Alen Smailagic in estate ha lasciato il Partizan Belgrado e si è accasato allo Zalgiris Kaunas di coach Trinchieri. Il giocatore ha raccontato a Basketnews i motivi del suo addio e quello che lo ha spinto a lasciare la Serbia “Tante cose succedono in Serbia di cui non voglio parlare ora. Non voglio stare vicino a situazioni di questo genere”.
Come riferiscono Zikika Bobovic e Nebosja Todorovic di NOVA Smailagic è stato coinvolto in una causa contro due uomini accusandoli di estorsione, ricatto e frode fraudolenta. La causa è stata poi archiviata ad agosto 2022. Tutto è iniziato nel 2019 quando dopo la sua prima stagione in G-League con i Santa Cruz Warriors quando i genitori del ragazzo firmarono un contratto per beneficiare il club che l’ha cresciuto ovvero il KK Beko. Erroneamente il contratto però era stato firmato con il Beko Basketball Kotež che non ha affiliazioni con il KK Beko e squadra per cui Smailagic non ha mai giocato.
Una volta scaduto il contratto i rappresentanti della società fecero causa a Smailagic nel 2021 per 280.480 mila euro di obbligazioni non pagate. Nel 2022 invece fu il giocatore a fare una causa contro di loro per frode fraudolenta e per falsa dichiarazione in quanto secondo Smailagic era stato ingannato e fatto firmare un contratto illegittimo. Dopo la firma con i Golden State Warriors nel 2019-2020 la società ha richiesto 525 mila dollari che secondo loro facevano parte del contratto con il giocatore che è stato poi messo sotto pressione e minacciato. Smailagic disse che il contratto non aveva base legali, non è ancora chiaro come la situazione si sia risolta.