Ultimo minuto fantascientifico al Palau Blaugrana; torna al successo Valencia, impresa UCAM Murcia, Baskonia al tappeto.
Un weekend che non ha certo annoiato gli appassionati, quello appena trascorso in Liga Endesa: ci sono novità in tutte le zone della classifica.
La prima è nella zona calda; il Betis ottiene un successo vitale, imponendosi per 68-91 sul parquet di Guipúzkoa e si sgancia dal penultimo posto, occupato dal RetaBet Bilbao che osservava il turno di riposo.
Ci riesce con una prestazione che schianta i malcapitati padroni di casa sotto i colpi di Ndoye (23+7r) e Feldeine (15), con un avvio di gara stellare (17-27) e la sentenza emessa nel terzo parziale con cui volano a +21 (48-69). Ai baschi non bastano Dee (21) e Radoncic (16), pesa il dominio biancoverde a rimbalzo, con quasi una carambola su due finita nelle mani degli uomini di Joan Plaza sotto il canestro avversario.
Rimonta incredibile al Fontes do Sar: un Monbus Obradoiro mai domo agguanta e sorpassa il Baxi Manresa con un decisivo parziale di 10-0 negli ultimi 120” e fa sua la posta in palio con il risultato di 90-87. I padroni di casa partono in balìa dell’efficacia offensiva biancorossa, sublimata da uno straordinario Ferrari (26), già a quota 18 e 4/5 da 3 all’intervallo lungo.
Al 20’, Manresa aveva tirato con percentuali irreali dall’arco (11/13) e pareva impossibile che l’Obradoiro potesse reagire.
Quando l’inerzia sembrava saldamente nelle mani degli ospiti, Moncho Fernández trova l’uomo della Provvidenza nell’ex Fortitudo Kassius Robertson (23); i galiziani rientrano dagli spogliatoi con maggior energia, specialmente nel pitturato, ma sparano a salve dall’arco (0/8), non riuscendo a ricucire più di tanto le distanze (45-51).
La svolta avviene nei primi 3’ del quarto periodo, con il parziale di 11-0 che porta al primo sorpasso locale; il finale è al calor bianco: Ferrari riporta a +6 (81-87 al 38’) Manresa, Fernández ferma il cronometro e, dalla panchina, esce un Obradoiro letale, con Czerapowicz (12) bravo a trovare la tripla immediata che riapre i giochi, e Robertson a costruire il parziale di 9-0 che regala un successo d’oro nella corsa salvezza.
Un monumentale Leo Meindl (20+11r) regala vittoria ed ossigeno all’Urbas Fuenlabrada: i capitolini ribaltano i pronostici e superano per 89-83 il più quotato San Pablo Burgos. Vittoria che arriva proprio dallo stradominio a rimbalzo dei padroni di casa, che conquistano ben 19 carambole sotto il canestro avversario contro le 25 dei campioni intercontinentali.
Paga, a caro prezzo, la situazione falli di Jasiel Rivero la compagine ospite; la mancanza del lungo cubano si sente e lascia campo libero ai dirimpettai che la spuntano nonostante le scarse percentuali al tiro pesante (29%). Nel finale, decisiva la freddezza dei padroni di casa dalla linea della carità, non basta, invece, a Burgos, un Mc Fadden che mette a sí a segno 21 punti, ma che s’intestardisce fin troppo dal perimetro (4/12).
I destini della parte alta e bassa della classifica s’incrociano su due campi.
Partiamo dall’impresa dell’UCAM Murcia: gli universitari superano, dopo un overtime, il Baskonia di un grigio Polonara (2/11 dal campo) per 92-87 grazie ad una prestazione mostruosa della coppia Davis (29) – Taylor (21+9ass).
Partita che vive un’altalena di emozioni: la partenza è favorevole agli uomini di Dusko Ivanovic che sfruttano la vena realizzativa di Giedraitis (18, 6/9 dal campo) e Peters (17), ma il trend positivo scema nel secondo quarto sotto i colpi dei padroni di casa, più riposati e con l’acqua alla gola in classifica.
