Marcia spedita delle prime della classe, Polonara (15+10r) leader nel successo su Fuenlabrada, tonfo Valencia nel Principato.

Senza partite rinviate, piccola vittoria del basket al tempo del covid-19.

La giornata di Liga Endesa si disputa finalmente per intero, riuscendo nell’intento di non intasare ulteriormente il calendario in attesa dei recuperi di Obradoiro ed Estudiantes, e lo fa regalando anche la sorpresa della sconfitta di una Valencia che interrompe la serie positiva più lunga ancora aperta.

 

Torna a vincere in campionato il Real, reduce da una vittoria sofferta in Eurolega sullo Zalgiris ma anche dalla sconfitta subita da una Valencia che si è presa la rivincita dei quarti di finale di Copa del Rey. Gli uomini di Pablo Laso s’impongono per 96-81 al San Pablo Burgos, regolando i conti già nel primo quarto grazie ad un immenso Walter Tavares che ritocca il proprio massimo in carriera con 27 punti a cui aggiunge 7 rimbalzi e ben 6 stoppate che fruttano un mostruoso 37 di valutazione.

Poca resistenza, quella offerta dagli ospiti al WiZink Center, non bastano i 18 punti di McFadden ed i 15 di Benite per restare in partita nonostante un’ottima percentuale dall’arco (42%).

Ma non sono tutte buone notizie per coach Laso: dopo l’intervento in artroscopia al ginocchio destro a cui si è sottoposto Llull, l’infermeria blanca, che conta già i vari Rudy Fernández, Jeff Taylor ed Anthony Randolph, si popola ulteriormente con Trey Thompkins, uscito nel terzo quarto con una caviglia malconcia.

 

Non ride l’altra parte di Madrid: l’Estudiantes, senza Gentile, non riesce a regalare una vittoria al neo tecnico Jota Cuspinera e cede (91-77) sul parquet del Martín Carpena ad un’Unicaja Malaga che mantiene le buone sensazioni offerte in coppa. Con Brizuela costretto ad uscire anzitempo per problemi fisici, gli uomini di Katsikaris spezzano l’equilibrio nel secondo tempo sull’onda di un’ispirato Francis Alonso (20) e della regia armoniosa di Alberto Díaz che distribuisce ben 9 passaggi vincenti ai compagni che ringraziano con un 56% complessivo dall’arco. A poco servono i 18 punti di Avramovic ai capitolini, ancor più invischiati nelle zone calde della classifica ed incapaci di scuotersi dalla dinamica negativa nonostante JJ Barea (14).

 

Successo casalingo anche per il Baxi Manresa che supera (85-84) l’UCAM Murcia in un finale da tachicardia per i telespettatori. Deve vincere due volte, la compagine di Pedro Martínez, per omaggiare i campioni di Copa del Rey ’96 a cui dedicavano la divisa indossata: la prima nel secondo quarto, quando i biancorossi paiono mettere l’incontro in discesa con un parziale di 9-1 che favoriva la fuga di Janning (19) e compagni all’intervallo (42-31); la seconda, invece, nel finale incandescente dopo che gli ospiti, spinti da un ottimo Webb (20), avevano ristabilito l’equilibrio con una pregevole terza frazione di gioco. È nel gioco dei liberi finale che i padroni di casa hanno la meglio; la mano di Makay Mason non trema e fissa l’85-81 che rende inutile la tripla da metà campo di Jordan Davis sulla sirena. Catalani ancora in zona play off, appaiati ad una Malaga in ripresa.

 

Va al RetaBet Bilbao il derby basco contro l’Acunsa Guipúzkoa: gli uomini di Mumbrú espugnano la San Sebastián Arena con un netto 74-97 che rilancia le ambizioni di salvezza dei neri grazie al duo Hakanson-Balvin, entrambi autori di 17 punti con 26 di valutazione.

Brutto passo indietro, invece, per Marcelo Nicola ed i suoi ragazzi, che hanno visto riaffiorare gli errori anche marchiani che hanno compromesso l’inizio di stagione ed hanno alzato troppo presto bandiera bianca di fronte ad un avversario che ha controllato a piacimento l’incontro, rendendo vani i blandi tentativi dei padroni di casa di restare attaccati alla partita.

 

Tonfo sordo taronja in quel di Andorra La Vella: il Morabanc ferma a 12 la striscia di vittorie degli uomini di Jaume Ponsarnau con un secondo quarto spettacoloso ed un Clevin Hannah (26) decisivo per l’84-72 finale. Pesano su Valencia le fatiche di Eurolega, il pacchetto lunghi taronja patisce l’energia avversaria a rimbalzo rendendo insufficiente la solita, solida, prestazione di Sam Van Rossom (16+6ass).

E dire che gli ospiti avevano cominciato con un ottima tenuta difensiva, tenendo i pirenaici a soli 12 punti nel primo quarto; tuttavia il muro si è sgretolato al rientro dalle panchine: non solo Hannah, ma anche Gielo (16) e lo strapotere a rimbalzo di Olumuyiwa (9 rimbalzi, 4 offensivi) strapazzano gli avversari ottenendo la leadership nel punteggio che mantengono in scioltezza fino a fine gara.

