Dopo la splendida prova offerta a Belgrado nella serata in cui la Segafredo ha finalmente cancellato lo zero dalla casellina vittorie in Eurolega, ecco riapparire il palco meno prestigioso del campionato, ma non certamente meno impegnativo, visto il dispendio di energie che durante la settimana i bianconeri profondono nelle gare europee.
La trasferta di Cremona, dopo la battaglia vinta all’ultimo respiro in terra serba, non priva di emozioni, visto il risultato dell’ultima rimessa affidata a Daniel Hackett, riporta la Segafredo a confrontarsi con una compagine sicuramente meno fisica e quotata del Partizan, ma certamente più riposata e motivata a voler far bella figura contro una delle formazioni più accreditate per la vittoria finale del torneo nazionale. Come ormai accade da diversi anni, chiunque affronta la Virtus, vuole fare bella figura, la gara contro i bianconeri diventa una delle due partite clou della stagione, la visibilità è ai massimi livelli, quindi ogni giocatore vuole dare il meglio di sé. La Segafredo, come l’Olimpia del resto, sono le due formazioni che rappresentando l’Italia in Eurolega, offrono il palcoscenico migliore per far vedere il proprio valore, è normale che chi ci gioca contro, voglia mostrare la parte migliore di sé.
Come scritto sopra, il valore globale di una squadra come il Partizan, sulla carta dovrebbe essere nettamente superiore a quello di Cremona, però esistono delle variabili che spesso concorrono ad avvicinare le formazioni in campo, creando a volte situazioni in cui Davide riesce a sorprendere Golia e a batterlo.
La Segafredo arriva a Cremona sull’onda dell’entusiasmo per la prima vittoria in Eurolega, per di più in trasferta, su uno dei campi più ostici dell’intero torneo, ma sicuramente stanca per le energie spese nei quaranta minuti della battaglia in terra serba.
Giocatori come Shengelia, Clyburn e Cordinier, sono stati impiegati oltre il minutaggio medio, specialmente il georgiano è apparso appannato nel finale, fatto del tutto naturale dopo una battaglia del genere. Coach Banchi dovrà giocoforza gestire la situazione, cercando di non affaticare ulteriormente chi ha dato così tanto in campo in settimana, utilizzando quindi quelli che hanno avuto la possibilità di riposare o semplicemente impiegati per poco tempo contro in Partizan.
Non sarà esercizio semplice per il coach, al momento il roster non è certo abbondante, né tutti quelli abili per giocare hanno fornito sino ad oggi prestazioni mirabolanti da poter quindi scegliere ad occhi chiusi il quintetto da mandare sul parquet. Persisterà anche per questa gara l’assenza sul campo di Alessandro Pajola, il suo rientro avrebbe fatto molto comodo nella rotazione degli esterni, tenendo sempre conto che oltre ad essere un ottimo elemento, in campionato, riveste il ruolo importante di italiano da mettere a referto. Probabile che possa entrare nei dodici Riccardo Visconti, al momento il ragazzo non ha dato grandi segnali nelle poche occasioni in cui è stato impiegato, il suo contributo sarebbe davvero importante in questo sabato di campionato, dando modo a qualche compagno di rifiatare qualche minuto in più in panchina.
La Segafredo ha l’obbligo di far sua la gara, nonostante l’avversario non sia certamente fra i più semplici al momento, Cremona ha vinto l’ultima gara giocata, primo successo in stagione, di conseguenza avrà il morale rinfrancato è vorrà dare un seguito alla prima vittoria fra le mura casalinghe, sarà certamente sostenuta dal pubblico, e coach Cavina cercherà di mettere tanti sassolini nell’ingranaggio di una Virtus, che arriva in lombardia dopo la battaglia infrasettimanale.
Fra i bianconeri, ci si aspetta una prova d’orgoglio del capitano Marco Belinelli, ancora indietro di preparazione come del resto altri suoi compagni, Cremona potrebbe rappresentare un primo palcoscenico da cui spiccare il volo e ripetere le prestazioni viste lo scorso anno. Come lui, anche altri potranno migliorare ciò che hanno mostrato sino ad oggi, Ante Zizic, dopo i chiacchiericci che lo volevano già in uscita, ed il relativo rifiuto del giocatore a trasferirsi nuovamente in Turchia, dovrà ora dimostrare che vale la Virtus, e soprattutto il lauto compenso che percepisce, ciò che ha mostrato sino ad oggi è solo la copia sbiadita di quel giocatore che qualche anno fa, ha meritato la chiamata in NBA.
Palla a due alle ore 19,00 agli ordini dei signori Lanzarini, Bongiorni e Valzani. Diretta televisiva sul canale DAZN e radiocronaca su Nettuno Bologna Uno, affidata come sempre al sempre presente Dario Ronzulli.
Alessandro Stagni
Nell’immagine Rayjon Tucker (foto Ciamillo Castoria)