Le parole del coach dello Zalgiris Kaunas Andrea Trinchieri dopo la vittoria in casa dell’Olimpia Milano nel quarto turno di Euroleague:

“Difficile commentare una gara come questa, perchè per tre quarti non ci siamo presentati. Il nostro linguaggio del corpo non è stato quello che deve avere un giocatore che gioca per lo Zalgiris. Prima di tutto ho dovuto con quale atteggiamento devi giocare per questa squadra, poi nel secondo tempo l’obiettivo era trovare cinque giocatori che giocassero insieme e funzionassero. Per tre quarti non è cambiato niente, poi nell’ultimo quarto c’è stato un’incredinile 37-16. Non abbiamo mollato sotto di ventitre ed abbiamo giocato un incredibile quarto periodo ed abbiamo messo in campo tutta l’energia che non avevamo mostrato, abbiamo segnato canestri, battuto l’uomo in palleggio, presi rimbalzi. Torniamo a casa con due vittorie ottenute in trasferta nel mio paese, le cose potrebbero essere peggiori. Mi tengo stretta la vittoria, credo da un lato ci possa essere un’inieizione di fiducia, dall’altro ci rendiamo conto che se non mettiamo la giusta energia e fisicità non possiamo giocare con nessuno. Facile farsi sentire quando giochi bene, difficile quando le cose vanno male. Ad un certo punto sembravamo da arrestare per vagabondaggio in campo, mancava solo che ci scontrassimo. Lì i tifosi ci hanno sostenuto ed abbiamo infilato un parziale. Negli ultimi minuti ho visto negli occhi dei giocatori ed ho avuto la sensazione che chiunque mettessi potesse fare qualcosa per la squadra. Ho avuto la sensazione di poterla vincere quando dopo esser tornati sul -9 Milano segna una tripla con Dimitrijevic. A quel punto ho detto che quel pensavo potesse essere il colpo di grazia, ma i miei giocatori hanno reagito e li ho accompagnati”.