Da lí, Murcia resisterà alla reazione baskonista, rimontando anche 9 lunghezze di svantaggio con un parzialone di 12-1 ed arrivando in parità, a causa dell’errore di Davies, al 40’. È il momento in cui la palla pesa come un macigno per tutti, tranne che per il nuovo arrivato in casa UCAM Isaiah Taylor che, nel supplementare, diventa infallibile: 8 punti senza errori dello statunitense firmano l’upset più inatteso.
Non sovverte i pronostici l’Estudiantes: i pupilli del Ramiro de Maeztu cedono di schianto (101-77) ad una splendida – e non è una novità – Lenovo Tenerife che festeggia Marcelinho Huertas (15+6ass) per il secondo posto raggiunto per numero di assist nella storia dell’ACB, dietro solo a Pablo Laso.
Gli ospiti fanno la conta dei disponibili (e, nel frattempo, accolgono il lettone Martins Laksa), tra i quali non c’è JJ Barea, oltre a Gentile che è ancora alle prese con i postumi del covid-19; dall’altra parte, Txus Vidorreta si gode un meritatissimo terzo posto arrivato sulle ali di uno Shermadini (25) maestoso e di una grande efficacia dall’area (67% da 2).
L’Estu si aggrappa al totem Delgado (19+12r) ed al montenegrino Nemanja Djurisic (20) ma è presto spazzato via dalla verve aurinegra. Gli isolani girano come un orologio svizzero e si portano a casa un successo agevole che li aiuta a consolidare il terzo posto in classifica.
Nella sfida tra squadre in difficoltà è Valencia a spuntarla (76-85) sul parquet del Casademont Zaragoza. I taronja interrompono, così, la striscia negativa che era arrivata a ben 4 stop consecutivi ed approfittano della sconfitta del San Pablo Burgos per riprendersi (pur con due partite in più giocate) il quinto posto in graduatoria.
Decisivo il break ospite nel secondo quarto, con 5/9 dal perimetro: Prepelic (18) ed un ritrovato Williams (17) piazzano la fuga intorno a cui si sviluppa il resto dell’incontro. I padroni di casa, da quel momento, viaggeranno ad elastico nel punteggio, crollando fino al -13 ma riuscendo anche a riprendere gli avversari a quota 74 grazie ad un indomito Brussino (12); tuttavia la stanchezza si fa sentire proprio nel momento più importante, Valencia non si scompone e piazza il break decisivo di 11-2 con cui fa sua la posta in palio.
Aggancio dell’Herbalife Gran Canaria alla zona playoff: gli isolani mettono in serio pericolo le ambizioni della Joventut Badalona, sbancando il Palau Olimpic con un pesante 84-103. Ai neroverdi, attesi da un trittico terribile che li vedrà recuperare il match con Burgos e, successivamente, misurarsi con Real Madrid e Tenerife, non basta un terzo quarto di puro orgoglio per evitare di veder sfuggire il successo ed incassare il secondo stop casalingo consecutivo.
Gran Canaria, con 6 uomini in doppia cifra, tra cui spiccano Kilpatrick (20) e Dimsa (17), domina per tutto il resto dell’incontro, arrivando all’intervallo lungo forte di ben 21 lunghezze di vantaggio; lo sforzo di Tomic (19+7r) e compagni permette di riaprire i giochi (65-68) a pochi istanti dalla penultima sirena, ma gli ospiti reagiscono grazie al fondamentale apporto dei giocatori in uscita dalla panchina e completano l’opera facendo valere le proprie migliori percentuali al tiro pesante. Dalle stalle alle stelle, il finale di stagione di Gran Canaria comincia ad avere i contorni della storia a lieto fine.
Non poteva mancare il Clásico: la domenica pomeriggio del Palau Blaugrana incorona un Real Madrid che ha rischiato di vedersi scippare il successo all’ultimo secondo; una magia di Laprovittola (12) ed i calcoli sbagliati di Higgins (21), nel possesso successivo, permettono ai capitolini di espugnare il parquet del Barça per 87-85, dopo aver scialacquato scelleratamente ben 9 punti di vantaggio in 40”.