 

Torna alla vittoria la Lenovo Tenerife: gli aurinegros sbancano (71-97) il Fontes do Sar ai danni di un Monbus Obradoiro a cui la pausa per la Copa del Rey non ha per niente giovato. Equilibrio nel punteggio nel primo tempo, con i padroni di casa che sognano sulle note di un buon Robertson (18) e chiudono davanti all’intervallo (39-38); tuttavia il solito Marcelinho Huertas (22) ed uno Shermadini (19 e 25 di valutazione) ritornato su livelli più consoni dopo il black out di coppa, guidano l’aumento dei giri del motore offensivo degli uomini di Txus Vidorreta che chiudono con un quarto periodo da ben 36 punti con uno spaziale 60% da 3 e Butterfield (3/3 dall’arco) a fare la parte del Robin Hood di giornata.

 

Sfuma la possibilità di allontanarsi dalla zona calda per il Betis: gli uomini di Joan Plaza cedono nel finale (82-85) al Casademont Zaragoza; grande protagonista Nicolás Brussino (20+11r) che si scatena nel quarto periodo per rintuzzare il tentativo di rimonta biancoverde. Non basta la festa dell’Andalucía, non basta nemmeno la grande prestazione del trio Ndoye (21) – Ouattara (19) – Feldeine (18) per tenere i due punti sul parquet di casa: gli ospiti scappano nel secondo quarto grazie alle triple di Ennis (18) e complici i precoci problema di falli di Feldeine.

Nel finale il Coosur Betis arriva al pareggio a 5’ dalla fine ma fallisce rocambolescamente il sorpasso; è proprio in quel momento che Brussino dà il meglio del proprio repertorio per rimettere i suoi con il naso avanti ma il suo sforzo rischia di essere vano a causa di una conclusione avventata di Ennis che regala a Randle la tripla che forzerebbe l’overtime: ci pensa il ferro a sputare fuori la palla ed a regalare un successo che mantiene gli aragonesi in scia della zona play off, chi l’avrebbe mai detto solo qualche settimana fa.

 

Strapotere blaugrana nel derby: il Barça festeggia il ritorno di Pau Gasol ed il recupero di Victor Claver strapazzando (62-80) i cugini del Joventut Badalona con una difesa in cemento armato, capace di concedere soltanto 6 punti nel terzo quarto ed un asfittico 34% da 2 in tutta la partita agli avversari.

Sugli scudi il solito Nikola Mirotic, galvanizzato dal primo trofeo alzato in maglia blaugrana, che in poco più di 17’ segna 21 punti.

Partita mai in discussione, ottima per le rotazioni di Jasikevicius che rendono dividendi con il giovane Bolmaro. Decisamente più in ombra, invece, l’MVP di Copa del Rey Cory Higgins: per l’ex CSKA solo 3 punti a referto, ma anche 5 assist in un match finito quasi prima di cominciare.

 

Vince, infine, Achille Polonara con il suo Baskonia: gli uomini di Dusko Ivanovic superano (90-74) l’Urbas Fuenlabrada con una prestazione all’insegna della costanza di rendimento. Ben 7 i giocatori baskonisti in doppia cifra, ma tra questi emerge la figura dell’ala forte azzurra che offre solidità a tutto campo con 15 punti, 10 rimbalzi e 5 assist, ben coadiuvato da un chirurgico Giedraitis (12, 4/5 da 3) e dalla solidità dell’ex Spurs Alec Peters (11+7r).

Sembra un paradosso ma stavolta, contrariamente a quanto fatto contro il Barça in coppa, Henry (10 ass) si mette al servizio dei compagni e lo fa con innegabile profitto; serve solo alle statistiche la prestazione di Trimble, per lui 20 punti con 7/10 dal campo.

 

MVP: Walter Tavares (Real Madrid)

27 punti, massimo punteggio personale in carriera, 7 rimbalzi, la norma, 6 stoppate, e qui si entra nel campo della mitologia dei grandi “blockers” di questo sport. Se qualcuno cercava un significato concreto del termine giganteggiare, può guardare l’ultima esibizione del pivot capoverdiano che è un’eclissi totale del canestro per gli attaccanti avversari. Sul pitturato del WiZink Centre, ora, campeggia una frase di un nobile predecessore nell’arte del cancellare gli avversari che recita “Not in my house”.

 

Risultati

Real Madrid – Hereda San Pablo Burgos 96-81
Unicaja Málaga – Movistar Estudiantes 91-77
Baxi Manresa – UCAM Murcia 85-84
Acunsa Guipúzkoa – RetaBet Bilbao 74-97
Morabanc Andorra – Valencia Basket 84-72
Monbus Obradoiro – Lenovo Tenerife 71-97
Coosur Real Betis – Casademont Zaragoza 82-85
Joventut Badalona – Barcellona 62-80
TD Systems Baskonia – Urbas Fuenlabrada 90-74

Riposa: Herbalife Gran Canaria

Classifica

Real Madrid 21-1
Barcellona 19-3
TD Systems Baskonia 18-5
Lenovo Tenerife 18-5
Valencia Basket 16-7
Hereda San Pablo Burgos 15-7
Joventut Badalona 12-10
Baxi Manresa 11-12
Unicaja Málaga 11-12
Morabanc Andorra 10-11
Casademont Zaragoza 10-13
UCAM Murcia 8-14
Herbalife Gran Canaria 8-14
Monbus Obradoiro 7-13
Urbas Fuenlabrada 6-16
Movistar Estudiantes 5-15
Coosur Real Betis 5-17
Acunsa Guipúzkoa 5-17
RetaBet Bilbao 5-18

Elio De Falco