La stagione regolare è finita, il campionato è terminato…ora inizia la parte più bella: la post-season di Serie A2 è ormai alle porte, 8 squadre a giocarsi le possibilità di salire nella categoria più ambita, la Serie A, e altre quattro che cercheranno di restare in A2 anche nella prossima stagione per evitare la retrocessione in Serie B. 12 formazioni attive nei prossimi giorni, che andranno sempre a diminuire con il passare delle settimane e dei turni.

Per l’occasione, in questa anteprima BM della Serie A2 abbiamo intervistato il coach della Benedetto XIV Cento, che ha concluso il campionato al 15° posto e ha conquistato così la salvezza senza passare dai play-out, Emanuele Di Paolantonio, che ha ricevuto anche il premio di coach del mese di aprile, dopo una stagione complicata e difficile. Nelle scorse settimane sempre su BM, Marco Calamai, ex allenatore e ora presentatore del suo programma BasketLand – Emilia Romagna, ha dichiarato che Di Paolantonio è il suo coach dell’anno, lui ha preferito premiare i suoi colleghi, ma si è anche esposto sui pronostici di questi playoff, valutando il lavoro fatto in questa stagione e con un occhio al suo futuro.

Com’è iniziata la sua carriera da allenatore e come si è avvicinato al mondo del basket?
“Ho iniziato a giocare da piccolo a minibasket a Teramo, poi ho fatto tutta una trafila delle giovanili, anche un pò di categorie senior ma con scarsi risultati, nel frattempo ho iniziato ad allenare e mi piaceva molto, così ho avuto la fortuna che quando Teramo ha giocato in B1 ed è salita in A2, allenava Gramenzi (ora a Roseto) con Cancellieri (attualmente coach di PAOK finalista di FIBA Europe Cup) come vice e decisero di ampliare lo staff inserendomi come secondo assistente, quell’anno vincemmo il campionato e andammo in A1 e da lì ho fatto della mia passione il mio lavoro.”

Cento ha raggiunto una salvezza non scontata arrivata nella stagione regolare senza passare dai play-out, qual è stato il fattore decisivo per raggiungere questo obiettivo?
“E’ stata la grande unità d’intenti tra società, squadra, staff e pubblico, tutti volevamo raggiungere l’obiettivo e nel periodo di massima difficoltà la società ha continuato a credere nel lavoro che stavo facendo con i ragazzi e da lì ne siamo usciti con un girone di ritorno di alto livello che ci ha permesso di raggiungere un obiettivo che equivale veramente ad uno scudetto per Cento.”

Nel rush finale della stagione lei è stato anche votato come coach del mese di aprile, ha fatto la differenza l’ultima parte di campionato?
“Tutto il girone di ritorno ha fatto la differenza, abbiamo vinto 10 partite e perso soltanto 9 volte, siamo stati sempre competitivi contro qualsiasi avversario sia in casa che in trasferta e quello ha fatto molto la differenza, poi nell’ultimo mese onestamente la squadra si meritava questo risultato perchè siamo sempre stati fuori dalla zona play-out, poi averlo centrato in casa davanti ai nostri tifosi è stato bello e importante.”

Quali sono stati i momenti chiave di questa stagione?
“Ci sono stati due momenti chiave: il primo è quando, dopo l’inizio difficile, abbiamo iniziato ad avere un pò di assenze ma lì il gruppo si è compattato e abbiamo iniziato a muovere la classifica; il secondo è quando, dopo la sconfitta di Vigevano alla penultima del girone d’andata, lì la società è stata brava a darci fiducia e a credere nel lavoro che stavamo facendo, da lì abbiamo perso a Milano dopo un supplementare di tre punti, perso con Rimini in casa nel loro momento migliore e noi avevamo ancora rotazione ridotte, poi abbiamo vinto tre partite di fila e ci siamo sbloccati definitivamente.”

I due americani sono stati l’arma in più, come li avete pescati?
“Gabe Devoe è arrivato a stagione in corso, in sostituzione di Terry Henderson che non era il giocatore giusto per la nostra squadra, invece Gabe si è rivelato ciò che ci serviva perchè è una guardia capace di battere l’uomo dal palleggio, di prendere vantaggi per sè e per gli altri, mentre Stacy Davis è stato uno dei tre migliori americani di questo campionato, lo abbiamo visto quest’estate e onestamente dopo poche clip visionate ho subito detto a Renato Nicolai, il GM, che secondo me era il giocatore giusto perchè è un 4 con caratteristiche da esterno, ci poteva permettere di giocare in maniera diversa, quindi mi aveva colpito sin da subito e infatti si è rivelato un giocatore di grandissimo impatto.”

