L’appuntamento settimanale con gli avvenimenti più importanti del mondo NBA.
ATLANTA HAWKS
A sorpresa, martedì, gli Hawks hanno comunicato il licenziamento del coach Nate McMillan. Alla base di un addio che, secondo i media americani, pareva già scritto per la prossima estate, ci sarebbe l’insoddisfazione da parte del front office nei confronti dei risultati conseguiti finora dalla squadra della Georgia. Il GM della franchigia, Landry Fields, ha definito “inaccettabile” il record di 29 vittorie e 30 sconfitte (ora diventato 30-30) raccolto ad oggi da Young e compagni, che si collocano all’ottavo posto nella Eastern Conference.
Il favorito numero uno nella corsa alla panchina, con diverse discussioni già in corso, sarebbe l’ex coach degli Utah Jazz, Quin Snyder. Altri nomi presi in considerazione, secondo alcune fonti, sarebbero quelli di Charles Lee (storico assistente di Mike Budenhozer prima proprio ad Atlanta e poi a Milwaukee) e Kenny Atkinson (attualmente al fianco di Steve Kerr a Golden State).
LOS ANGELES CLIPPERS
Giovedì la franchigia californiana ha ufficializzato un rinforzo di spessore, aggiungendo alle proprie rotazioni Russell Westbrook. L’MVP della stagione 2016-2017 era stato messo sul mercato da mesi da parte dell’altra squadra di Los Angeles, i Lakers, che alla fine nelle ultime ore della finestra scambi lo avevano spedito agli Utah Jazz in una trade a tre con i Minnesota Timberwolves. Westbrook ha subito concordato con i Jazz un buyout per diventare free agent, e ha poi accettato l’offerta dei Clippers, dove ha ritrovato l’amico Paul George, suo compagno nelle ultime stagioni ad Oklahoma City.
Al debutto con la nuova divisa, in un clamoroso match perso per 176-175 contro i Sacramento Kings, il prodotto di UCLA si è presentato con una prestazione da 17 punti, 14 assist e 5 rimbalzi. La speranza per il front office dei Clippers è, ovviamente, quella di aver messo sotto contratto un tassello che possa incastrarsi a dovere con le altre due stelle a roster, George e Kawhi Leonard, per provare finalmente a centrare quel titolo che dopo i tanti investimenti fatti nell’estate 2019 non è ancora stato nemmeno lontanamente sfiorato.
CHICAGO BULLS
In settimana è arrivata la notizia che i tifosi dei Bulls, già delusi dall’andamento di un’annata finora ben al di sotto delle aspettative, non volevano proprio sentire. Lonzo Ball, il playmaker fermo ormai da oltre un anno per un problema al ginocchio sinistro, resterà ai box almeno fino all’inizio della stagione 2023-2024. Il recupero dell’ex Pelicans e Lakers era previsto inizialmente per lo scorso autunno, ma è continuamente slittato fino a quando, martedì, il Presidente Arturas Karnisovas ha annunciato che non ritornerà per questa stagione e lo staff medico farà di tutto per rimetterlo in sesto per l’inizio della prossima.
Per cercare di contenere i danni, la franchigia dell’Illinois ha deciso di ingaggiare il veterano Patrick Beverley per i mesi restanti. Il classe 1988, che aveva iniziato la stagione ai Lakers, non ha esitato ad accettare l’offerta della franchigia della sua città natale, che ha sempre indicato come uno dei posti in cui avrebbe voluto giocare prima di chiudere la sua carriera. Un giocatore esperto e motivato per dare una scossa agli uomini di coach Donovan, scivolati fino all’undicesimo posto della Eastern Conference.
Di Massimo Furlani