Il manifesto di coach Nicola Brienza al suo meglio. Etichettata come il preludio di una gara da playoff, Cantù–Verona non tradisce le attese. In un PalaDesio addobbato a festa (per accogliere il trofeo della Coppa Italia vinta a Bologna), sono i biancoblù ad avere la meglio sugli avversari: finisce 81-76 dopo 40′ di grande intensità, agonismo e qualità. McGee e Basile da una parte, Copeland e Cannon dall’altra. Contro una solida Verona, Cantù decide la partita nella metacampo difensiva. Applicazione e mentalità da post-season, consentono all’Acqua S.Bernardo di allungare in classifica a quota 42 punti.
Riismaa eccellente, Copeland talento superiore
Nonostante i 35 punti combinati di McGee e Basile, spicca il nome di Riismaa. Ritrovato in entrambi le fasi di gioco, l’ex Brindisi gioca una delle migliori partite della stagione. Attorno a lui orbitano anche le buone prove di Baldi Rossi e Moraschini. Incontenibile e imprevedibile per Verona è stato Copeland che – grazie al suo esagerato talento – è riuscito a costruirsi (e segnare) tiri dall’alto coefficiente di difficoltà. Sotto il canestro (causa anche l’assenza di Hogue per infortunio) ci pensa Cannon a fare la voce grossa. In una partita punto a punto, Cantù anche nei momenti di maggior difficoltà non perde lucidità e riconquista il successo dopo la parentesi negativa di Brindisi. E tra tre giorni sarà ancora la Puglia a incrociare il destino dei biancoblù. Prossima fermata: Nardò.
Lorenzo Bloise
Photo by Walter Gorini (fonte: Pallacanestro Cantù)