E dire che il Barça, nonostante l’autocritica feroce di coach Jasikevicius in conferenza stampa, aveva attuato un ottimo piano partita, riducendo allo zero l’apporto di un Tavares limitato dai precoci problemi di falli.
Si decide tutto, come nei migliori finali, nel quarto periodo, a cui le due squadre arrivano sul risultato di 57-59: Causeur (10) e Vukcevic (11, 3/5 da 3) portano gli ospiti fino al +13, ma il Barça è vivo, stringe le maglie difensive e rientra di pura caparbietà grazie ad Higgins e Calathes (18) ma viene puntualmente respinto…fino all’ultimo minuto.
È un black out, quello del Real, già intento a festeggiare la vittoria e le 500 partite in ACB di Llull, che regala ai telespettatori una tripla delle sue con le mani del difensore in faccia, al cospetto di un Gasol ancora in rodaggio; il Barça ci crede e ricuce in 40”, arrivando al sorpasso con Mirotic che fa saltare Rudy Fernandez ed insacca la tripla del sorpasso (85-84) a 10” dalla sirena.
Anche i blaugrana, inopinatamente, si perdono nei festeggiamenti; Laprovittola capisce tutto e si lancia come un centometrista nel pitturato blaugrana e forza un gioco da 3 punti quasi impossibile: è controsorpasso con 4”4 sul cronometro.
La palla per, quantomeno, forzare il supplementare è nelle mani di Higgins che, nonostante l’ennesima partita di livello, commette lo sbaglio fatale di emulare Jaka Lakovic e commettere lo stesso errore di calcolo che aveva condannato i blaugrana alla sconfitta al PalaBarbuto di Napoli, oltre 10 anni fa: quando rilascia la palla, la sirena è già suonata, galeotto fu quel passo di troppo prima del tiro.
MVP: Isaiah Taylor (UCAM Murcia)
Glaciale quando conta: il neoarrivato in casa UCAM Murcia si prende l’enorme fardello di guidare la compagine allenata da Sito Alonso nel supplementare al cospetto del Baskonia e lo fa in maniera impeccabile.
21 punti, 9 assist, qualche errore di troppo al tiro, specialmente dalla lunga distanza (3/11), ma nel finale diventa infallibile e regala un pezzo importante di salvezza ai granata.
RISULTATI 30ª GIORNATA
MONBUS OBRADOIRO – BAXI MANRESA 90-87
ACUNSA GUIPÚZKOA – COOSUR BETIS 68-91
UCAM MURCIA – TD SYSTEMS BASKONIA 92-87
LENOVO TENERIFE – MOVISTAR ESTUDIANTES 101-77
URBAS FUENLABRADA – HEREDA S. PABLO BURGOS 89-83
BARCELLONA – REAL MADRID 85-87
CASADEMONT ZARAGOZA – VALENCIA BASKET 76-85
JOVENTUT BADALONA – HERBALIFE GRAN CANARIA 84-103
UNICAJA MÁLAGA – MORABANC ANDORRA (rinviata per emersione di positività a covid-19)
Riposa: RETABET BILBAO
CLASSIFICA
REAL MADRID 28-1
BARCELLONA 25-4
LENOVO TENERIFE 23-5
TD SYSTEMS BASKONIA 21-8
VALENCIA BASKET 18-11
HEREDA SP BURGOS 17-10
JOVENTUT BADALONA 16-12
UNICAJA MÁLAGA 13-14
HERBALIFE GRAN CANARIA 13-15
BAXI MANRESA 13-16
MORABANC ANDORRA 12-15
UCAM MURCIA 11-17
CASADEMONT ZARAGOZA 10-18
MONBUS OBRADOIRO 9-19
URBAS FUENLABRADA 9-20
MOVISTAR ESTUDIANTES 9-20
COOSUR BETIS 8-20
RETABET BILBAO 7-21
ACUNSA GUIPÚZKOA 6-22
Elio De Falco