Esordio in Champions League, con una vittoria dal sapore di rivincita per la Unahotels Reggio Emilia contro il Rytas Vilnius, storica avversaria del girone, una formazione che ha navigato per anni le acque dell’Eurolega e che, solo pochi mesi fa, ha sollevato il trofeo del campionato lituano. La sfida è stata un’occasione d’oro per i biancorossi di scrollarsi di dosso le ombre del deludente esordio contro Trento di sabato scorso: sul parquet si sono visti segni di rinascita, con la squadra che ha ricominciato a brillare, soprattutto in difesa, diventata un muro più solido.
La coppa rappresenta una palestra cruciale per la crescita della squadra e la città è desiderosa di tornare a vivere le magiche notti europee. L’obiettivo dei reggiani è passare il primo turno, che si concluderà tra le mura amiche il 18 dicembre, contro gli ungheresi del KC-Szombathely.
RECAP DAL CAMPO
Gli ospiti partono fortissimo con la schiacciata di Tubelis via il 2+1 di Enoch, creando subito un distacco importante (4-10) ma l’energia di Faye e i canestri di Barford consentono ai biancorossi di rimettere la testa sul 18-15. Il quarto si chiude 24-21, in ostanziale equilibrio, grazie a un ottimo Faye su entrambi i lati el campo.
Nel secondo quarto apre il fuoco Vitali dalla punta dell’arco, con Smith che lo imita poco dopo per ben due volte, accendendo il Palabigi sul 33-23. Il Rytas si affida al talento di Graves, che però è impreciso dalla lunetta, mentre il ritorno sul parquet di Enoch propizia rimbalzi offensivi che aiutano i lituani nell’accorciare sul 33-28.
Smith riparte a guidare la truppa con triple, step back e assist no look per Gombauld che scuote il ferro di via Guasco. Priftis butta nella mischia anche Gallo, che a dispetto della giovane età dimostra di poter essere di aiuto; nel finale una palla persa di Barford per 8 secondi e i liberi di Cole mandando le squadre negli spogliatoi sul 41-34.
Si riparte al Bigi con Enoch che con la sua taglia e il suo atletismo mette in difficoltà la difesa emiliana, ma Faye ribatte con una bella bimane di forza e un 2/2 frutto di un fallo su un potenziale alley hoop. Non si ferma il lungo senegalese di Reggio che schiaccia qualunque cosa Winston o Smith gli alzino, trascinando il buon pubblico di questa prima notte europea. La bomba di Vitali riporta Reggio avanti sul 53-52 dopo il canestro di Flagg, ma al comando delle operazione c’è sempre l’eterno Jamar Smith, con canestri e agonismo da vendere per tenere la Reggiana avanti sul 57-54.
Un attivo Vitali in difesa e a rimbalzo offensivo apre il quarto finale, e la lacrima di Uglietti chiude il lavoro del bolognese sulla metà campo difensiva.
Sempre l’asse italiano porta buoni frutti per i biancorossi, stavolta con il capitano che spara dall’arco tre punti e l’urlo del 64-56. Masiulis replica al bolognese, e il gioco da 4 di Cole viene però ricacciato indietro dal bersaglio grosso di Cheatham. Nell’azione successiva Vitali brucia il recupero e si prende il 2/2 ai liberi per il 69-63 a 3 minuti dal termine.
Sempre in attacco, Winston imbecca Faye con un alley hoop fantastico che il senegalese chiude con i fuochi d’artificio e urlo annesso sul 71-63; il Rytas cerca di stare attaccato al match con la tripla di Normantas e l’1/2 di Radzevicius ma non è abbastanza: al Bigi Reggio vince 77-67.
I TOP
• Per la Unahotels: Jamar Smith, faro offensivo e Momo Faye, leader difensivo.
• Per la Rytas Vilnius, Anzuolas Tubelis, per energia e agonismo.
I FLOP
• Per la Unahotels, Gallo per i pochi minuti e Gombauld, per i problemi di falli e i ritardi, in ogni situazione.
• Per la Rytas Vilnius: Graves e Cole in quanto poco pericolosi e poco inesistenti al tiro.
LE PAGELLE
Unahotels Reggio Emilia
Lorenzo Uglietti: 7; Jamar Smith: 8; Jaylen Barford: 5; Michele Vitali: 7,5; Cassius Winston: 6,5; Sasha Grant: 6; Kwan Cheatham: 6; Matteo Chillo: 6,5; Momo Faye: 8; Stéphane Gombauld: 6; Filippo Gallo 6.
Coach Dimitris Priftis: 7,5.
Rytas Vilnius
Margiris Normantas: 5,5; Gytus Radzevicius: 6,5; Martynas Paliukenas: 5; Jayvon Graves: 5; Rj Cole: 5,5; Ąžuolas Tubelis: 6; Gytis Masiulis: 6,5; Savion Flagg: 5; Steven Enoch: 5.
Coach Giedrus Zibenasi: 5.
Nell’immagine Jamar Smith, foto FIBA
Maria Federica Tromellini