Cento ha anche lanciato Nicolas Tanfoglio, un classe 2005, durante questa stagione, cosa ha visto in lui tanto da impressionarlo e farlo giocare in prima squadra?
“L’ultima partita in casa con Forlì, una squadra composta da 10 veterani, abbiamo fatto il break nel secondo quarto con in campo due ragazzi del 2005, Tanfoglio e Moretti, che è cresciuto in stagione e si è conquistato dei minuti come cambio del 5. Tanfoglio lo avevo avuto nei miei anni a Brescia, da aggregato alla prima squadra e quindi lo avevo conosciuto lì, mi aveva colpito e ho sempre detto a tutti che quando sarei tornato a fare il capo allenatore in una categoria più adatta alle sue caratteristiche, come poi si è rivelata la Serie A2, avrei cercato di portarlo con me e poi è stato così.”

Cosa vede nel suo futuro?
“In questo momento ho un contratto con Cento, ci siamo messi a tavolino per capire se entrambi vogliamo proseguire sulla direzione intrapresa, secondo me ci sono delle possibilità di fare ancora bene a Cento e vedremo se sarà così, spero di si e che si possa proseguire in questa unione.”

Una sua valutazione di questa regular season, che campionato è stato e se la formula è approvata da lei, forse, come hanno detto altri suoi colleghi a BM, andrebbe modificato il calendario e la divisione dei turni infrasettimanali.
“Soprattutto all’inizio, perchè dopo la prima di campionato subito il mercoledì c’era già l’infrasettimanale, io avevo avuto la fortuna di aver fatto le coppe di recente quindi ero abituato a giocare ogni 3 giorni, mentre gli staff e i giocatori di questo campionato si sono dovuti adattare a questa realtà. Penso però che questa formula del campionato ha dato anche movimento all’immediata post-season con i play-in prima dei playoff e dei play-out, quindi una formula molto bella con tutte le squadre nello stesso girone, un campionato molto competitivo e molto bello.”

A proposito di play-in, le sono piaciuti?
“Sicuramente ha aggiunto imprevedibilità e hanno tolto qualche partita cuscinetto che si verificava alla fine dell’anno quando le squadre già salve che non avevano più obiettivi tendevano un pò a rilassarsi, mentre quest’anno fino all’ultima giornata si è giocato per i playoff, i play-in e per avere il posizionamento migliore. E’ stato un campionato molto avvincente da questo punto di vista.”

Qual è il suo MVP, miglior italiano e miglior coach della stagione?
“Non si può non nominare Udine che ha vinto la stagione regolare con grande merito, quindi Vertemati, secondo me, merita il premio di miglior allenatore dell’anno, ci aggiungerei anche Cardani perchè Milano non partiva sicuramente tra le squadre accreditate ad arrivare tra le prime 6 e invece sono riuscite ad arrivare ai playoff. Sulla stessa traccia Hickey è stato il miglior straniero, e non si può anche qui nominare Alibegovic che a livello di italiani ha avuto un grandissimo impatto.”

Brindisi e Fortitudo Bologna rispetto alle altre sono arrivate all’ultima occasione ai playoff, possono diventare mine vaganti?
“Assolutamente sì, perchè sono due squadre che partono comunque con l’ambizione di provarci ad arrivare in Serie A, poi hanno avuto delle difficoltà durante l’anno però adesso nella fase che conta, il fattore campo è importante ma non è così decisivo, soprattutto se riesci a fare un colpo in gara-1 quando la pressione è tutta della squadra che gioca in casa, e quindi saranno molto importanti le prime partite di tutte le serie, secondo me ci saranno tante serie lunghe decise da episodi, e questo rende ancora più bello il campionato.”

