Questa sera inizia la corsa verso l’ultimo traguardo di stagione per la Segafredo, l’obiettivo è di arrivare alla finale, poi giocarsela con chi sarà l’avversario che contenderà il titolo. I pronostici sono da inizio anno indirizzati su una finale fra Bologna e Milano, la forza delle due compagini che hanno disputato l’Eurolega, sulla carta è decisamente più alta rispetto alle altre contendenti, specialmente ora che l’impegno europeo è terminato e tutte le energie saranno indirizzate sul torneo nazionale. La Segafredo deve gestire un margine di vantaggio sull’Olimpia per provare ad arrivare prima nella regular season, vantaggio che consentirebbe ai bianconeri di giocare l’eventuale bella in casa in tutte le serie di playoff, poi è arcinoto come negli ultimi due anni, tale vantaggio sia risultato inutile.
La bella vittoria degli uomini di coach Scariolo giovedì scorso contro Milano, ha lanciato un bel segnale in casa bianconera, vincere certe gare aiuta parecchio a livello di autostima, essere davanti 4 a 1 negli scontri stagionali, crea qualche certezza in più, mentre instilla probabilmente qualche insicurezza in coloro che hanno subito. Occorre però fornire elementi concreti di analisi, prima di farsi prendere dagli entusiasmi del momento, legati ad una vittoria, ottenuta nell’ultimo quarto, generata da una prestazione di altissimo livello di alcuni giocatori come Daniel Hackett, Marco Belinelli e Toko Shengelia.
Innanzi tutto serve chiarire che le squadre scese in campo giovedì, non saranno più riproponibili in campionato, solo cinque italiani in totale sono scesi sul parquet della Segafredo Arena, Hackett e Belinelli da un lato, Datome, Tonut e Ricci dall’altro. Nel torneo nazionale la regola prevede sei “indigeni” a roster dei dodici a disposizione degli allenatori, quindi Milano dovrà giocoforza inserire Melli, e poi a scelta due fra Alviti, Baldasso e Biligha.
La Segafredo, oltre ai citati Hackett e Belinelli, dovrà schierare Pajola, Abass, Mannion e con molta probabilità Camara. Dopodiché si dovrà gestire con molta oculatezza il turnover degli stranieri, Milano ha chiuso il rapporto con Cabarrot, accordo che prevedeva il termine ad esaurimento dell’impegno di Eurolega, quindi saranno dieci gli stranieri da avvicendare, lasciandone sempre quattro in tribuna ad ogni gara. Per la Segafredo discorso analogo ma con un giocatore in meno, sono infatti nove gli stranieri a disposizione del coach bresciano.
Altro particolare da tenere in evidenza, sarà il metro arbitrale del campionato, estremamente diverso da quello di Eurolega, i giocatori dovranno riadattarsi in fretta, compito non facile per chiunque. Poi, volendo fare dell’ironia, è anche vero che nel torneo nazionale, non si ha memoria di un’uscita per cinque falli prima del termine, di uno come Kyle Hines, ma questa è un’altra storia.
Ad oggi, ciò che ancora preoccupa lo staff bianconero, è la gestione degli infortuni e quella dei rientri, questa sera dovrebbero fare il loro ritorno in campo Milos Teodosic, tenuto a riposo e curato, per il problema all’anca con cui, da diverso tempo, il mago di Valjevo deve convivere, e di Alessandro Pajola, per il dolore alla schiena che lo ha costretto a rimanere ai margini e sostenere terapie adeguate. Discorso diverso, ma non troppo per Isaia Cordinier, fermato da una fastidiosa fascite plantare, che però sembra ormai un brutto ricordo, il giocatore corre già da diverso tempo in palestra, ed il suo impiego sembra ormai imminente, andando a riempire una casella importante, in un ruolo delicato come quello del francese. Rimane ancora da definire il rientro di Abass, pedina fondamentale per questa Virtus, in quanto italiano, soprattutto per come è rientrato in campo dopo tanti mesi di stop, nessuno avrebbe mai immaginato prestazioni cosi positive, il suo ritorno nel gruppo per i playoff, potrebbe davvero essere il vero acquisto per Bologna.
Quella di stasera contro Trento, è una partita importante, le assenze saranno quelle sopracitate, con l’aggiunta di Mam Jaiteh, vittima di un risentimento muscolare subito proprio giovedì contro l’Olimpia, ma che dovrebbe essere smaltito in poco tempo e quella di Nico Mannion, fermo per le ernie che continuano a dargli fastidio.
La gara odierna presenta insidie come tutte quelle di campionato, Trento sta giocando una buona stagione, ed in questa fase del torneo è in piena lotta playoff, occupando la sesta posizione in classifica a pari punti di Brindisi quinta e Venezia settima, dopo l’ultima notizia che ha sconvolto l’intero movimento, quella della penalizzazione di sedici punti commissionata a Varese, che di fatto ha escluso la Openjob e rimesso in corsa squadre ormai rassegnate all’esclusione.
La squadra di Lele Molin, vecchia conoscenza del pubblico virtussino, quando era assistente di Ettore Messina nella Virtus del grande slam, si presenta a Bologna dopo aver battuto nell’ultima gara casalinga quella Trieste che ha inflitto a Bologna una sconfitta inaspettata un paio di settimane or sono, dando inizio al piccolo momento di crisi, che ha poi visto i bianconeri soccombere fra le mura amiche sabato scorso contro la Napoli di coach Pancotto. Momenti diversi, situazioni diverse, la Segafredo ha dalla sua il fatto che d’ora in avanti non ci saranno più impegni europei infrasettimanali, il roster nelle prossime settimane andrà a ricompattarsi con il rientro dei vari acciaccati, nella speranza che a questo punto della stagione, nessun altro debba fermarsi ancora per qualche noia fisica.
Già questa sera, il ritorno in campo di Teodosic e Pajola, seppur con un minutaggio limitato, dovrebbe garantire ai bianconeri, una fantasia in attacco ed una difesa sugli esterni di maggior spessore, migliorando poi tutto il gioco della Segafredo, soprattutto per i lunghi.
Vincere, sarebbe un bel segnale per il gruppo e soprattutto per la tifoseria, che da sempre ha sostenuto i ragazzi in campo. Mantenere il minimo vantaggio nei confronti di chi insegue, sarebbe dovuto, arrivati a questo punto della stagione, provare ad arrivare davanti, è quasi un obbligo, dovendo concentrare le proprie attenzioni esclusivamente su tale obiettivo.
Le indicazioni dei coach Virtussini saranno probabilmente le solite, fare attenzione alle palle perse, controllo dei rimbalzi sotto il proprio tabellone e limitare il più possibile le incursioni degli esterni avversari ponendo grande attenzione nella difesa, il maggior talento globale degli uomini di Scariolo, dovrebbe poi fare il resto.
Palla a due alle ore 19,00 agli ordini dei signori Lo Guzzo, Gonella e Pepponi. La gara verrà trasmessa da Eleven Sports mentre la cronaca radiofonica sarà affidata come sempre alla voce di Dario Ronzulli sulle frequenze di Nettuno Bologna Uno.
Alessandro Stagni