Il big match di questa sera al Forum di Assago, più che lo scontro fra le prime due della classe, rischia di essere la partita dei superstiti, viste le numerose defezioni che potrebbero esserci dopo gli ultimi bollettini medici. Sia l’Olimpia che la Virtus, in questa stagione, hanno dovuto fare i conti con una serie di infortuni di cui ancora oggi pagano le conseguenze, allargando il pensiero all’Eurolega, il torneo a cui partecipano entrambe come uniche rappresentanti del basket italiano.

Milano, partita avendo l’obiettivo dichiarato di raggiungere le final four, si ritrova al tredicesimo posto (con una gara da recuperare), ad una sola vittoria dalla Segafredo, che aveva invece quello di provare, nel primo anno da rookie, a centrare i playoff.

Entrambe al momento hanno fallito l’obiettivo, seppur la matematica ancora non le condanna, risulta difficile pensare che possano farcela, a meno di un colpo di coda che, soprattutto per la Virtus, appare davvero improbabile, visti gli atleti fuori gioco e i tanti acciaccati per svariati motivi.

Le due compagini italiane sono state durante la stagione, fra le formazioni che hanno avuto il maggior numero di giocatori infortunati, soprattutto per lunghi periodi, basti citare Shields e Pangos per l’Armani, oppure Shengelia, Ojeleye e Cordinier per la Segafredo.

L’Armani ha cercato di tamponare le assenze inserendo nuovi elementi al roster, mentre la Segafredo ha deciso di non farlo, perseguendo un’idea diversa, il risultato per entrambe è stato sostanzialmente il medesimo, ad oggi, non aver raggiunto l’obiettivo prefissato.

Quella di stasera, sarà l’aperitivo di un finale di stagione in cui le due contendenti, dovrebbero scontrarsi ancora diverse volte, all’ultima giornata di Eurolega, partita che potrebbe essere carica di rimpianti per entrambe e con poco valore per il risultato, ma soprattutto si suppone che siano predestinate a giocarsi l’unico obiettivo che rimane sui confini italici, lo scudetto.

La Segafredo quest’anno ha già portato a casa un trofeo, la Supercoppa italiana, ha fallito colpevolmente il match point in Coppa Italia, mentre l’Armani ha mancato in modo rovinoso entrambi gli obiettivi, non arrivando nemmeno in finale nelle due competizioni.

Per la qualità e la profondità del roster, al momento è decisamente peggiore la situazione di Milano, il budget speso sul mercato, ma soprattutto quello investito per migliorarlo in corso d’opera, ha inserito l’Olimpia fra le prime in Eurolega per soldi spesi, l’attuale posizione in classifica, non permette certo di promuovere lo staff tecnico visti i risultati ottenuti. Tuttavia, serve far notare, come detto in precedenza, che i tanti infortuni, non hanno permesso alla compagine meneghina, di esprimere il proprio potenziale in tutta la sua completezza, creando continuamente deficit, soprattutto nel ruolo di play, dove per diversi mesi, coach Ettore Messina ha dovuto far giocare uomini non propriamente adatti al ruolo.

Per la Segafredo il discorso è piuttosto simile, con la differenza che l’obiettivo era decisamente meno ambizioso, e con la consapevolezza che dopo quindici anni, partecipare all’Eurolega da rookie, era già una missione molto complessa. La squadra ha faticato all’inizio per la diversa fisicità che si gioca nel massimo torneo continentale, molti dei propri uomini, non avendola mai giocata, hanno faticato parecchio per capire il nuovo tipo di gioco, ma soprattutto gli infortuni, hanno limitato notevolmente il roster a disposizione di coach Scariolo, che sin da subito ha lanciato un grido di aiuto alla società, che ha però deciso di agire diversamente sul fronte mercato.

Quella di stasera presenta ancora per entrambe, una lunga lista di giocatori indisponibili, o comunque in forte dubbio sulla possibilità di scendere in campo, Milano ha fuori ancora Shields, Hall, Pangos e Datome, mentre per Nicolò Melli si deciderà al momento, Bologna risponde con Ojeleye e Cordinier, più una lista di acciaccati a forte rischio di dare forfait all’ultimo istante, Teodosic e Pajola in cima.

La gara sarà comunque lo scontro al vertice del campionato, vale il primo posto e soprattutto la “bella” in casa, in una eventuale quanto annunciata finale scudetto. Scorrendo le pagine del recente passato, non ha certo portato bene avere lo scontro decisivo sul parquet di casa, le ultime due edizioni hanno visto trionfare la seconda classificata. Ciò che conterà quando ci si giocherà il tricolore, più che la gara decisiva in casa, sarà avere tutti gli attori disponibili, ma soprattutto in buona salute ed in forma atletica, allora si potrà parlare di vero vantaggio.

La gara prenderà il via alle ore 18,00 agli ordini dei signori Mazzoni, Giovannetti e Borgioni, sarà trasmessa in diretta da Eleven Sports e Nove, mentre la consueta voce di Dario Ronzulli, racconterà la cronaca dell’incontro sulle frequenze di Radio Nettuno Bologna Uno.

 

Alessandro Stagni