Cosa si aspetta dalla serie tra Rieti e Urania Milano, due squadre che hanno sorpreso e che erano difficili da pronosticare a questo punto della stagione, quali sono i duelli chiave e le partite che possiamo aspettarci?
“In questa serie tenderei a sbilanciarmi un pochino di più dicendo che Rieti è favorita avendo un roster più lungo, e anche con dei giocatori che hanno già vinto questo campionato. Milano mi è piaciuto molto durante tutto l’anno, ha un giocatore come Alessandro Gentile di categoria sicuramente superiore, però forse in una serie di 5 partite, Rieti avrà qualche vantaggio in più. Secondo me un duello chiave sarà nel playmaker, tra Monaldi e Amato, Spanghero e Maspero, quattro professori di questa categoria.”

Rimini e Brindisi, due formazioni che hanno approcciato questa stagione in modo opposto, Rimini è stata quella con più continuità dopo Udine mentre Brindisi è arrivata ai playoff passando dai play-in.
“Il fattore Marini sarà determinante, è un ragazzo che ho allenato, conosco benissimo ed è ormai uno specialista della categoria, ha già vinto diverse volte a Napoli e Trapani, si esalta nella sfida e nei playoff, quindi arginare il suo talento sarà una delle chiavi per Brindisi. Anche qui vedo più favorita Rimini, sia per organico per continuità di risultati, stanno giocando una grande pallacanestro dall’inizio dell’anno. L’impatto del tiro da tre punti in questa serie sarà determinante.”

Cividale e Forlì, i primi hanno sorpreso ancora una volta, mentre Forlì si è ripresa nel finale di campionato, anche se la sconfitta contro Cento all’ultima giornata potrebbe influire sull’inizio dei playoff?
“Guardandoli durante l’anno tante volte hanno avuto una prestazione negativa e poi hanno fatto un risultato sorprendente subito dopo, anche loro sono un roster lungo, profondo e di talento, non penso che questa sconfitta subita contro di noi possa incidere più di tanto. Gara-1 sicuramente potrebbe indirizzare la serie.”

Cantù e Fortitudo Bologna potrebbero dare vita alla serie più interessante di tutte, due piazze storiche che vogliono tornare in Serie A il prima possibile, si sente la passione delle tifoserie quando siete andati a giocare in trasferta lì?
“Si percepisce tantissimo la passione in entrambi i campi, il PalaDozza personalmente è il miglior palazzetto d’Italia, sia per atmosfera che per coinvolgimento, ma anche per conformazione del campo, quindi lì è bellissimo giocare, come a Desio dove gli Eagles trascinano sempre la loro squadra. Sarà una serie avvincente, la Fortitudo ha un roster lungo, tanti giocatori di talento e ha, io l’ho allenato a Brescia, un giocatore come Kenny Gabriel che nelle sfide importanti, lo si è già visto nei play-in contro Pesaro, si sa esaltare, e lui potrebbe essere il giocatore chiave della serie. Cantù deve provare assolutamente a vincere questo campionato dai playoff perchè erano partiti con i favori del pronostico in stagione regolare e non essendoci riusciti lì, oggi hanno il dovere di farlo nei playoff. Sarà una sfida bellissima e lunghissima, è già una finale anticipata.”

Chi pensa, invece, che possa retrocedere tra le quattro squadre ai playoff, rivali di Cento per tutto l’arco della stagione?
“Nella serie Livorno-Vigevano vedo leggermente favorita la squadra toscana, ora non so che scelte faranno dato che hanno firmato un nuovo americano, dipende da come opereranno con la gestione degli stranieri, ma secondo me con il roster attuale giocando al PalaMacchia che è un fortino, li vedo leggermente avvantaggiati. Cremona e Nardò invece sono due squadre che prediligono l’aspetto offensivo rispetto a quello difensivo, quindi secondo me vincerà chi riuscirà a sacrificarsi di più in difesa, cercando di sporcarsi le mani per vincerla dietro piuttosto che davanti.”

Se deve fare un pronostico, chi pensa possa avere qualcosa in più per essere promossa?
“Sulla carta dico che Cantù, per lunghezza del roster e talento ha sicuramente qualcosa in più delle altre, non sempre questo basta e quindi si dovrà poi cosa succederà, ad oggi però Cantù è la favorita per essere la seconda squadra promossa.”

ASSENTI E INFORTUNATI ATTUALI
Zampogna (CREMONA); Woodson (NARDO’); Taflaj e Stefanini (LIVORNO) in dubbio; De Vico (BRINDISI).

QUI il TABELLONE dei PLAYOFF A2
QUI il TABELLONE dei PLAYOUT A2

Foto di Ciamillo Castoria