’allenatore, che lo conosceva dalla Spagna, l’abbiamo accontentato. Le prime due volte che è andato in campo mi ero un po’ preoccupato, invece è sbocciato. E Ronci è un bravissimo collaboratore e professionista, conosce tutto e tutti nell’ambiente del basket. Ma è il nostro allenatore che fa la squadra, Paolo segue le sue indicazioni”.

Shengelia può restare? “Lui non è affezionato, di più. Ieri sera è venuto ad abbracciarmi. Noi la nostra offerta l’abbiamo fatta, bisogna vedere. Tutti dicono Barcellona, lui ha i bambini grandi che devono andare a scuola, lui ama Bologna e speriamo abbia un ripensamento. Saremmo felicissimi se rimanesse con noi. Ripeto, noi abbiamo fatto la nostra offerta e siamo felici se rimane. Sono convinto che se andrà via ci rimetterà il cuore, ma deve guardare anche ai suoi interessi”.

La finale raggiunta. “Ancora non abbiamo vinto niente. Brescia non è una squadretta, ha battuto Trapani e sarà una bella lotta. Grazie ai tifosi, e credo che tutti lo sappiano, noi abbiamo i tifosi più belli e più bravi d’Italia, che si fanno sentire dappertutto, hanno un’ugola d’acciaio. Lo dico sempre, sono i miei primi soci”.

Il sogno scudetto “Per vincere lo scudetto bisogna batterli tutti e arrivare primi. Alla fine ci si ricorda solo di chi ha vinto, come in Eurolega. Non ha senso fare dei calcoli”.

La conferma della sua permanenza fino alla costruzione del palasport “Assolutamente sì, l’ho detto talmente tante volte che non ha senso nemmeno a ripeterlo”.