La regular season di Euroleague è finita, eccezion fatta per i due recuperi Zenit-Panathinaikos e CSKA-Panathinaikos, che si giocano settimana prossima. Lo Zenit, in particolare, vincendo aggancerebbe l’ottavo posto e la serie playoff contro il Barcellona; perdendo regalerebbe il sogno a Valencia. Per il resto, sono noti i tre restanti accoppiamenti. Il CSKA, secondo, affronterà il Fenerbahce, mentre l’Efes si batterà contro il Real Madrid. L’Olimpia Milano chiude la propria stagione regolare con un inatteso e netto successo proprio sull’Efes (98-75) e incrocerà le armi con il Bayern Monaco di Andrea Trinchieri, capace di vincere a Barcellona 72-82. Il tempo degli scherzi è dunque finito, ora si fa sul serio. Comincia la corsa al titolo di campione d’Europa. Intanto, vediamo chi sono stati i migliori e i peggiori di quest’ultimo turno di Euroleague.    

CHI SALE

Real Madrid. Com’era quell’adagio? Giusto, never understimate the heart of a champion. Non sottovalutare mai il cuore di un campione. Niente di più calzante per il Real di questa stagione, capace, nonostante tutto, di agganciare il treno playoff da sesta testa di serie. Il successo in casa del Fener è stato inaspettatamente facile (67-93) e ha dimostrato quanto la vecchia guardia di questa squadra tenesse a non fare un torto al grande nome dei Blancos. Ora però ci sono due problemi: il primo si chiama Efes ai playoff, il secondo è l’improvvisa partenza in direzione NBA di Gabriel Deck. Così è davvero troppo per chiunque. La campagna in Euroleague di questo Real pare prossima alla conclusione.                         

Olimpia Milano. In questo girone di ritorno nessuno si era permesso – nessuno in realtà ci era riuscito – di schiacciare l’Efes in maniera tanto netta. Va detto che la squadra di Ergin Ataman sembrava venuta in gita al Forum, almeno nel primo tempo, ma la prova di Milano pare scacciare i demoni di un periodo di calo fisico e mentale che iniziava a preoccupare seriamente. I rientri di Malcolm Delaney e Jeremy Evans hanno donato energie fresche, nella serata in cui Kyle Hines è rimasto seduto. Difesa di livello e attacco nuovamente scintillante. Ora Ettore Messina dovrà fare i conti con Andrea Trinchieri. Forse il miglior accoppiamento possibile, ma nulla è facile nella corsa al titolo di campione d’Europa.                 

Bayern Monaco. Ennesima impresa di una stagione di Euroleague da incorniciare per Wade Baldwin e compagni. Certo, il Barcellona era privo di Cory Higgins, Nikola Mirotic e Pierre Oriola, oltre a non avere motivi reali per strappare la vittoria a tutti i costi, ma da parte tedesca mancavano comunque DJ Seeley, Nick Weiler-Babb e Nihad Dedovic. E’ stata una partita dura e fisica, com’è nello stile delle due squadre. Alla fine, la difesa tedesca ha prevalso sulle seconde linee di Jasikevicius e Jalen Reynolds ha messo il punto esclamativo in attacco. Ora per il “nostro” Trinchieri sarà anche questione di orgoglio cercare di battere Ettore Messina. Sulla carta è impegno proibitivo, ma il campo non sempre si adegua.                                             

CHI SCENDE

Fenerbahce. Il 67-93 casalingo rimediato dal Real Madrid non è certo la prima ripassata importante di questa campagna europea del Fener, ma è stato un evento raro nel girone di ritorno. L’assenza di Jan Vesely non può bastare per giustificare una debacle simile. Una vittoria avrebbe significato quinto posto e scontro con Milano ai playoff. Ora invece il tabellone dice CSKA, un impegno meno proibitivo di quanto sarebbe stato due mesi fa. Una serie onestamente molto aperta tra due squadre non al meglio della condizione per motivi diversi. Forse la serie più interessante di tutte.

Baskonia. Peccato, peccato davvero, soprattutto pensando all’incredibile annata di Achille Polonara. I pronostici della vigilia dicevano che la squadra di Dusko Ivanovic aveva ottime possibilità di strappare il pass playoff nello scontro diretto di Valencia. Invece, alla fine di una partita punto a punto, i baschi sono caduti, traditi probabilmente dall’emozione, come segnala un terribile 17/26 dalla linea del tiro libero. I rimpianti, però, devono essere legati al fatto di aver perso sei volte contro Maccabi, ASVEL e Alba Berlino. Sei sconfitte che hanno completamente delegittimato la rimonta finale.                   

Efes Istanbul. Va sottolineato che trovare gli stimoli per la sfida di Milano risultava davvero difficile, con il terzo posto già conquistato grazie ai risultati del giorno precedente. Però è stato un Efes davvero troppo brutto rispetto al sontuoso girone di ritorno giocato. Scarica in difesa e intermittente in attacco, la truppa di Ergin Ataman è di fatto partita già sconfitta, riducendosi a inerme spettatrice del trionfo milanese. L’immagine che descrive tutto è quella del Coach seduto silente in panchina per tutto il match. Ora bisogna riaccendere il motore per eliminare il Real.                  

EUROLEAGUE – LA CLASSIFICA

Barcellona 24-10; CSKA Mosca 23-10; Efes Istanbul 22-12; Olimpia Milano 21-13; Bayern Monaco 21-13; Real Madrid 20-14; Fenerbahce 20-14; Zenit San Pietroburgo 19-14; Valencia 19-15; Baskonia 18-16; Zalgiris 17-17; Olympiacos 16-18; Maccabi Tel-Aviv 14-20; ASVEL 12-21; Alba Berlino 12-22; Panathinaikos 11-21; Stella Rossa 10-24; Khimki Mosca 4-30

Nella foto: Andrea Trinchieri ed Ettore Messina (Ciamillo-Castoria)

Andrea Ranieri