Un crollo. Sottolineato dai fischi e dagli improperi del Fruit Village Arena PalaBarbuto.

Napoli non è squadra, Treviso sì e questa è la differenza fondamentale. La non squadra non sfrutta un piano partita che sembrava andare sui binari giusti quando i lunghi avversari si erano caricati di falli.

La squadra si adatta alla situazione difficile e ne trae beneficio, producendo la migliore delle frazioni proprio nel finale.

Vitucci ritrova un ottimo Olisevicius, in partenza per gli impegni con la nazionale lituana, ma soprattutto un eccellente Bowman, suoi 26 degli 84 punti finali.

Napoli si prova ad aggrappare a Woldetensae, 13 punti per lui, e alle lune di un Pangos da 11 punti e 8 rimbalzi ma fa vari passi indietro rispetto ai segnali di vita che pareva aver offerto.

In conferenza stampa l’Amministratore Delegato Dalla Salda comunica l’esonero di Igor Milicic, un mesto finale per una storia che, ad un certo punto, era diventata bellissima, salvo oscurarsi a tinte fosche dopo l’apoteosi di Febbraio e la Coppa Italia.

 

CRONACA

Il primo quarto può facilmente dividersi in due parti uguali. Dopo un parziale di 10-1 che sembra lanciare la Nutribullet, spinta dalle triple di Bowman e di un magico Mascolo che inventa fuori equilibrio a fil di sirena un pezzo di assoluta bravura oltre le mani alte di Totè, Napoli viene richiamata in panchina da coach Milicic quando mancano esattamente 5 minuti alla fine della frazione.

Dalla panchina, complice anche l’ingresso di De Nicolao, emerge una squadra tignosa che comincia a ricucire con l’alley-oop che Copeland serve a Totè. I due sono i principali protagonisti del parziale di 9-0 con cui i padroni di casa si riavvicinano ad una sola lunghezza.

Treviso prova a sbloccarsi a cronometro fermo con Mezzanotte ma Manning e Totè rispondono allo stesso modo per mandare in archivio il quarto sul 15 pari.

Gli ospiti provano subito a ristabilire la propria leadership al rientro dalle panchine, si accende Olisevicius, ben 3 i canestri pesanti a segno per lui, tuttavia un indemoniato Woldetensae e un Bentil che accetta la competizione fanno altrettanto, il punteggio resta in equilibrio.

Il primo vantaggio dei padroni di casa pare la svolta, Bentil si lancia in contropiede e segna il 32-30, Olisevicius risponde in avvicinamento ma il decimo punto di Woldetensae ed il gioco da 3 punti di Treier lanciano Napoli (37-32).

La replica ospite arriva con Mascolo dalla media, poi però Napoli pasticcia in attacco e concede un’ultima opportunità, Bowman punisce la difesa pigra avversaria e sigla la tripla del pareggio che porta tutti negli spogliatoi (37-37).

Il rientro in campo vede Treviso rimettere la freccia. È sempre il tiro pesante a fare le fortune degli uomini di Vitucci. Bowman e Olisevicius si rendono ottimi protagonisti, i partenopei arrancano (45-52).

La reazione azzurra arriva sulle ali di Kevin Pangos, suoi i punti che sbloccano l’attacco, suo l’assist per Bentil che vale il 52-55 che costringe Vitucci al time out con la tegola Paulicap, il pivot è già a quota 4 falli.

La rimonta rimette in scia i partenopei, all’ultima pausa il vantaggio ospite è di sole due lunghezze (53-55).

Sembra l’anteprima di una gara combattuta fino alla fine, invece è l’antisala del crollo. Napoli segna solo 2 punti nei primi 5’30 del quarto periodo mentre Bowman, Olisevicius e uno spettacolare Torresani portano la Nutribullet fino al massimo vantaggio (55-70).

Il crepuscolo partenopeo è sugellato da due triple di Bowman per il +18, poi dai liberi di Torresani.

Finisce con i pesanti inviti ad andare via rivolti a Igor Milicic, un allenatore che forse ha creduto di poter incidere più di quanto fosse nelle sue effettive possibilità.

Al 40’ i fischi del pubblico di casa sottolineano il 69-84 finale.

QUI le statistiche del match

 

Top:
KY BOWMAN, 8
Riscatta una gara opaca con una prestazione monstre.
26 punti, tanti dei quali in momenti decisivi della partita per riprendere l’inerzia.

Flop:
BEN BENTIL, 4
Frana quando più ci sarebbe bisogno di lui.
Non sfrutta la situazione falli favorevole.

 

Nell’immagine Ky Bowman, foto Ciamillo-Castoria

Elio De Falco