La prima vittoria dell’era Kastritis, la più importante, l’incredibile prova di Hands. Varese batte Scafati 95-82 e ribalta la differenza canestri nello scontro salvezza che apre la domenica di LBA. Un match che i padroni di casa hanno dominato in lungo e in largo. Toccando anche i +19. Notte fonda per Scafati, che si è arresa al marziano con la maglia biancorossa numero 50.

Nel terzo periodo Librizzi e Hands hanno scavato il solco decisivo. Il 69-56 a 2 dalla fine con le tre triple di fila dei padroni di casa avevano già segnato la partita. Varese che ha trovato la retina in maniera estremamente semplice, con il suo numero 50 che si è letteralmente fatto beffe della difesa di Scafati. Una prova che resterà nella storia per le 9 triple messe, per i 42 punti totali, per la semplicità e facilità di tiro, per il modo in cui ha guidato Varese anche nel quarto periodo, quando Scafati si era fatta sotto fino al -10 (78-68). Zanelli ha tentato di tutto pur di riaprire un match che sembrava chiuso, con due triple che sembravano aver riacceso qualcosa. Poi, però, la squadra di Ramondino ha sprecato due ghiotte occasioni per tornare sotto la doppia cifra di vantaggio.

Kastritis aveva chiesto attenzione e sapeva che si sarebbe giocato tutti nei duelli fisici. Varese ha risposto in maniera encomiabile, costringendo Scafati a tiri e giocate difficili, difendendo forte, trovando spazi importanti in attacco e dimostrando carattere e grinta. Due qualità fondamentali quando la palla pesa come oggi. Uno scontro salvezza del genere può risultare essere davvero spartiacque. Librizzi è tornato al suo livello, con il 100% al tiro sia da 2 che da 3. Una prestazione monstre da capitano e da leader assoluto. Quei 16 punti che pesano come un macigno, che erano mancati tanto fino ad oggi.

Un match che pesa nell’economia della classifica enormemente. Una Varese ritrovata, che con questi 2 punti si affaccia con fiducia al match di domenica sempre in casa con Cremona. Scafati deve resettare tutto. Ora il buio è pesto ma non è ancora detta l’ultima parola.

Qui le statistiche della partita

Credit Foto: Camillo-Castoria